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Numero 2 del 2014

Piccoli stereotipi screscono


Foto: Piccoli stereotipi screscono
PAGINA 37

Testi pagina 37

31Febbraio 2014
VI
ET
NA
M
rocratica che è Hanoi. Ma è a Saigon
che il turista e il viaggiatore, se vuole, è
chiamato a ricordare cosa ha significa-
to la guerra in Vietnam. Con un grande
Museo della Guerra che ti ricorda le ne-
fandezze compiute contro quel popolo
in nome di una cosiddetta esigenza
di presenza strategica occidentale in
quelle aree. Ti ricorda anche, e forse è
la parte più bella, il grande contributo
di giornalisti e fotografi occidentali morti
sul campo che hanno fatto conoscere al
mondo quello che avveniva, aprendo e
sconvolgendo le coscienze. Nei dintorni
di Saigon sono avvenute le più distrut-
tive campagne di guerra con bombe,
esfolianti, una quantità enorme di vit-
time civili e militari. In Vietnam ci sono
stati oltre tre milioni di morti. Centinaia
e centinaia sono state le persone nate
con deformità che ancora puoi incon-
trare. Ancora oggi si combatte sulle
conseguenze della diossina sparsa a
tonnellate sul paese. Le foreste vicine a
Saigon erano anche uno dei cuori del-
la lotta incredibile che i vietcong hanno
combattuto attraverso la loro rete ine-
stricabile di tunnel e cunicoli sotterranei
dove centinaia di uomini e donne per lo
più contadini vivevano pronti sempre
a colpire con azioni improvvise e invisibi-
li. L’incubo dei marines. Oggi quella zona,
Cu Chi, ancora segnata da crateri fatte dal-
le bombe americane è un grande museo
turistico-educativo immerso nel verde: puoi
misurare di persona la ridottissima dimen-
sione degli spazi nei quali quelle donne e
quegli uomini hanno vissuto tanto tempo,
dove si erano organizzati per fare tutto:
preparare armi e munizioni, agguati e trap-
pole, ma anche vivere, mangiare, curare i
feriti. Puoi riaccendere visivamente la me-
moria di quella che è stata la lotta impari tra
il Davide vietnamita e il Golia americano.
Intelligenza anche militare, determinazione
e resistenza a tutti i costi per la conquista
della indipendenza, una condizione storica
di un popolo contadino abituato a lottare
e a vivere in condizioni estreme. Ma i vie-
tnamiti hanno da molto tempo oramai una
grande voglia di lasciare tutto questo alle
spalle, di pensare e lavorare al proprio svi-
luppo personale e di paese che si chiama
industria grande e piccola, commercio di
ogni dimensione e genere, rete di infrastrut-
ture da fare, grandi problemi ambientali da
affrontare. L’inglese, la lingua del loro più
grande nemico, sta diventando la loro se-
conda lingua. Oggi l’America significa mar-
chi commerciali, capi di vestiario, turismo
che arriva.
sul delta del mekong
una via a saigon
una casa barca sul mekong


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