Numero 12 del 2014
NutriAMO il mondo
Testi pagina 48
46 Novembre | Dicembre 2014
Nell’ambito del progetto Salva Famiglie le Associazio-ni dei Consumatori Adoc, Adusbef, Asso-consum, Federconsumatori e Movimento Consumatori hanno
realizzato un’indagine per monitorare il rispetto degli obbli-
ghi informativi (decreto Balduzzi) cui sono tenuti i gestori di
apparecchi per il gioco legale. Il decreto prevede che ogni
esercizio commerciale dotato di postazioni per giochi d’az-
zardo o scommesse esponga cartelli ben visibili al pubblico
che spieghino i rischi legati all’utilizzo di questi apparec-
chi. L’indagine (realizzata in forma anonima nei mesi di giu-
gno e luglio scorsi) ha riguardato 380 esercizi pubblici tra
bar, tabacchi, centri ricreativi e sale gioco in 35 città italia-
ne (con la copertura totale di tutte le 20 regioni). Dall’indagi-
ne è risultata una sostanziale applicazione degli obblighi
normativi. Nel dettaglio, l’obbligo di applicazione sugli ap-
parecchi a moneta o gettone di formule di avvertimento sul
rischio di dipendenza da gioco è rispettato dall’85% degli
esercizi, mentre il 15% lo evade. Il 97% degli esercizi espo-
ne il divieto d’uso degli apparecchi per il gioco con premi in
denaro ai minori di 18 anni e l’86% appone l’autorizzazione
rilasciata dall’autorità amministrativa. Il materiale informativo
ASL sui rischi legati al gioco e sui servizi di assistenza viene
esposto dal 72% del campione, mentre il 28% non lo mo-
stra. “Il rispetto normativo - commentano le Associazioni - è
tendenzialmente recepito, anche se la percentuale di chi è in
regola si abbassa in merito all’applicazione dell’obbligo d’e-
sposizione del materiale informativo ASL. Riteniamo che l’in-
formazione sui rischi legati al gioco, e soprattutto sull’esisten-
za di servizi dedicati all’assistenza di persone affette da GAP,
siano importanti per incrementare il grado di consapevolezza
sulle possibilità di prevenzione e cura della ludopatia. Non
ci è dato sapere - continuano le Associazioni - quale tipo di
impatto abbia questo rispetto sull’andamento del fenomeno,
visto che i dati uffi ciali in merito, contenuti sul sito dell’AAMS,
(www.agenziadoganemonopoli.gov.it) risalgono al 2012 (pri-
ma dell’applicazione del decreto Balduzzi). Abbiamo quindi
inviato una lettera all’Agenzia in cui chiediamo la pubbli-
cazione di questi dati per verifi care gli effetti del decreto.
Malgrado non ci siano ad oggi dati uffi ciali, le nostre asso-
ciazioni hanno comunque rilevato, con l’aggravarsi della crisi
economica, una crescita esponenziale delle richieste di
aiuto da parte di famiglie indebitate a causa del gioco”.
La versione completa dell’indagine:
http://www.salvafamiglie.it/index.php?option=com_
content&view=article&id=29:gioco-d-azzardo&catid=2
LUDOPATIA:
IL PROGETTO
SALVA FAMIGLIE
di Viola Conti
DONNE
E CONSUMI
La violenza sulle donne non è fatta solo di femminicidio o maltrattamento fi sico, ma anche di violenza psicologica ed economica. Sono tante le donne che subiscono la violenza
in silenzio, che credono di meritare il trattamento che ricevono,
perché è stata tolta loro qualsiasi forma di autostima. Per questi
motivi nasce a Napoli il progetto Aurora, promosso dal Comune
di Napoli e realizzato da Arcidonna Napoli Onlus, C.O.R.A. Onlus
e Salute Donna, per offrire un supporto diretto e concreto alle
donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza comunale, attra-
verso un sistema integrato di servizi che le accompagneranno nel
percorso di fuoriuscita dalla violenza.
L’obiettivo è quello di avviare un processo di potenziamento e
specializzazione funzionale del Centro Antiviolenza del Comune
di Napoli e di rafforzare la rete dei servizi territoriali di contatto
con le donne vittime di violenza.
Il progetto prevede, infatti, una serie di interventi, tra cui l’atti-
vazione di punti territoriali deputati all’accoglienza e alla deco-
difi ca dei bisogni, il potenziamento delle
competenze professionali degli opera-
tori impiegati nel contrasto alla violen-
za di genere, l’attivazione di servizi di
ascolto, accoglienza ed orientamento
al lavoro, per la formulazione del pro-
prio progetto professionale. Se le donne
hanno diffi coltà a staccarsi dal contesto
familiare violento perché non hanno al-
cuna forma di reddito, il primo passo da
intraprendere è aiutarle a trovare delle
risorse, nella ricerca di un nuovo impie-
go, o per mantenere il posto di lavoro. Il
progetto AURORA prevede, quindi, oltre
alle azioni di ascolto, assistenza psico-
logica e legale, anche un percorso di
orientamento e reinserimento al lavoro attraverso l’attivazione di
n. 20 tirocini formativi, a cura dell’associazione Cora. Le work
experience, avviate in coerenza con le competenze ed esperien-
ze professionali pregresse, hanno coinvolto donne, nel 55% dei
casi, di età compresa tra i 41 e 60 anni, a fronte di un 30% nella
fascia di età 31- 40 anni ed un restante 15 % al di sotto i 30 anni.
Di queste il 30% possiede una laurea ed il 70% un diploma. Un
dato rilevante è che circa il 60% di esse ha avuto esperienze di
lavoro esclusivamente sommerso mentre il restante 40%, da ol-
tre 5 anni, non è riuscita a ricollocarsi al termine dell’esperienza
lavorativa. Le organizzazioni che ospiteranno i tirocini della du-
rata di sei mesi operano soprattutto nel settore del commercio,
ristorazione, informatica e Terzo Settore.
Info: C.O.R.A. Onlus - email: corana.1@libero.it
A NAPOLI AL LAVORO…
CONTRO LA VIOLENZA
SULLE DONNE
Il progetto A.U.R.O.R.A. è realizzato nell’ambito degli Interventi
strategici locali per il miglioramento delle condizioni di sicurezza
e per il rafforzamento dei processi di integrazione dei/le cittadini/e.
Lotto 2-“Centro Antiviolenza”.
È affi dato dal Comune di Napoli all’A.T.I. costituita da
Arcidonna Napoli onlus, C.O.R.A. onlus, Salute Donna