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Numero 12 del 2014

NutriAMO il mondo


Foto: NutriAMO il mondo
PAGINA 18

Testi pagina 18

16 Novembre | Dicembre 2014
I VALORI
DELLA TERRA
DALL’EXPO 2015 E DALLE DONNE ARRIVERANNO IDEE E PROGETTI PER NUOVE
STRATEGIE DI SVILUPPO. RISPETTOSE DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE
INTERVISTA A CLAUDIA SORLINI
NUTRIAMO IL MONDO | 1
È appena tornata dall’America Latina e da Londra dove ha partecipato ad incontri in qualità di pre-sidente del Comitato scientifi co per Expo 2015
del Comune di Milano, soggetto che “insieme ad al-
tri contribuirà a scrivere la Carta dei Valori che sarà
il lascito morale di questo evento mondiale”. Inter-
vistiamo la prof.ssa Claudia Sorlini, già Preside della
Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Mila-
no, per comprendere il senso del tema proposto dall’e-
sposizione universale che aprirà i battenti il prossimo 1°
maggio: Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.
Le donne, l’agricoltura e la politica.
Quali le connessioni con l’Expo?
L’empowerment delle donne è tra gli obiettivi dell’Expo
2015 sia per il loro ruolo in generale sia nell’attuazione
delle politiche. Le donne contano molto per il contributo
di lavoro concreto che forniscono a tutti i livelli della fi liera
alimentare, ma contano ancora poco nei livelli decisiona-
li. L’obiettivo è modifi care questa asimmetria, che ha re-
lazioni profonde con la lotta alla fame. Ci interessa che la
Carta contenga questi valori con il conseguente impegno
da parte di tutti i Paesi nel sostenere, tra l’altro, l’agricoltu-
ra di famiglia, in cui le donne sono protagoniste.
Che ruolo ha il Comitato scientifi co
nell’ambito dell’Expo?
Il Comitato scientifi co è costituito da un rappresentante
per ciascuna delle sette università milanesi (in genere
un prorettore), da un rappresentante della Regione, del-
la società Expo, del Padiglione Italia, delle Fondazioni
di Tiziana Bartolini
milanesi, nonché la delegata del
sindaco di Milano alle pari oppor-
tunità. Mi preme sottolineare che
lavoriamo tutti senza compenso e
che il budget, minimo, è destina-
to unicamente a coprire le spese
per partecipare o organizzare eventi
nazionali ed internazionali destinati a
portare nel mondo i contenuti scientifi ci,
economici ed umani dell’esposizione. Questa
non punta a mostrare le grandi tecnologie ma piuttosto
a far crescere la coscienza, la responsabilità sociale,
la consapevolezza che questi temi in un mondo globa-
lizzato come quello attuale ci riguardano tutti. L’esem-
pio dell’ebola è lampante. Inoltre, aggiungo, diffondere
i contenuti dell’Expo 2015 aiuta a promuovere un’altra
idea dell’Italia, completamente diversa da quella propo-
sta dallo scandalo delle tangenti legate all’EXPO.
Quale impatto ha avuto all’estero per la nostra
immagine un fatto così grave?
Certamente non positivo. Il nostro lavoro contribuisce
a controbilanciare quell’immagine negativa e anche a
chiarire come gli scandali coinvolgono pochi mentre la
stragrande maggioranza delle persone che lavorano
per il successo di EXPO è estranea ad ogni forma di
corruzione. Fra questi ci sono anche decine di asso-
ciazioni, centri culturali, docenti, ONG che organizzano
attività in modo volontario nelle scuole, nei quartieri, nei
piccoli comuni. Le donne sono protagoniste di questo
movimento.


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