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Numero 12 del 2014

NutriAMO il mondo


Foto: NutriAMO il mondo
PAGINA 40

Testi pagina 40

38 Novembre | Dicembre 2014
D
urante un’intervista che le
feci per la promozione di
Splendore, per un quotidia-
no, Margaret Mazzantini mi
disse che nell’arte è insita
la capacità di preconizzare il futuro e le
esigenze ad esso annesse. E prerogativa
dello scrittore è una certa coscienza an-
ticipatoria, la stessa che l’aveva portata
ad occuparsi sempre degli ‘ultimi’. Men-
tre parlo con Eleonora Mazzoni, attrice e
autrice de Le Difettose (Einaudi) le parole
della Mazzantini mi tornano alla memoria,
perché allora mi avevano colpito, come
non sempre succede. Così vado a rileg-
gerle e sì, non mi sbagliavo, questa era
stata la premessa alla conversazione. Nel
2012 Eleonora Mazzoni ha pubblicato Le
difettose, ‘viaggio’ ironico, dissacrante e
drammatico nel mondo della fecondazio-
ne assistita. Lei, oggi mamma dei gemelli
Emma e Mattia, ci è passata. Così, attra-
verso il fi ltro di Carla, 39enne ricercatrice
universitaria ‘innamorata’ di Seneca e del
compagno Marco, determinata nel rag-
giungere i propri obiettivi ma incapace
di procreare, lo ha raccontato. Con quel
mix di autobiografi a e distacco, immagi-
nazione e verità che - e torno al punto - è
proprio solo di chi percepisce i bisogni
del futuro. Il libro ha avuto una notevole
rilevanza mediatica, come era giusto che
fosse avendo Eleonora trattato un tema
tanto delicato quanto ‘sconosciuto’ ai più,
che accomuna moltissime donne che for-
se nella vita non si percepiscono ‘ultime’
ma senza dubbio ‘difettose’ . E che prima
di assolversi, perché prive di ‘colpa’, si
condannano a un calvario che nell’alta-
lena di ‘tentativi’ e ‘fallimenti’ spesso mor-
tifi ca corpo e anima, “perché il desiderio
diventa ossessione e dipendenza”, con-
ferma Eleonora. E due anni dopo, proprio
mentre l’Italia, grazie ad una sentenza
della Corte Costituzionale (giugno 2014)
‘apre’ alla fecondazione eterologa, il libro
diventa una pièce teatrale. Per la regia di
Serena Sinigaglia, con una strepitosa
Emanuela Grimalda nel ruolo di Carla e
delle molteplici ‘voci’ femminili e maschili
che animano il romanzo, ha debuttato al
Festival della Mente di Sarzana, lo scorso
29 agosto, e da gennaio 2015 arriverà nei
teatri dei principali capoluoghi dello Sti-
vale. Chi scrive non ha fi gli ma ha letto il
libro e ha assistito alla ‘prima’ di Sarzana.
E può confermare che la rappresenta-
zione, fedele al testo nei passaggi chia-
ve ma dotata di essenza autonoma, ha
fatto ridere e ha fatto piangere. Ci sono
stati gli applausi fi nali, fragorosi e since-
ri, ma c’è stata tanta partecipazione del
pubblico ‘durante’ e ‘dopo’. Già, perché
portandolo sul palco l’argomento smette
di essere esclusivamente femminile ma
diventa “trasversale” e universale, toc-
ca la collettività, la invita a farsi un’idea,
un’opinione, a rifl ettere. A crearsi una co-
scienza, che è il vero compito del teatro.
Finalmente è alla portata di tutti, anche di
chi, seduto in platea, non ha desiderato
sperimentare la genitorialità o l’ha vissuta
secondo ‘natura’, senza dovere chiedere
aiuto alla ‘scienza’ e senza doversi in-
terrogare sull’etica. È stata questa l’intu-
di Camilla Ghedini
MATERNITÀ,
DA DESIDERIO
A OSSESSIONE
‘LE DIFETTOSE’
DI ELEONORA MAZZONI
È UN VIAGGIO IRONICO,
DISSACRANTE E DRAMMATICO
NEL MONDO DELLA
FECONDAZIONE ASSISTITA


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