Numero 12 del 2014
NutriAMO il mondo
Testi pagina 25
23Novembre | Dicembre 2014
che crea valore economico laddove
prima c’era lavoro non retribuito. Un
dato della Banca d’Italia sintetizza
bene questo concetto: ogni 100 po-
sti di lavoro creati per le donne se
ne producono in realtà 115. L’incre-
mento occupazionale che si viene a
produrre i questi settori è comunque
declinato soprattutto al femminile:
avendo per secoli sviluppato que-
sto tipo di attività a livello familiare
e gratuito, le donne hanno infatti
maturato le competenze necessarie per svolgere lavori
analoghi nei settori di attività attinenti. Tra fare le mar-
mellate in casa e lavorare in una fabbrica che produce
marmellate il passo è veramente breve. I dati dell’ulti-
mo Censimento Istat dell’industria e dei servizi (2011)
lo confermano chiaramente:
Nell’industria alimentare le don-
ne rappresentano il 39% degli
addetti, mentre nel totale dell’in-
dustria manifatturiera (escluso le
costruzioni) la loro presenza non
supera il 28%.
Se nel settore dei servizi (com-
mercio, trasporto e magazzinag-
gio, alloggio e ristorazione) la pre-
senza delle donne è mediamente
del 44%, la loro presenza sale di
molto nelle attività più strettamen-
te legate alla somministrazione di
cibo: sono donne il 58,2% degli addetti nel “commercio
al dettaglio di prodotti alimentari e bevande..”, il 77,7%
nella fornitura di pasti preparati (catering) e altri servizi di
ristorazione, il 63,2% nei bar e altri esercizi simili.
Tutto ciò che ha a che fare con il cibo, sia che si tratti
dell’attività in famiglia che di attività lavorativa, è dun-
que declinato al femminile: un dato che può spiega-
re, ancora una volta, la debole considerazione di cui il
comparto dell’industria alimentare gode nelle scelte di
politica industriale nazionale. Eppure in questo ambito
l’Italia può vantare un interesse e un apprezzamento
internazionale che la dovrebbero indurre ad investire
in modo massiccio e convinto in un settore nel quale
avrebbe un vantaggio competitivo considerevole, al
pari della cultura e del turismo.
Perché non farlo? Investire sulle donne e sulle loro atti-
vità potrebbe rivelarsi un vero affare. ?
Giovanna Badalassi, Well_B-Lab*
di Cristina Melchiorri
STRATEGIE
PRIVATE
Sono Enrica è da qualche mese vivo nel
l’angoscia perché mi sembra che nella mia
vita nulla stia funzionando. Ho un lavoro che
non mi piace, con colleghi che mi sono in-
differenti e un pessimo rapporto con il mio
capo. Mi sono lasciata con il mio ragazzo
e sono tornata a casa dai miei, a trentotto
anni suonati. Ovviamente la condizione di
convivenza mi sta stretta e litigo continua-
mente con mia madre. Non ho le condizioni
economiche e forse neppure psicologiche
per stare in affi tto da sola, quindi non so da
che parte girarmi per cambiare le cose.
Enrica Adornato, Milano
Cara Enrica, quando abbiamo un problema ca-
pita che ci sembri al momento insormontabile.
Se poi ci sono più problemi connessi fra loro,
temiamo che sia impossibile affrontarli con-
temporaneamente. Rifl etti però su questo: in
natura, come nei più complessi sistemi socia-
li e mentali, ogni grande cosa è composta da
tante piccole cose. Anche nei sistemi più arti-
colati, se si introduce un piccolo cambiamento,
si innesca una reazione a catena che porterà
a modifi care l’intero equilibrio. Quindi, quando
si ha una situazione che appare diffi cile da af-
frontare nella sua interezza, meglio individuare
un piccolo ma concreto cambiamento, seguito
da un altro piccolo cambiamento, che un pas-
so dopo l’altro produrrà la modifi ca della si-
tuazione complessiva. Riducendo così anche
quel senso di ansia e di impotenza iniziale. Ad
esempio, perché non cerchi un appartamento
da condividere con altre ragazze che studiano
o lavorano nella tua città? Non sei l’unica a non
poterti permettere un alloggio da sola a Milano!
Un’altra tecnica utile ci viene suggerita dalle
guide alpine. Quando progettano di scalare una
montagna, invece di partire dalla base della mon-
tagna partono dalla vetta. Poi vanno a ritroso sul
percorso e le tappe da compiere. Quindi prova
anche tu a partire dalla fi ne, cioè dall’obiettivo
che vuoi raggiungere e fai il cammino a ritroso.
Vedrai che la matassa si dipanerà più facilmente.
LA TECNICA
DELLO SCALATORE
Nell’iNdustria
alimeNtare
le doNNe
rappreseNtaNo
il 39% degli
addetti, meNtre
Nel totale
dell’iNdustria
maNifatturiera
(escluso
le costruzioNi)
la loro preseNza
NoN supera il 28%.