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Numero 12 del 2014

NutriAMO il mondo


Foto: NutriAMO il mondo
PAGINA 21

Testi pagina 21

19Novembre | Dicembre 2014
mondo, la sede di un avvenimento di coraggio, di libertà
e di rispetto che segna un ‘accordo vitale’ fra la gente”,
afferma Carla Fracci, ballerina classica di fama mondiale,
che si confessa cultrice appassionata del tradizionale risot-
to alla milanese.
Le tecniche agricole, le superfici coltivabili, la raccolta e la
conservazione dei viveri, il trasporto, il consumo, l’ottimizza-
zione e l’eliminazione degli sprechi saranno sottotematiche
considerate e sviscerate da menti diverse e complemen-
tari, vissute dai singoli attraverso le loro esperienze di vita.
“Expo 2015 - per dirla con le parole dell’ambientalista Van-
dana Shiva - è un’occasione per guardare al futuro dell’a-
gricoltura per proteggere l’intero pianeta, creare mezzi di
sussistenza e fornire cibo migliore”.
Al di là dei generi, e più in generale, l’Expo cerca di creare
una salutare connessione tra futuro e passato.
Con il Padiglione Zero, infatti, - uno spazio espositivo curato
da Davide Rampello e progettato da Michele De Lucchi
- si tenta un sommario di tutte le trasformazioni del paesag-
gio avvenute nella storia della relazione fra l’essere umano
e la Natura. Si tratta di una vera e propria “memoria dell’u-
manità, di un percorso emozionale - a detta del curatore -
che da racconto universale si fa storia individuale”.
Ancora, con il Future Food District (curato da Carlo Ratti,
Direttore del SEN-
SEable Citi Lab al
Massachussetts
Institute of Techno-
logy), Expo 2015
vuole illustrare ai
visitatori le possi-
bilità delle ultime
tecnologie all’in-
terno dei vari pas-
saggi della catena alimentare. In altre parole, esso coniu-
ga in modo alternativo tecnologia e Natura, riflettendo sui
nuovi mezzi di produzione, distribuzione, preparazione e
consumazione del cibo, adombrando nuove consapevo-
lezze rispetto al consumo degli alimenti, e cospirando per
una catena alimentare più sana ed autosufficiente.
Inoltre la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari di Milano,
con il suo Parco della Biodiversità (coordinato da Emilio Ge-
novesi), presenta l’agrobiodiversità tramite più di duecento
diverse specie e varietà agrarie. “Una mostra che ‘vive’ -
afferma Stefano Mirti - nel senso letterale della parola: mi-
gliaia di piante da osservare, odorare, toccare, ascoltare (e,
in alcuni casi, anche mangiare). Dodici storie per scoprire la
storia dell’agricoltura e l’origine di piante coltivate, alimentari
e non, provenienti da ogni parte del mondo”.
Insomma l’Expo 2015 vuole essere un evento originale e
dall’impatto incisivo sulla necessità di conservazione eco-
sistemica, quindi sulla
razionalizzazione soste-
nibile delle energie e del-
le risorse agroalimentari
dell’intero pianeta.
Per questo sarà “un
grande occhio sull’Italia
- conclude l’attrice Or-
nella Muti - uno scambio
di opinioni, uno scambio
culturale, una crescita
importantissima per un
discorso globale”. ?
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