Numero 12 del 2014
NutriAMO il mondo
Testi pagina 15
13Novembre | Dicembre 2014
ed espansione, matrice delle successive, disseminate sul
globo, fi no ad oggi. (…)
La guerra, annunciata come una passeggiata brevissi-
ma, diventa lunga, inviando ai tanti
fronti dei paesi via via aggrediti dal
nostro paese contingenti maschili di
varie classi di età e caricando sulle
spalle delle donne sempre maggiori
responsabilità, fi no alla data cruciale
per l’Italia: l’8 settembre 1943.
Sono molte e diverse le guerre che
precipitano sull’Italia da quel mo-
mento. (…)
L’esercito, rimasto senza ordini, si
sbanda, i tedeschi da alleati sono
diventati nemici e i soldati italiani
cercano istintivamente salvezza da
quella che poi diventerà deportazio-
ne di massa nei campi di concentra-
mento tedeschi.
In quel momento le donne diventano
fondamentali e sono il cuore della più
grande operazione di travestimento
e salvataggio della storia italiana (…)
Ogni soldato che bussa a una porta
riceve soccorso, abiti, viene rifocillato, trova alloggio, vie-
di Rosangela Pesenti
DAI GRUPPI DI DIFESA
DELLA DONNA ALL’UDI
LA NOSTRA STORIA
DONNE RESISTENTI
Una mostra e un ampio progetto di sensibilizzazione in occasione del settantesimo
anniversario della fondazione dell’UDI. A partire dalle scuole e in collaborazione
con le istituzioni locali puntando a far nascere negli istituti scolastici i ‘gruppi per la libertà
di genere’. L’iniziativa è dell’UDI di Catania con la collaborazione dell’UDI di Reggio Calabria
per la graphic novel. La mostra è visitabile a Catania fino al 25 novembre 2014.
Il titolo è “GDD. Questa storia è la nostra. L’UDI racconta la sua nascita nella Resistenza”
(Sale Museo Emilio Greco di Catania)
I libri di storia presenti nella scuola, soprattutto i manuali, parlano quasi sempre di guerre, elencano battaglie e trattati, manovre di governi e schieramenti di eserciti. Una storia di uomini che decido-
no, subiscono, accettano, uccidono,
muoiono, si entusiasmano, si rasse-
gnano, ma la guerra, ogni guerra,
non si vive solo sui campi di batta-
glia, non è mai confi nata ai giorni dei
combattimenti, si vive anche nelle re-
trovie, nei territori attraversati, dove si
forgiano le armi e si preparano cibo
abiti e riparo per i combattenti.
Così erano le guerre del passato,
guerre di uomini raccontate da uo-
mini che nulla ci hanno detto delle
donne.
Mancano nei racconti storici, insieme
alle donne, i sentimenti degli uomini,
le paure, i dubbi, le costrizioni, le ne-
cessità, tutto ciò che ognuna/o di noi
percepisce come lo scorrere della
vita.
Tutto cambia però con la seconda
guerra mondiale, incuneata nel cuo-
re del Novecento, dopo la prima, di cui è prosecuzione