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Numero 27 del 1971

Indagine sulla stampa femminile borghese: ogni settimana milioni di donne vengono bombardate da articoli che non si occupano di mettere in discussione gli stereotipi di genere ma di rafforzarli

 

Cronaca e inchieste

“Fantasmi alla catena”: l’assenza delle migliaia di operaie americane dal dibattito pubblico negli Stati Uniti svela la debolezza dei sindacati che, anziché impegnarsi in una lotta che interessi tutti e tutte, accusano le donne di essere pigre e indolenti. Articolo di Giulietta Ascoli

“Un direttore con i baffi”: nonostante le redazioni dei giornali femminili siano composti quasi esclusivamente da donne, in Italia nessun quotidiano è diretto da una di loro: quando infatti si tratta di assegnare incarichi di responsabilità, sono sempre i maschi ad avere maggiori possibilità. Articolo di Giorgio Bocca.

“L’operaia non fa notizia”: nei settimanali femminili la donna che lavora non è mai oggetto di un’indagine socio-economica e storica ma sempre e solo di indagini psicologiche. La questione del salario, della partecipazione alla vita collettiva, della lotta e delle discriminazioni viene raccontata in modo neutro e privo di sfaccettature. Articolo di Giorgio Lauzi.

“Vita col mito”: intervista a Umberto Eco che, fortemente critico nei confronti di questi giornali, li accusa di abusare dell’immagine di femminilità come ornamento da coltivare per adornare l’esistenza maschile.

“L’oggetto femmina”: i settimanali femminili portano all’estrema potenza il processo di deificazione della donna, che in questo modo smette di essere una persona vera e propria e inizia a percepirsi, e ad essere percepita, come un oggetto da mostrare. Articolo di Segio Zavoli.

“Marmellata e divorzio”: i giornali raccontano un’immagine delle donne che ormai non corrisponde più alla realtà. Restando ancorati a un modello ormai superato, si lasciano sfuggire la possibilità di affrontare la questione delle condizioni femminili in prospettiva innovatrice. Articolo di Luisa Melograni.

“Roba da uomini”: i giornali femminili non si interessano delle lotte per l’emancipazione perché sono ancorati al pregiudizio che le donne siano per loro natura poco inclini ai cambiamenti e più affini al mantenimento dello status quo. Articolo di Piero Pratesi.

“L’anima in pillole”: lo stile di Grazia, settimanale femminili che spesso assume toni moralistici e predicatori nei confronti dei problemi reali delle donne e che propone articoli dal contenuto estremamente conservatore e paternale. Articolo di Adriana Zarri.

“Piccola posta, piccole scelte”: la posta dei giornali femminili a cui scrivono molte donne ha subito nel corso degli anni molti cambiamenti, innanzitutto tramite una specializzazione delle rubriche. Questo potrebbe apparire un modo per rendere più a-ideologiche le risposte ma in realtà cela un tentativo di rimarcare la distanza tra le lettrici e la redazione. Articolo di Miriam Mafai.

“Infine una domanda: serve un giornale femminile?”: un giornale femminile politicamente e socialmente impegnato deve lottare su due fronti: contro le strutture antiquate della società maschile e contro la mentalità patriarcale introiettata dalle donne stesse. Articolo di Andrea Barbato.

Cinema e spettacolo

“La badessa di Castro”: dopo il riassunto della puntata precedente, un nuovo estratto del lungo racconto di Henry Stendhal. 5° puntata.

“Il corpo ribelle”: il libro della dottoressa francese Solange Lambergeon racconta gli effetti che le condizioni in cui vivono le donne hanno sul loro corpo e sulla loro mente. Molte malattie sono infatti la conseguenza delle profonde ingiustizie che le donne sono costrette a vivere nella società contemporanea. Articolo di Enzo Rava.

“Le fate dello schermo”: il giornalista Mario Foglietti ha analizzato le modalità con cui è stata rappresentata a donna italiana nel cinema la donna italiana degli ultimi quarant’anni. I racconti più frequenti sono infatti quelli che la vorrebbero solo come un’amante compiacente e una graziosa fidanzata. Articolo di Patrizia Carrano.

Rubriche

Donne nel mondo, a cura di Giulietta Ascoli: Italia: le maestre in Italia vivono in una condizione finanziaria e professionale molto inferiore rispetto alle colleghe europee. Inghilterra: il libro “Diario di Anna Frank” ha venduto più di un milione di copie: a Londra suo padre, unico sopravvissuto della famiglia, ha ricevuto un riconoscimento per l’impegno che ha dedicato nel pubblicare le memorie della ragazza. Italia: cento operaie della camiceria Lord Brummel occupano la fabbrica per impedire i licenziamenti.  Algero: Rosa Maria Puledda, una ragazza sospesa per 15 giorni da scuola perché fumava nei corridoi, è riuscita comunque ad essere promossa. Giappone: nell’isola Shikoku, considerata sacra dalla religione buddista, sfilano sia donne vestite ormai con abiti occidentali sia le più anziane che ancora conservano i vestiti tradizionali, svelando l’affascinante commistione tra il nuovo e l’antico. USA: ad Angela Davis è stata negata anche la libertà provvisoria, vietata in California per ii casi passabili di pena di morte.
Persone e fatti: Milano: Antonio Pisano, accusato di rapina per cui si è però sempre dichiarato innocente, ha scelto di protestare contro la lentezza del sistema giudiziario: dopo sei mesi di detenzione preventiva nel carcere di San Vittore, Pisano si è arrampicato sul tetto del carcere per ottenere la data della sua prima udienza. USA: il New York Times ha svelato che gli USA guardavano al Vietnam fin dal 1954 e che l’“incidente del Tonkino” con cui prese avvio la guerra fu solo un pretesto sfruttato dal governo per avviare le operazioni militari su cui si ragionava già da due anni. USA: il professor William Schockley, premio Nobel per l’elettronica, ha rispolverato il mito razzista della supremazia bianca, affermando che l’intelligenza è una dote che non può biologicamente appartenere alle persone nere. Italia: l’Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani nato per aiutare gli orfani dei lavoratori italiani si è rivelato l’ennesimo strumento di tutela degli interessi privati. Roma: la cerimonia di consegna dei David di Donatello si terrà per la prima volta alle terme di Caracalla, in modo da poter vendere i biglietti per i posti a sedere e raccogliere fondi per contribuire a salvare Venezia, che rischia di affondare a causa dell’assenza di provvedimenti tempestivi.
Parliamone insieme: Giuliana Dal Pozzo risponde alle lettere delle lettrici.
La scuola a cura di Mirella Alloisio: studiare con gioia, corso per elettrauto, economa dietista 
La salute a cura di Simona Argentieri: acne, cellulite, peli, nervosismo, fibroma e perdite.
Le pensioni a cura di Gennaro Onesti: pensioni di guerra.
Rubrica di salute riproduttiva, a cura del dottor Giovanni Lena.
I Libri, a cura di Ivana Musiani: “La prima moglie”, di Daphne Du Maurier, “Estate gialla” di Ellery Queen.
I nostri dubbi, a cura dello psicologo Yorik: il piccolo ladro, cos’è l’inconscio, imparare l’ipnotismo, paura delle novità.
La pagina dei bambini: fumetto “Il grande viaggio di Atomino”.
In cucina con Lisa Biondi: piatti unici. 
Moda: tempo di mare


Foto: Indagine sulla stampa femminile borghese: ogni settimana milioni di donne vengono bombardate da articoli che non si occupano di mettere in discussione gli stereotipi di genere ma di rafforzarli
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