Numero 9 del 2014
Medicina di genere
Testi pagina 46
40 Settembre 2014
di Guendalina Di Sabatino
SENSIBILITÀ,
EMANCIPAZIONE
E ANTICONFORMISMO
IN QUINDICI ARTISTE EBREE
DEL NOVECENTO,
IN MOSTRA A ROMA
FINO AL 5 OTTOBRE
di Marta Mariani
ARTISTE,EBREE
E RIVOLUZIONARIE
I
l percorso espositivo della Galleria d’Arte Moderna
di Roma Capitale con la mostra “Artiste del Nove-
cento tra visione e identità ebraica” offre al visita-
tore l’opportunità di rifl ettere sull’identità femminile
ebraica del Novecento, anche grazie a degli inediti
facenti parte di collezioni private. La mostra tempora-
nea, a cura di Marina Bakos, Olga Melasecchi e Fe-
derica Pirani - promossa dall’Assessorato alla Cultura,
Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Ca-
pitolina ai Beni Culturali, dalla Fondazione per i Beni
Culturali Ebraici in Italia Onlus e dal Museo Ebraico di
Roma - sarà visitabile in via Crispi fi no al prossimo 5
ottobre. Antonietta Raphaël (pittrice e scultrice della
Scuola romana di “Via Cavour”), Paola Consolo, Eva
Fischer, Paola Levi Montalcini, Gabriella Oreffi ce,
Adriana Pincherle, Silvana Weiller, così come Corin-
na e Olga Modigliani, Annie e Lilly Nathan, Wanda
Coen Biagini, Amalia Goldmann Besso, Pierina Levi
e Amelia Almagià Ambron sono proprio quelle don-
ne ebree rivoluzionarie, dotate di eccentricità, disob-
bedienza e tragica grazia che l’expo vuole mettere in
luce. Veri “universi dispersi”, queste femminilità sono
tutt’altro che “una serie di immagini di fanciulle o si-
gnore sobriamente abbigliate, ritratte in salotti eleganti
o comunque in contesti tradizionali, che rimandano a
ARTE
visioni di una serena vita borghese; donne ben inserite
in una società agiata che si dilettavano all’occasione
con pennelli e tele” - commenta la curatrice della mo-
stra, Marina Bakos. “Mai l’apparenza fu maggiormente
foriera di equivoci come in questo caso: basterebbe
una lettura più accorta delle biografi e di alcune fra
queste signore del secolo scorso per farci ricredere. Di
dilettantismo ce ne fu molto poco o forse riguardò sola-
mente alcune fra loro che non seppero (o non vollero)
affermare una partecipazione qualifi cante nel mondo
della creatività, preferendo un’esistenza più conforme
a consuetudini tradizionali. Molte invece si dedicaro-
no all’arte e alla cultura per vera passione e difesero
con grinta una professionalità coraggiosamente con-
quistata per far valere la loro voce, partendo da una
condizione di svantaggio, esposte a sottovalutazione,
a misconoscimento e anche all’espropriazione del loro
apporto intellettuale”.
Basta gettare uno sguardo scevro da pregiudizi su al-
cune tele esibite in questa mostra per comprendere
che queste donne affrontarono l’arte e la vita da vere
protagoniste, confrontandosi audacemente e perspica-
4
GabriellaOreffi ce
Maschera siamese
4
Wanda Coen Biagini
Ritratto
di Maria Bellonci B