Numero 9 del 2006
Il grande nulla
Testi pagina 24
settembre 2006 noidonne24
Irpinia
Donne e lavoro,
luci e ombre
Anche nella provincia di Avellino il
quadro dell'occupazione femminile pre-
senta segnali preoccupanti, come d'al-
tra parte ormai in tutte le regioni italia-
ne. Ma qui i dati sono davvero allar-
manti, e ci dicono che l'occupazione
delle donne è la metà di quella degli uo-
mini, mentre la disoccupazione in un
anno passa dal 15% al 18%. Da una in-
dagine, in via di pubblicazione, realiz-
zata dalla Consigliera di parità, Dome-
nica Lomazzo, emerge inoltre tutta l'o-
stilità che il mondo del lavoro rivela nei
confronti delle donne: il maggior nume-
ro di quelle che lavorano infatti è collo-
cato nella fascia di età che va dai 30 ai
39 anni, quella cioè libera dalle incom-
benze della maternità, e infatti meno
della metà di loro risulta essere madre
di un figlio. Le donne all'interno delle
imprese svolgono sostanzialmente man-
sioni di segreteria e di addette all'ufficio
di amministrazione con l'attribuzione di
livelli retributivi più bassi rispetto a
quelli degli uomini. Inoltre tutte le
aziende sono accomunate dalla totale
mancanza di strutture a sostegno dei
genitori e dall'uso assai limitato di for-
me contrattuali flessibili, e nessuna
azienda ha fatto ricorso ai finanzia-
menti per la flessibilità previsti dalla
legge 53/2000 o ai finanziamenti relati-
vi all'istituzione nelle aziende di asili ni-
do e micro-nidi. La conseguenza è che
una donna su dieci abbandona il lavo-
ro alla nascita del primo figlio. Risulta
invece in crescita il ricorso al part-time
e agli avviamenti a tempo determinato
e, comunque, alle nuove forme di flessi-
bilità introdotte dalla legge 30/03, che
nel Mezzogiorno d'Italia interessano in
misura maggiore le donne, proprio per-
ché vengono usate come forma di in-
gresso precario nel mondo del lavoro.
Un dato positivo viene invece dall'im-
prenditoria: a fine 2005 le imprese fem-
minili risultano essere 14.988, pari al
33,66% del totale, con un incremento
pari all'1,29% rispetto al 2004 e del
3,2% rispetto al 2003. Anche questo è
un dato che fa riflettere, e che presenta
una duplice chiave di lettura: in un mer-
cato del lavoro così ostile alle donne,
mettersi in proprio rappresenta per tan-
te l'unica possibilità per un'occupazio-
ne; ma ciò significa nello stesso tempo
che molte donne decidono di scommet-
tere su se stesse e sulle proprie forze. La
netta maggioranza delle imprese femmi-
nili è costituita da ditte individuali, ma
sono in crescita anche aziende di tipo
più complesso. E' interessante notare la
forte presenza nel settore dell'agricoltu-
ra, pari al 50% del totale complessivo.
In questo settore, inteso nella sua nuova
veste di impresa polivalente con un ruo-
lo strategico di sviluppo rurale e am-
bientale e del territorio, la presenza del-
le donne ha inciso profondamente in ter-
mini di apporto per lo sviluppo locale.
Crescono inoltre le attività femminili nel
commercio, nel turismo e nella ristora-
zione, tutti settori che possono segnare
una fase di sviluppo nuovo per la zona.
Maristella Lippolis
Verona
Nasce lo 'SPAZIO
CONCILIA-AZIONI'
Sappiamo tutte che conciliare il tem-
po del lavoro con le incombenze legate
alla maternità e più in generale alla ge-
nitorialità rappresenta uno degli scogli
più grandi contro cui si infrangono tan-
ti desideri femminili e maschili di vivere
serenamente il tempo della cura dei figli
senza dover rinunciare al lavoro, per chi
è dipendente, o al reddito per chi eserci-
ta una attività autonoma. Per fare fron-
te al problema è stata varata nel 2000,
su iniziativa della allora Ministra Livia
Turco, la legge n. 53, che concede con-
tributi alle aziende che attivano proget-
ti individuali di flessibilità all'interno
delle aziende per aiutare le proprie di-
pendenti a conciliare i tempi, e alle im-
prenditrici o imprenditori (o titolari di
studi professionali) che possono farsi
sostituire nella conduzione dell'azienda
per dedicarsi alla cura dei figli. Si tratta
di una normativa piuttosto complessa,
non ancora sufficientemente conosciuta
e utilizzata, tanto che i finanziamenti
stanziati ogni anno, che sono di 20 mi-
lioni di euro, non sempre vengono spesi
tutti. Per questo molte consigliere di pa-
rità portano avanti iniziative di diffu-
sione e conoscenza delle procedure del-
la legge, ma la Consigliera di parità del-
la provincia di Verona, Maria Luisa Pe-
rini, ha fatto qualcosa di più: ha deciso
di impegnare tempo e risorse per istitui-
re lo Spazio concilia-azioni, un servizio
che si rivolge alle aziende, ai lavoratori
e alle lavoratrici e alle parti sociali, e
che offre informazioni, assistenza e con-
sulenza per la presentazione di progetti
di azioni positive per la conciliazione.
Il servizio a sportello, in cui opera
una esperta appositamente reclutata e
formata, è attivo due giorni alla setti-
mana in Provincia presso gli uffici della
Consigliera di Parità, mentre negli altri
giorni la consulente opera nel territorio
in base alle esigenze e alle richieste. Gli
interventi finanziabili possono consiste-
re in forme di flessibilità di orario e del-
l'organizzazione del lavoro, ma anche
in ore di formazione per il reinserimento
al lavoro dopo il periodo di congedo di
maternità, paternità o parentale, e nella
sostituzione della titolare di impresa o
della lavoratrice autonoma che durante
il periodo di congedo può farsi sostitui-
re da un'altra imprenditrice o lavoratri-
ce autonoma. In nome del principio del-
la suddivisione dei compiti di cura tra
uomini e donne, sancito dalla legge, di
tutti questi provvedimenti possono be-
neficiare anche gli uomini-padri.
Lo Spazio concilia-azioni ha preso
avvio nel settembre 2005, e ha già por-
tato all'approvazione e finanziamento
di cinque progetti. Tra questi se ne se-
gnala uno che si intitola "Un po' di tem-
po per stare con la mia bambina". Il
progetto è stato presentato da un foto-
grafo, titolare di una ditta artigiana,
con l'obiettivo di delegare parte della
sua attività, per un periodo di due anni,
ad un sostituto per sottrarre dal suo
tempo di lavoro due pomeriggi da dedi-
care alla figlia piccola e per permettere
altresì alla moglie, libera professionista,
di ricominciare a lavorare in modo più
continuativo. Per chi desidera mettersi
in contatto con lo sportello questi sono
i recapiti: Spazio concilia-azioni , tel
045 92.88.885 . mail: consiglierapari-
ta@provincia.vr.it
Maristella Lippolis
Consigliere di parità