Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 9 del 2006

Il grande nulla


Foto: Il grande nulla
PAGINA 43

Testi pagina 43

noidonne settembre 2006 43
Com'è vero che un bril-lante dialogo cinemato-
grafico spesso rivela il genio
di grandi autori/autrici e
delle loro opere! Non si sot-
trae a questa verità un bel
film made in England, di
ambientazione accattivante
e dal titolo un po' pretestuo-
so Le seduttrici (assai mi-
gliore il titolo originale A
good woman), in uscita a settembre.
Ancora una storia basata sull'intreccio
di relazioni intra ed extra familiari, fra
uomini e donne ma soprattutto fra don-
ne e di donne, veicolo privilegiato della
modernità e, nel caso specifico, della
scelta finale di lealtà. Liberamente trat-
ta dall'opera teatrale di Oscar Wilde, Il
ventaglio di Lady Windermere, questa
pellicola sofisticata e godibile porta sul-
lo schermo ancora intatta tutta la forza
anticonvenzionale ed ideativa del gran-
de scrittore di origine irlandese, feroce
critico della società vittoriana (la stessa
che faceva la fila ai botteghini per ve-
dere le sue commedie ma che pochi an-
ni dopo lo condannò in tribunale per la
sua dichiarata omosessualità) e delle
sue ipocrisie. Una giovane coppia di ric-
chi sposi, i Windermere, arriva ad
Amalfi ed entra in contatto con la buo-
na società di inglesi fuorisede ed ex no-
bili italiani che vi risiede: quando Ro-
bert Windermere comincia a frequentare
la provocante Signora Erlyne tutti arri-
vano alla conclusione che la donna sia
la sua amante e Meg Windermere (la
lady del ventaglio) cercherà di scoprire
la verità, insieme allo spettatore. Le pro-
tagoniste femminili del film incarnano
personaggi volutamente stigmatizzati,
che modificheranno però nel corso della
storia i comportamenti che la società
perbenista si aspetta da loro. La moglie
fedele che idealizza il matrimonio (una
bamboleggiante Scarlett Johansson), la
bella donna matura di liberi costumi so-
cialmente osteggiata (Helen Hunt, per-
fetta come ragazza-madre egoista, sin-
gle per vocazione), la pettegola e svam-
pita Contessa Lucchino (una grande in-
terpretazione della nostra Milena Vuko-
tic, esponente sui generis della decaden-
za borghese) incrociano percorsi di pas-
sioni, gelosie, amicizie, segreti personali
fra passato e presente. Il regista del film,
Mike Barker, ha fatto qualche "piccola"
trasposizione: i protagonisti invece che
inglesi sono americani, l'epoca da fine
Ottocento è spostata agli anni '30, la lo-
cation diventa come per incanto l'Italia,
per la precisione una magnifica costiera
amalfitana, dai colori e dalle atmosfere
calde e settembrine, ma le dinamiche
sociali e gli stili di comportamento po-
trebbero, con le debite differenze, descri-
vere molti ambienti sociali dell'attuali-
tà. La Signora Erlynne, con la sua pessi-
ma reputazione, aiuterà Meg a salvare
il matrimonio, sfuggendo alle astuzie
del playboy Lord Darlington (tale Ste-
phen Campbell Moore) e accettando la
corte del simpatico Tuppy (l'ottimo ca-
ratterista Tom Wilkinson, very british), e
si rivelerà essere davvero la "Good Wo-
man" del titolo originale, smentendo
clamorosamente la tempesta di pettego-
lezzi orchestrata ai suoi danni dalla
soave Contessa Lucchino e facendo
trionfare la morale sul moralismo. Non
a caso Wilde era figlio della poetessa Ja-
ne Francesca Elgee, militante dell'indi-
pendenza irlandese, femminista ante-lit-
teram che aveva scelto lo pseudonimo
di 'Speranza'.
Le convenzioni sociali secondo Oscar Wilde
A tutto schermo
tratto dall'opera 'Il ventaglio
di Lady Windermere'
il film Le Seduttrici
Elisabetta Colla
CINQUE TEATRINI FACILI
Cinque fiabe da raccontare, ma che
possono diventare anche teatro per
i bambini e con i bambini. Sono faci-
li da realizzare, adatte a tutti gli
ambienti, ricche di fantasia e umori-
smo le fiabe di Mirella Caveggia,
pubblicate recentemente da Elledici
(Euro 7,00). Il teatro per i più picco-
li si sta rapidamente riconquistando
uno spazio pedagogico di rilievo
all'interno della scuola e degli
incontri familiari. La recitazione crea
momenti di intensa partecipazione
emotiva tra attori e spettatori,
molto diversa dalla visione televisi-
va. Ai bambini piace il dialogo e
queste piccole storie teatrali sono
anche pensate come letture in clas-
se in alternativa alla prosa tradizionale. Il linguaggio e i soggetti vanno bene
per i piccoli lettori, attori e spettatori dai cinque ai 10 anni circa. (M.C.)


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy