Numero 9 del 2014
Medicina di genere
Testi pagina 21
19Settembre 2014
Otto donne riunite nell’associazione di volon-
tariato “Città delle Mamme”, nata nel 2009 nel quar-
tiere Pigneto a Roma. Tanta strada percorsa insieme tra idee,
progetti e sogni. Il più visionario ce l’ha nel 2012 una di loro,
Gislaine Marins: uno spazio dove neo genitori possano la-
vorare vicino ai propri figli, che giocano-dormono-mangiano
nella stanza accanto seguiti da educatrici. Un’intuizione felice
che non dal nulla. Prima di questa idea, tanta esperienza sul
territorio. Il gruppo di Città delle Mamme sin dalla sua costi-
tuzione ha infatti organizzato numerose iniziative a sostegno
della genitorialità,“quando ancora nel quartiere non c’era nien-
te per chi aveva figli piccoli”, racconta Serena Baldari, vice-
Presidente dell’associazione. Come il progetto Cinemamme
per non rinunciare al cinema durante l’allattamento in colla-
borazione con il Nuovo Cinema Aquila, il festival di musica
MOM ideato dalla menestrella femminista Nicoletta Salvi, la
cura del Giardino di Castruccio, un piccolo spazio verde al
Pigneto, gestito in maniera partecipata insieme alla cittadinan-
za e alle associazioni Filo Verde e DRIM. Ma il sogno di quello
spazio di co-working se lo portano dietro, e a fine 2012 parte-
cipano al bando “Italia Camp” di Unicredit. Se ne dimenticano,
ma il progetto viene notato. A distanza di un anno, vengono
avvisate che “L’Alveare” è tra i vincitori del finanziamento. A
questo punto, per trasformare questa intuizione in una real-
tà c’è quasi tutto: i soldi, le professionalità, le idee, i contatti
con le associazioni e le reti sul territorio. Manca solo una cosa.
Lo spazio. È qui che interviene il pubblico. L’assessore allo
Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e
Manutenzione Urbana di Roma Capitale,
Paolo Masini, affida loro in concessione
per diciotto mesi uno spazio a Centocel-
le. “Crediamo che l’intervento del pubblico
sia un elemento innovativo del nostro pro-
getto. È questa la forma di collaborazione che molti nel mon-
do delle associazioni auspicano. Si sa che Roma è piena di
posti inutilizzati che il Comune non riesce a ristrutturare. Allora
sarebbe bene che desse questi spazi a chi si vuole prende-
re questo impegno” continua Serena. A luglio arriva un’altra
buona notizia: la vittoria del bando Innova In coop, lanciato
da Legacoop Lazio finanziato da Coopfond e dalla Regione.
L’associazione di volontariato diventa così una vera e propria
start up cooperativa. Tanta la curiosità delle socie di vedere
la risposta dell’utenza alla loro proposta innovativa. Perché di
novità assoluta si tratta. L’Alveare, le cui porte aprono ai fu-
turi co-workers e a tutti i curiosi dal 1° settembre, è di fatto il
primo spazio di co-working di Roma dotato di spazio baby e
orientato alla conciliazione tra genitorialità e lavoro. Al momen-
to esiste soltanto un’altra esperienza analoga a Milano realiz-
zata però interamente da privati, Piano C, di cui NOIDONNE
si è occupata nell’aprile 2013. Trenta postazioni di lavoro, due
uffici e una sala riunioni, ma anche uno spazio baby, una cu-
cina, un parcheggio e due giardini separati, uno per i bambini
e l’altro per le co-worker. “Le idee che abbiamo sono tantis-
sime. Ci piacerebbe che questo posto diventasse un luogo
di formazione, di solito preclusa a chi ha figli neonati e che il
pubblico e che le aziende private si convenzionassero per far
rientrare i dipendenti attraverso il telelavoro.”Uno spazio che
già nelle premesse e nel prezzo orario che vuole mantenere
(meno di tre euro l’ora), vuole essere inclusivo e aperto alla
cittadinanza e alle tante esigenze di lavoratori e genitori, aper-
to anche ai co-workers senza figli e ai genitori che vogliono
portare i bambini senza usufruire della postazione di lavoro.
In un mondo del lavoro sempre più frammentato, benvenuto a
questo spazio “liquido”, come direbbe Bauman, dove lavoro,
figli, formazione e benessere si fondono insieme. b
Parte a settembre l ’esperienza del primo co-working a Roma
orientato alla genitorialità
MAMME UNITE E ORGANIZZATE,
COME IN UN … ALVEARE!
di Silvia Vaccaro