Numero 9 del 2014
Medicina di genere
Testi pagina 19
17Settembre 2014
MEDICINA
NEUTRA,
ADDIO
Il nostro compito è screenare donne ad alto rischio già
dalle prime settimane di gravidanza, e quelle a medio
rischio in una fase gestazionale più avanzata”. Un ruolo
fondamentale è svolto dalla nutrizionista Alessandra Ca-
lianno che controlla la dieta delle pazienti: “Un consiglio
da dare alle donne con diabete gestazionale è di non
eliminare i carboidrati e di fare attenzione all’assunzione
di bevande zuccherate, caramelle e dolci, perché sono
questi gli alimenti che possono far prendere peso rapida-
mente in gravidanza e per le donne col diabete gestazio-
nale questo è molto pericoloso perché partono spesso
già da una situazione di sovrappeso o obesità”. Nel team
anche Matilde Romano ostetrica, che si occupa di at-
tività fisica durante la gravidanza: “È fondamentale che
la gestante faccia del movimento aereobico, due o tre
volte a settimana, ma l’intensità dell’attività deve essere
sempre monitorata”. Le donne sono supportate anche da
un punto di vista psicologico E Martina Rossi, laureanda
in Psicologia, racconta: “L’importanza della motivazione
per cambiare stile di vita è fondamentale. Nel caso della
gravidanza la motivazione poi è doppia, perché è per sé
e per il futuro bambino. Il nostro lavoro dunque consiste
nel dare strategie, fornire informazioni e rendere attive il
più possibile le nostre pazienti, motivandole al cambia-
mento”. La comunicazione tra pazienti e personale medi-
co è fondamentale E in un’ottica di raccordo si struttura il
lavoro di Alessia Civitelli che coordina il personale infer-
mieristico: “L’infermiere, che è un professionista formato
sul campo, oltre a fornire l’assistenza necessaria consoli-
da ogni volta il messaggio veicolato dai medici e dalle al-
tre figure. La paziente deve sempre sapere del percorso
in cui è coinvolta”. A portare le istanze delle pazienti ci
pensa l’Associazione Giovani Diabetici e la Presidente
Licia Nicoli riassume così il loro ruolo: “Possiamo dare
stimoli a fare qualcosa di più, perché siamo un po’ il trait
d’union tra l’utenza, di cui riportiamo i desiderata, e il per-
sonale medico-sanitario. Siamo sempre a stretto contatto
con entrambi per creare un clima sempre più complice”.
La conclusione è affidata alla dottoressa Lorella Battini,
ginecologa e ostetrica anche lei coinvolta nel team: “Es-
senzialmente sono due i punti di forza di questo ambula-
torio: l’approccio integrato alla complessità della pazien-
te diabetica e l’intensità del monitoraggio durante le varie
fasi della gravidanza”. Infatti grazie a questo straordina-
rio lavoro d’équipe, che accoglie la donna supportandola
nella sua complessità, si consente di fatto alla paziente
con diabete di affrontare la gravidanza e il parto in un
modo del tutto simile a quello di qualsiasi altra donna. Un
bell’esempio di medicina di genere Made in Italy.
MEDICINA DI GENERE | 3
Una raccolta di contributi epide-miologici sulla salute di gene-re in Toscana, partendo dalla
premessa che la Medicina di Genere
“non si limita ad evidenziare le diffe-
renze biologiche uomo/donna, ma
cerca nuovi prototipi di salute… rico-
noscendo le somiglianze per arrivare
all’obbiettivo dell’equità di cura”. È il
cospicuo volume “La salute di gene-
re in Toscana” (novembre 2013) realizzato dall’Agenzia
Regionale di Sanità nell’ambito della collana Documenti
ARS e che contiene contributi di decine di specialisti ed
esperti che operano nelle strutture sanitarie della regione
- e non solo -. Il volume “nasce dall’intuizione di alcune
studiose toscane… che hanno convinto l’Assessore al Di-
ritto alla salute della Regione ad inserire nel Piano sanita-
rio regionale le problematiche di genere quale momento
qualificante dell’assistenza nella regione” scrive Antonio
Prati, vicepresidente del Consiglio sanitario regionale
nella Premessa. E la ricchezza dei temi trattati negli otto
capitoli in 380 pagine è la conferma che gli argomenti, i
dati e le evidenze erano tante e tali da richiedere che il
patrimonio di conoscenze cumulato non fosse disperso e,
anzi, messo a disposizione di addetti ai lavori - e non solo
- e nella più vasta condivisione possibile. I capitoli conten-
gono dati statistici relativi alla regione contestualizzati nel
quadro nazionale e i settori affrontati sono molteplici: dalla
salute mentale alla prevenzione, dalle malattie infettive a
quelle rare, dagli stili di vita alle medicine complementa-
ri. Nell’ultimo capitolo - finalizzato alla gestione efficiente
del paziente in funzione dei suoi problemi clinici nell’ottica
della personalizzazione delle cure - si parla della forma-
zione a partire dalle 4P della medicina: predittiva, preven-
tiva, partecipativa, personalizzata. Poiché l’orizzonte in
cui si muove la medicina del futuro è la conoscenza della
singola persona e il rispetto delle differenze, l’attenzione al
genere è un’ottima base di partenza.
Tiziana Bartolini