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Numero 3 del 1944

Ragazze partigiane. Eroiche nella lotta, tenaci nella Resistenza


Foto: Ragazze partigiane. Eroiche nella lotta, tenaci nella Resistenza
PAGINA 9

ARTICOLI PRESENTI IN QUESTO NUMERO

Ricordi di scuola

Incitamento alle studentesse a continuare a credere nella libertà sperando in una scuola nuova

di Redazione Noi Donne
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Testi pagina 9

Q

OGNI GIORNO

W

melahxa‘ne

stai»:

“lame al: Fidi:

a?




nel: in “mio:

MELANZAIIE SECCHE. Tagliare lo
melanzane in dischi rotondi c iniilar.
le in uno spago. Farle seccare all'aria
a al riparo della polvere. Quest‘inver.
no faranno un ottimo condimento, co.
me i funghi secchi.

PEPEROIII SECCHI. Tagliare i pe-
peroni a_ metà e togliere i semi. Met-
tere a seccare su un'asse di legno al-
l'aria. Riporre in un vaso di vetro. Pri
ma dell‘uso si mettono a u rinvenire u
nell‘acqua tiepida g si adoprano come
quelli iresdhi.

Bisogna organizzare l

Quando noi donne torniamo a
casa da far spesa e vediamo che il
portafoglio è vuoto e nella rete non
abbiamo quasi nulla, ce la prendia-
mo un po con tutti. Con il contadi-
no, con il padrone del negozio o del
carrettino, ma non ce la prendiamo
quasi mai —— e sbagliamo —, con
quelli che sono i veri responsabili
della fame nostra e dei nostri יִglio—
li. i padroni degli autotrasporti, i
grossisti che fanno salire, con la lo-
ro inestinguibile sete di guadagno,.
i prezzi alle stelle.

Un quotidiano romano ha pubbli-
cato alcuni giorni fa a questo propo-
sito delle cifre spaventevoli nella
loro crudezza.

Sapete Guanto guadagna il padro»
ne di un autocarro che trasporta, in
una volta, 170 quintali di frutta da
Napoli a Roma? 272 mila lire! 16 lire
per ogni chilogrammo di frutta tra-
sportata. Per 170 quintali di patate
il poveretto guadagna soltanto 1l9
mila Lire, 7 lire al chilo! S‘intende
che il padrone dell'autocarro, il



Ritorni dall'ufיִcio F
Esci dalla fabbrica ?
Hai fotto quattro ore di fila al mercato t.

Hai portato quattro sacchi d'acqua fino al '

quinto piano ?

Hoi dovuto portare la legna o star chino
sul fuoco ?

Sei molto stanco o non hai tempo por
riposare ? .

Ebbene, ”NOI DONNE" ti insegna sicu-
ni piccoli trucchi per sontirti riposato.



MELE III CAMIOIA. Un dolce per le
n grandi occasioni I. Scegliete delle
mele di media grandezza possibilmen.
te mature, pela‘tele e togliete il tor.
solo con un coltellino. Riempite poi il
buco con amaretti pestati. (un ama.
rotto a mela). Preparate intanto la
«camicia n. Per sei mele occorrono
g. 100 di farina bianca e g. 50 di bur-
ro. Impastate metà della Lirinzi curi
l‘acqua e stendetela non troppo sotti-
le, impas‘late i! resto della farina con
il burro e poggiato questa pasta come
un mattoncino a metà della sfoglia
precedentemente preparata, e ripiega-
tene i lembi; Stendete col mattarello
in sfoglia sottile, dividete la sfoglia
in sei pezzi quadri. A] centro di ogni
u lazzoletlo n appoggiate una mela ri-
piena e spolverata di zucchero. Anno.
date i quattro capi del fazzoletto so.
pra la. mela. Cuocete in forno modera.
to. L'effetto ò, sorprendente perché la
pasta risulta sfogliata.

trasporti

quale pensa soltanto al proprio in-
teresse, trasporta molta frutta e po-
che patate, che se è vero sono più
utili alla popolazione. gli procura-
no un minor guadagno.

E' questa gente che ci affari-1a, noi
ed i nostri יִgli, e non ì contadini.
non il piccolo commerciante; è la
gente che possiede i mezzi di tra-
sporto e fa perciò il vento e la piog-
gia nei mercati. Si calcola che a Ro-
ma, in due mesi, i propiietari di au-
tomezzi e grossi commercianti di
frutta e verdura abbiano intascato
200-300 milioni di utili, Fate il conto,
che non è difficile ,e vedrete che
ogni romano ha pagato a questa
gente 100-150 lire al mese!

l commenti sono inutili. Utile, n0-
Cessario, sarebbe invece trovare. un
rimedio a questa situazione. A me
pare che il rimedio c'è. Non potreb-
bero i comuni censire e rcquisii'e
tutti gli automzzzl a disposizione
per questo genere di trasporti, e ai-
traverso appositi Enti municipali o
cooperativo di ronsuiiio, provvede-

mowo riposo iii poi-o tempo. attendersi
5L“ GUI'SU Uuu Il: lnfll“ annanuonwte
iuugo ii corpo, iii una stanza iiuia (un
questi Leiiipi uuii e diiiiciie....). Met.
ture sugli occhi un iazzpietto bagnato
ui caiiiuuuila .ti—epiua. ’Leiiere ii capo
ptu passo uelie gaiiiiie (si possono ap
poggiare i piedi su uue cuscini u su
uno sgabelio; per iur aiiluire ii san
sue uiia testa. Dopo dieci minuti ci si
sente riposati.
Un esercizio di respirazione per ri-
prendere io forze. b'lellidéu‘si iii terra
sul dorso davanti alla finestra aperta
con le iiiiini abbandonate lungo i יִan.
cui: aderire bene con dorso al pavi.
iiieiilu. ispirare pruionuamente con-
tondo tino a 8 ai modo da riempire
tutto il corpo d'aria: tenere il יִato
contando i‘ino a 5, poi tarlo uscire ton-
tamen‘te contando di nuovo יִno a 8‘di
Iiiudu da restare completamente vuota
u‘ai-ia. Respirare poi brevemente-00m.
primendo il ventre con le mani e riem.
piendo d’aria il torace. Alteriiare i due
modi di i‘esiiirare per 5 o 6 volte.
Per riposare il viso. Fare un impacco
con un panno bagnato d‘acqua calda.
Rinnovarlo due o ire volte, poi scuac.
guare il viso con acqua ben fredda.
aviglie stanche o gonfio. iiasciairle
tutte le sere con una fascia di crespo
(Quelle adoperate dai pugilatori per
fiisciare le mani dentro i guantoni .
sono in vendita in tutte le farmacie).
Passare la Liscia so‘tto la pianta del
piede e favsciare יִno al polpaccio.



re direttamente al trasporto delle
merci dalla campagna alla città, e
da una città all'altra? Si tratta d'el—
la salute, anzi della vita di milioni
di persone. Bisogna dunque provve-
dere al più presto.

E non vi pare anche. care lettrici.
che Sia ora di mettere un pò il naso
nelle cose che ci interessano, noi
donne. cosi da vicino e di eSigere
Lite si impedisca a—della gente che
approfitta della guerra per aliamare
il popolo, (li continuare nella sua
opera vergognosa?

Se siete d'accordo fatecelo sape-
re e diteci pure se qualche cosa di
questo genere si e gia fatto in qual-
che località, che ci servirebbe di
esempio. Noi continueremo la nostra
giusta campagna perché l'ammini-
strazione dei trasporti venga afיִda-
ta ai comuni o alle cooperative e
tolta dalle mani di gente che non de-
ve essere iavorila, ma additata al
disprezzo di tutta la popolazione.
Siamo certi che il Governo e le Au-
torità alleate, che hanno a cuore
l'interesse del popolo, ci appro-
veranno.

R. M.
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