Numero 7 del 1945

Testi pagina 8

NOI DONNE



NON SPEZZIAMO IL FRONTE DEL LAVORO!



Lu Commissioni: Consultiva presso la Cuul
dlcl'llzitìnt', Generale Italiana del Lavoro lm in-
i-iuta qurslo imporlttnlc o interessante uru'mtn su
una quflsllmir di attualità al nastro giorltule t»
ul " Larorn '

Le donni- occupano ormai un posto importante
Ilcllu produzione in Italia; noi le troviamo in
ogni hranra d‘industriu, in ogni ufficio nei t'am-
pi — ovunque si lavora. Molle di (inox—le li|\'0‘
rnlrì. svolgevano la loro attività fianco a li
co dei lavoratori prima ancora che Scopplassc
la guerra; o quando la guerra fu in allo, altre
centinaia e centinaia di donne furono assunte al
posto degli uomini che partivano richiamati. Per
cinque lunghi anni questo donne si sono trovato
sole a far fronte a tutte le esigenze della fami
glia u della vitar



Ma li: laroratricL pur eseguendo lo stesse mnn- .

sioni qualificate degli uomini, non ebbero Inai lo
stesso rivoltosrimento di operaie speri}: ate v
non furono. quindi. clawìיִcale nelle diverse ra-
Iegorie E‘ questa la laruna più grande dei ron-
Il’tllli di lavoro aurora 'gcnti. anxta lacuna ‘l
riaL‘OIIII’iI per tutte lo categorie di lavoratrn















Cori, nella nutggiorinizu dei r . pur su:-
puclulo lo stesso lavoro degli uomini e pur dall-
do uguale rendimi-ulu, Il. donne purct‘plu'ulll)
salari o stipendi mollo piu bassi. laholta ricevo.
no metà salario degli uurnini o poco di più. Con
simili rmnunerazionL è et tlcntc l'llc le donne la»
roralriri dovettero affrontare (la solo .«acrilìri non
comuuii per poter far fronte ai h .ogni della ca.
on o (lei ligli; ma le donne, continuarono n la-
vorare sorrento (la u 1 sola >pcrunza: quella
t'he i loro uomini sarebbero. alיִne, tornati tlalv
la guerra, avrebbero ripreso a l'r ll'o delle don-
nc il lavoro e, lavorando irpicnu‘. .rrchhoro ai
cora avuto il noce ario pcr vivere.

Ora la guerra è finalmente il‘l'lll rata. I n
stri uomini tornano veramente e noi lavorntr
esultiamo al pensiero rhe le nostre famiglie >i
rit'osliluirilnno, l nottri >0l t'hc tornano o che più llÌ ogn' altro hanno soffer-
to rimanente o lungamente della guerra, devono
trovare il conforto c l'as ' lenza fraterna di c
hanno bisogno e giusto dirltto. E devono tro-
vare ainlu in ognuno (lì noi c devono trovare, da
parte della autorità, ogni appoggio per m'ero ul















Migliaia, di mietitt‘ici faticano sulla terra



Il nostro giornale ha avuto già occasior
ne di occuparsi delle condizioni delle lavo-
ralrici della terra e in particolare delle
mietitrici chiedendo che con urgenza si
provveda. a. prendere in esame le loro r
rendicazionl. Ed ecco in questi giorni la
« Voce dei Lavoratori» ha trasmesso questa
conversazione:

.lbbinmu uamtn negli ultimi mesi un ritlestursi
nulle ltttmslrflllze operaio cd impiegati: ili una cu-
wirttzn ginducrde. ml un più attivo interessamen-
to ullu t'im del "lacuna intervs. unentn che hu
[Innata qua c, là i [lrimi lntlll. Purtroppo però
trlt le lul'urttlrit'i dcllu tonni n gittdt't'ltru dalla



rmpmu- u un nastro rr-tcrnmtnm ('llc ('l sono
penwuun un mm t'PploIti dellllultu t't‘ttlrrtlt"



ntt'rit anale ml imnluro il llt‘t'llo di l'lllt 2-, m.
un” più bus: . le condizioni di lui-on: stìnu 4m—
mru mullu Ir . ti 4' rh' gru" lttttgu inferiori n l’ur'l-
’4' dirgli uomini, nît lo (IUHIH' ltrtlltlo pil'ttttmr‘nlt'
compri-M: l'importanza "un stila della ml .xl'tlttv ma
di unn unirn [mrlucipltziune ullu ritu dei .u'udu.
urti.



La tnctlt'a dalla Ilnttttv .ict'uputp in lut'ori tigri-
rnli .m‘tta m. n m i. il su [w wntu tlt'llu mar.
.«rrnnm Inlttlr-A anxm puri-cumulo mmwutn di nud-
m nei [fl'rintli Magnum/i di mictitnrn n In‘lìltittl
un rcnllwmnin. rtu-crdtu delle "lira cct'. In: dnnv
m- lurnrnur, rlttllr- T rtlltl Il) nrp nl יִltlrlln (un un
mlurt'n 1'l11- nsct'lln dr: un minimo di (il) lira Incl.
In prur-t'nriu .1; l'olignm mi un "nanna, .n nm n
lìll Iirr' ttl giunto. Gli, tttlt‘gttuntculi suluriuli [111'-
rmlcrvlilwro un Minuto/ma di t‘t'rt'n 15|] lire uI
giunta. i'ulnpoltsu (In- "un piatto ”(u-"tu" mru' rug-
gitttlltl.



Im lnt'orulrici ('nslrt'llt: m-i [u'timli di slttluluv
un n soggiorna” twl qugn sicuri dcl llll'lll‘fl. u’m-
mano .vu giurigli xirnili u uut'lli rlclle IH‘Alil—H non
ltuntm ati-mm man-"m suttituriu r» I‘F'Itltlu [tvt
un: 4. urr' uI ridi» t'vtt uII/r mlu
Icrruzionc pcr il [III.xltÌ.

Eflu rll'l'llllil‘ullll utm diminuziurr" dclliut'ariu di
lnmrr. ria/unto u Ilttt'll0 tlt'gli unmin ln ullL'v
unumr—mn del trot/rmwuu, per i lnmri norma!»
llll'llll' cscguiti rlngli uomini 4- orn nlיִrlnti n Iltltl'
un. L'eliminazione di tutto Ih clttttxtìlr' routrnllnn-
Ii .- Ila/gli mi rr—lnliri u minoruzitmi xttllu‘irtli [N'r
mi: a pvr s. ML Il.t'iluiptlrttzlutnv uwdum mm.
tutti i riguardi. anlnrinli. pn-ridcnziuli mi r u
nautici dnlli- duna." t'ttht-lttltt glia ”gli uomini vu-
pn-[uttliglirr. l.n rrnt'rt' ,mnxinnc olddr'pnluriu di una
parte dcl .wlurip in natura. «'JV‘I'lttlIHrt'ttlp rpmm



IIÎL’L' . smn iu-












du le lavorazioni riguardano In raccolta, il con-
lvzionumentu e‘ la trasformazione di prodotti uli-
meruari u comunque (lirettanu‘ttto utilizzabili dai
lavoratori (cereali. legumitmso' oli o, mandorlo.
יִchi, ecclì

In: sottttttlnislruzlottv pcr tutto le lavorazioni e
sprct‘ittlnzsntc per quolle invernali e per le grou-
rli Cittnpuguc stagionali del ritto e u‘el rum/Iu-
mitico.

Una migliore assistenza sanitaria c in pttrticu-
lare la sunnninistruziane del chinino per le la.
rurulrit'i mltlctlc a zone ntulariclw.

ASSUNTA CECCHINL





più prcalo una ocrupuzionc che gli permetta di
guadagnahi (la \i\'crc, di dure aiuto alle loro lit»
c, E“ hanno ,‘CI\llu la patria c. nui donne
.x uno parta-or 'ttlcllly sensibili a clm la pnl t
li accolga c Ii rorrcg nelle loro tlct'cullit lll't"
soul. Noi tlillllo coi. pl't'Dll del Inotnenlu tItv
lico che atlruv iamn alcune llttlualrlc non l‘un-
ronano in pit‘llot altre sono distrutte o ni-
t «rutto. Lu guerra ha sronvnllu ogni l'l) t. \ €-
-— lo lpiatno . multa difיִcoltà ad assumere
nuova mano d‘upclu. Da più parti èi afferma che,
[rul' (lare lavoro agli uomini che tornano, i: nor
>ario lircuziaru lo donne, che nun c'î‘ lavoro prr
tutti, orr. Il l‘a m0, doro sulla giù nonnu' nu-
merosi reduci, ci >ono state munilcrt 'unr in
cui, tra l'altro. >i chiede che venga dato lavoro
ai reduci“. sestitucndoli a quelle donne che ti-
slllltlno non bisognoso di lavoro.

E’ con dolore o con preoccupazione l'ltc noi
sentiamo che 5' pone in diacugsione il prohlcrnu
(lcl lavoro femminile. Noi siamo disposte a fare
ancora sacriיִci; ma pensiamo che le donne han-
no, come gli uomini bisogno di lavorare o la
loro attività è un‘opera continuativm reciproca-
mente complementare c, quindi, solidale altret-
tanto preziosa quanto quella degli uomini.

I lavoratori e lu lavoratrici non devono, quju-
di, vicendevolmente funi concorrenza. ma soste
ncrsi con un'opera di hùllllal‘ÌClù.

E” neve ario, però, auperaro questo periodo
difיִcile c travagliato. Occorre SOpl‘fllullO (‘lle sin
costituito al più presto un nuovo governo, più
efיִciente, più democratico, un governo che af-
fronti seriamente il problema della ricostruzio-
ne, tenendo conto degli insegnamenti che ci ven-
gono (lai lavoratori c. in modo particolare, da
quelli del Nord,

Non roncort‘ctlzu dunque. ira lavoratori e la-
rorulriri per Mlppiillllarel nel luvoru, ma uno
>forzu operoso o uno i‘lutllo concreto per duro
n tutti la po>blbl a di vivere del reddito del
lavoro.

Le lavoratrici devono trovare nei lavoratori
quell’aiulo che e ‘0 ulll‘scro rosi lllllgtlnlvlllt‘ «-
che. con tanti mcrlיִci, ' sono meritate.































Come gli operai nelle lahhrlolta così nella campagne le donne, liuto" mondlno
hanno sclopornlo. in portello d'occupnzlone, per rlrentllcure l propri tllrlltl j