Numero 3 del 1944
Ragazze partigiane. Eroiche nella lotta, tenaci nella Resistenza
ARTICOLI PRESENTI IN QUESTO NUMERO
Ricordi di scuola
Incitamento alle studentesse a continuare a credere nella libertà sperando in una scuola nuova
di Redazione Noi Donne
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Testi pagina 7
Donne nelle Commissioni interne
Care amiche lavoratrici, operaie ed
impiegate, vi voglio parlare oggi del—
le cammissìoni interne.
V0i sapete certamente che si c0-
!tituiscono oqqi in tutti ali ambienti
di lavoro delle «commissioni inter—
ne » formate da lavoratori,- ques’e
commissioni trattano con i! direttore
od ii padroae e di’endono gli inte-
ressi di tutti i lavoratori.
' Ora vi racconterò cosa hanno tat—
to le vostre co'nparrne in alcuni am»
b-‘enti di lavoro a Roma,
Alia Manifattura Tabacchi ledon-
ne hanno Costituito una loro com-
missione, due elementi della quale
fanno nar‘e della commissione intor-
na Hell'a"iendrr e vi nrrta'o le esi-
genze delle lavoratrici.
Anche all’Ut‘icr‘a Annonn (Tesse-
ramento! di Via Labicana. le seicen-
to impieaate hanno una loro rappre-
sentante in seno alla commissione in—
torna. In altri anihientt non si e ar-
rivati tanto avanti. Ali—v Manrolini,
per esempio nel reparto alluminio,
uno dei pochi completamente etti-
cienti, è stata eletta una cemmissio—
ne maschile. lormata dai ranprPsen-
tanti di tutte le cateaorie tiornitori,
puntatori), ecc. e una comm'ssio-
l
ne femminile anch’essa formata dal—
le rappresentanti delle sei categorie.
La commissione femminile è in cer-
to modo in sottordine all’altra che è
quella che tratta direttamente con la
direzione; però in questa fabbrica qli
uomini sono mol'o comprensivi e tra
le due commissioni c'è una stretta e
fraterna collaborazione.
' Ma purtroppo, care amiche, non
creiiate che dappertutto le cose va-
dano cosi Iiscie. Mentre in molti am-
bienti di lavoro, per esempio all’Ut-
ticio d’lqiene, si sta cercando di se-
guirebl'esempìo della Manifattura
Tahacchi. in a'trî pasti ci si scontra
con molte difï¬coltà . La prima è l’o—
stilità deali uomini, che trovano
comodo restare attaccati ai loro pre—
giudizi e considerare noi donne co-
me esseri « interiori x, La seconda
dittico'là è la mancanza di solidarie-
tà e di coscienza che talvolta si in-
contra tra le donne. Fd è per questo
che all’ospedale militare dei Celio
gli interessi delle lavoratrici non 50—
no stati difesi. Le donne intatti non
sono riuscite a mettersi d'accordo.
Quali conclusioni dobbiamo trar-
re da queste diverse esperienze e
che cosa vi consiqlia « Noi donne >1?
Bisogna organ’zzare ovunque dei co- ’
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Da Frosinone
a [so/a del Liri
Pare impossibile. ma è cosi Le nume-
rose donne che lavorano nelle cart’ere
Sestieri e Meridionale (li Isola del Lirì
ricevono oggi quando i generi (li prima
necessità aumentnno ogni giorno (lì più,
una narra (li 20—26 lire al giorno. tu'te
le indennità comprese. nucsto vvo‘ dire
.ridurci alla farne. noi eri i nos‘ri bflmhî—
ni. Possilìile cl1e si d“lìl)'1 snliire. senza
protestare. una simile s'tuazione?
a Fontana del Liri
Vogliamo denunciare nella nostra rivi-
sta lo triste Sirhmzinne in cui ci troviamo.
noi operai e operaie d°l pnlvoriï¬cio (li
Fontana Liri. l] polverificio è chiuso dal
9 settembre dell’anno scorso e noi zia
quell’epoca non riceviamo nessun salai‘io
e nessun sussidio di (lisnocnnazione, La
fame batte alle porte delle nostre case.
Non ti pare che il Mi ‘ -er0 della Guer-
ra dovrebbe accordare agli operai e alle
operaie senza lavoro un’indennità ade-
gusta?
Le 20500 protcsta sono più che giuste.
Vi consigliamo (ii rirolacrri al t'oslro sin.
dorato perché esamini il vostro caso, c di
rir'olrere contemporaneamente una do-
man/Ia. Iirnrala (la tutti gli operai e orie-
raie sospesi dal lavoro, al Ministero della
\
Guerra perché prenda i provvedimenti
opportuni ai vas'ri riguardi.
Da Taranto
A «Noi donne).
Vovliamo parlarti un no’ di quello che
fanno le donne della nostra città . le la.
vor'itrici sono nHMernse. Nella Ilit'a Buf-
iolato lairnrann 900 donne; nell’Arsnnnîe
e nel cantiere le onerfli" sono mol'e. Una
gnu mm. A: essa gameâ€: nl ginrl'tnatn‘
Alla pun‘nlntn vi È lo rnmmiqginnp inter.
n" v‘c‘la anale fa "arte l'thrnÎ" Pi-Vna-
tcl'i
prende veramente a
(Ione. nnaruîn Nmu una". runyinna un
{lnnnn energica r- volnnteros". olîe
mon- al; inip|rp<<î
rrxl'et'orin
giare qualcosa di onlrln.
Noi ci siamo provviste di far iscrivere
tutto le operaie (lì Taranto nei sindacati.
per (lirer‘rlerc i nostri diritti. l.a vita è
dura. tutto è carni come possiamo vivere
se non si migliorano le nostre condizioni
economiche. Cosa daremo da mangiare ai
Anvp orli nnPrni possono min—
nostri bambini se non guadagnercmo un
po’ di più?
Speriamo che il memoriale presentato
dalla Confederazione Generale del Lavo-
ro sia accettato: noi lo appoggeremo e
faremo tutto quello che sarà necnssario
per rafforzare ‘la nostra organizzazione
sinda 1h: (‘lìC sa tanto bene fare gli in«
tercssi (li noi lavoratori e lavoratrici.
mitati femminili che inviino una o
più ra'ipiesentanti alla commissione
interna . t
lntatti esis‘ono molti problemi co—
muni a lavoratori e lavoratrici: per
esempio l’aumento dei salari che so-
no l‘assi per tutti. o l’organizzazione
di una mensa o di una coonera'iva
arienda'e Ma esistono anche delle
rivendicarioni rarticolari alle lavo-
ra‘rjci- per le (tonno non hastn l’au-
mento de' valorio si devo raqqiun-
per" l'enninararione dei salari delle
donne a arrell’ dca'i uomini Ci sono
poi tutti i problemi dell’igiene del
lavoro, l’ossere esonerate da certi la-
Vt‘ri ncsanri, day-mao“ alla solu’e del-
la 'lonnn lo nrcvvirleHVe per In ma—
tern'tà ni'ti per i lattanti e per i pic-
coli. le ore di allattamento pa-
oa'e e"c
Evi"'enten‘ente chi potrà essere
pi'i interassa'o. a tarci ottencrc qt'e-
ste giuste richieste se n0n noi stes-
se, noi donne e mamme? Bisoana
dunnne che ci oraonizziamo- le più
coscimli devono "Nientemente "‘ÎP-
oarlo alle loro compaane, devono la!
loro comprendere che l'interno co-
mune di tutte ò anche l'interesse di
ciascuna e che solo con l’unione po-
tr"v essere difeso. Ncssvmo ditenderd
l nostri diritti di donne e di mamme
se 1.0n li d'icndiamo noi per prime.
Ai lavoro d rnque, care amiche.
«Noi donne » spera di ricevere b:n
presto 0a voi il resoconto dei vostri
primi successi. Marisa Cinciari