Numero 7 del 2011
Andamento lento
Testi pagina 43
CHE PASTICCIU.
LA VITA...
“Una lunga lettera della sua vita". Così
Pino Corrias nella premessa definisce il
libro di Maria Jatosti, tratteggiando poi
velocemente i passaggi salienti di un'esi-
stenza intensa, trascorsa in parte ac-
canto a Luciano Bianciardi, di cui è “tra
le pochissime custodi della memoria e di
quel prezioso lascito di libri, di intelli-
genza, di ironia, che lui estrasse dal-
l'euforia del Miracolo economico italia-
no, per mostrarne i veleni, i paradossi, le
stortureâ€. Le pagine si susseguono con
un andirivieni nei ricordi che attraver-
sano anni e luoghi mescolando pubblico
e privato, riflessioni ed episodi. È un ro-
manzo 'atipico', che si compone di tan-
ti fotogrammi che narrano di una pro-
tagonista ‘bionda e bella, giovane e set-
taria, comunista e militante di partito'. È
il romanzo di un'esistenza segnata dal-
l'amore e dalla passione. Jatosti è affa-
scinata dalla vita, ne ha colto e raccolto
le sofferenze e le contraddizioni, ma non
si è risparmiata. E il racconto ci travol-
ge, con una scrittura ‘torrenziale e ne-
vrotica' che non risparmia nulla e si con-
centra sulla “sua nuova vita, o ennesima
vita ostinata".
Maria Jatosti
PER AMORE E PER ODIO
Ed Manni, pagg 267, euro 17,00
“ÈUISP
spodpenufli
CARTA DEI DIRITlI
DELLE DONNE
NELLO SPORT
opo venticinque anni la Carta dei diritti delle donne nello sport torna a
Dparlare la lingua di tutta l'Europa. Nel 1986, infatti, il Parlamento euro-
peo recepì e tradusse in risoluzione la proposta che veniva dalle Don-
ne Uisp e da tante donne dello sport e anche da giornaliste italiane.
L'Uisp ha pensato di tornare su testo redatto venticinque anni fa perchè “la pra-
tica femminile si è diffusa con una velocità maggiore rispetto a quella maschile
ma molti dei problemi rimangono gli stessi - ha spiegato Filippo Fossati, pre-
sidente nazionale Uisp in occasione della presentazione della Carta Io scorso
mese di maggio a Bruxelles -. Infatti non tutti gli sport amano le donne perché
permangono problemi di acces-
sibilità degli impianti e perché i
tempi dell’organizzazione della
pratica sportiva non coincidono
con i tempi di vita delle donne. E
poi rimane aperto il problema di
una leadership spiccatamente
maschile e quello delle risorse, a
tutti i livelli". La Carta contiene
raccomandazioni per le societÃ
sportive e per le Federazioni fi-
nalizzate alla promozione delle
pari opportunità nella pratica
sportiva, all’assegnazione paritaria degli impianti sportivi, alla ricerca di stru-
menti utili a promuovere la partecipazione femminile alle varie discipline spor-
tive e ai processi decisionali attraverso l'inclusione delle donne nelle posizio-
ni di dirigenza. Il documento è stato definito “un punto di arrivo ma anche di
partenza" da Daniela Conti, responsabile del progetto Olympia Uisp e l'euro-
deputata Silvia Costa, membro della Commissione sport, sottolineando il ruo-
lo di avanguardia dell'Uisp peri diritti delle donne nel mondo sportivo, ha sot-
tolineato che “occorre creare un network permanente, trovare le risorse ne-
cessarie per proseguire il lavoro e spingere gli Stati membri ad aumentare l’at-
tenzione sul tema". L'eurodeputato Santiago Fisas Ayxela ha lanciato la pro-
posta di una Giornata europea dello Sport. I| cammino della Carta continua e
a settembre a Londra è prevista la Conferenza europea delle donne nello sport,
occasione per discutere anche dei progetti europei legati al tema donne e sport.
La presentazione della Carta a Milano ha consentito di affrontare i temi delle
pari opportunità e dei diritti delle donne nello sport.
ympia
Jump in Olympia. Strong(er) Women through Sport
Informazioni: http://www.uisp.it/nazionale/index.php?idArea=257&contentld=2236
di Paola Lanzon
Responsabile del Coordinamento Donne Uisp
noidonne | luglio—agosto | 2011