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Numero 6 del 2006

Costituzione: dose minima consentita


Foto: Costituzione: dose minima consentita
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Testi pagina 41

Hanno cominciato con un gruzzolettoe un patrimonio inesauribile di fan-
tasia, senza chiedere sovvenzioni, senza
sventolare grandi promesse. Lavorando
come si deve, il drappello eminentemen-
te femminile di Enarmonia, servizio di
cinema di animazione attivo a Torino
dal 1999, ha raggiunto un risultato che
lo ha portato in piena luce: il festival di
cinema di animazione di Positano, l'u-
nico internazionale in Italia, li ha pro-
clamati con il premio Pulcinella "il mi-
glior Studio dell'anno". Questa fabbrica
di cartoons che ha il merito di armoniz-
zare metodi di avan-
guardia con quelli
tradizionali, è la pri-
ma società che ha
raggiunto l'ambita
qualificazione per la
sua attività nel set-
tore dei servizi, della
produzione di cine-
ma, nella formazio-
ne di giovani disoc-
cupati italiana, e
anche per la docen-
za alla Scuola na-
zionale del Cinema,
settore animazione
di Chieri e all'Istitu-
to europeo di Design
di Torino. Stefania
Raimondi, Federica
Maggio, Paola Sola-
ro rispondono a no-
me dello staff. Profe-
ti non molto noti in
patria, oggi siete protagonisti indiscussi
e contesi del mercato internazionale do-
po avere fornito contributi in Francia
(Asterix), Germania (The Little Polar
Bear, Amici Amici), negli USA (Curious
George) oltre che in Italia per Melevisio-
ne, Lanterna Magica (primo premio allo
stesso festival con la serie dei Polli).
Avete anche realizzato Neve e Glitz, le
due figurette delle Olimpiadi. Cosa pre-
parate adesso? "Mia e il Migou, una co-
produzione franco-italiana e la serie Uf-
fa, che Pazienza!, tratta da un libro di
Andrea Pazienza. Ma urgono anche al-
tri progetti internazionali". È vero che
avete cominciato con tre computer?
"No, con uno solo". Come vi siete fatti
strada? "Tanto lavoro, meticolosità e
molto "estero", dove avevamo già dei
contatti grazie ad esperienze preceden-
ti". Enarmonia è donna. "Sì, l'elemento
donna è preminente. La proprietà è tut-
ta femminile, come il management del
resto". Sono 35 gli artisti impegnati a
tempo pieno, più il personale ammini-
strativo. Occupano uno spazio di 500
metri quadrati in un edificio del centro
storico. Lavorano alacremente, come un
piccolo, operoso formicaio. "Da noi - af-
fermano - non c'è precariato: dopo un
breve tirocinio, sono tutti assunti e pa-
gati come quando saranno bravi. Ab-
biamo investito sulle persone più che sui
computer, più sulla mano libera dell'ar-
tista che sulla tecnologia, sui giovani
che si formano nella nostra scuola più
che sui grandi esperti. Il più vecchio del
gruppo ha compiuto adesso 34 anni".
Molto seri, molto professionali, misura-
tamente ottimisti, non adducono nume-
ri immensi ("in termini numerici contia-
mo poco"). Ma intanto, la piccola so-
cietà di servizi che in pochi anni ha pre-
so a produrre e a coprodurre audiovisi-
vi per il mercato del cinema di anima-
zione è diventata una struttura compe-
titiva sul mercato internazionale, una
vera azienda che parla tutte le lingue e
allarga sempre più la base di un merca-
to che si proietta vicino e lontano.
noidonne giugno 2006 41
La fabbrica di Cartoons
LibereMenti
enarmonia, un’esperienza
positiva di imprenditoria
e fantasia
Mirella Caveggia
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