Numero 10 del 2014
Occhio alle (De)Generazioni
Testi pagina 40
38 Ottobre 2014
“C
aminante, no hay puentes, se hacen
puentes al andar”, scriveva Gloria
Anzaldua descrivendo la necessità di
ogni essere umano di costruire ponti
e legami che, di fatto, possono essere
tirati su soltanto man mano che si procede. Ad ascolta-
re la storia di Ashai Lombardo Arop, ballerina, attrice e
coreografa, viene in mente l’immagine di un ricamo tes-
suto con pazienza, annodando fili sciolti per tanto tem-
po. Un percorso a volte faticoso che però le ha lasciato
tanta forza e altrettanta grazia, che convivono dentro di
lei mescolate insieme, come le sue origini. Fi-
glia di una donna italiana e di un uomo sud-
sudanese, scappato dalla guerra mentre già
lavorava come diplomatico e giornalista. Una
vita da rifugiato politico in giro per il mondo,
con una parte di famiglia in Canada, un’altra
in Australia e Ashai a Roma, conosciuta da
bambina e rivista solo dopo molti anni. “Quan-
do sono andata in Canada per conoscerlo, nel
2010, pensavo di incontrarlo per chiarire alcu-
ne cose. Ero molto sulle mie dopo tutti que-
gli anni di lontananza. Poi, quando l’ho visto,
sono crollata e ho scoperto il forte legame di
sangue che ci univa. Ero arrabbiatissima con
lui, perché non c’era stato, e dopo averlo conosciuto, ho
capito che avevo ragione ad essere furiosa. Avevo biso-
gno di mio padre, della sua saggezza”. Gli anni prima di
quell’incontro non sono semplici per lei, per via di quelle
origini meticce, che la espongono a troppi sguardi curio-
si. Appena ventenne, stanca di sentirsi fuori posto, parte
per Londra dove “per la prima volta nessuno mi guarda-
va mentre camminavo per strada”, e quella
diventa la sua casa per cinque anni. Messa
in stand-by la laurea al DAMS, in Inghilterra
Ashai studia arti visive, crescendo dal punto
di vista artistico e, cosa forse più importante,
ritrovando una sua identità forte. “A Londra ho
conosciuto i neri, ma io non ero una di loro, mi
consideravano bianca. Lontana da casa, ho
capito profondamente il valore delle mie radici
e della mia italianità”. Ashai torna a vivere a
Bologna, si laurea, e comincia a studiare teatro
e danza, iniziando a lavorare in giro per l’Italia.
Come molti colleghi, è consapevole che la vita
che ha scelto e che ama si regge sull’instabili-
TEATRO
di Silvia Vaccaro
L’ERA dELLE dOnnE
E dELLA spiRiTuALiTà
“AbbiAmo
bisogno
di spirituAlità
e di messAggi
positivi.
l’Arte
hA un ruolo
fondAmentAle”
A pochi giorni AllA ripresA del Tour dello speTTAcolo Finis TerrAe,
l’ATTrice iTAlo-sudsudAnese AshAi LombArdo Arop si rAcconTA