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Numero 10 del 2016

Quelle che il potere. Donne ai vertici


Foto: Quelle che il potere. Donne ai vertici
PAGINA 36

Testi pagina 36

34 Ottobre 2016
KU
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IS
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N
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RI/COSTRUIAMO
KOBANE
LA CASA DELLE DONNE
“Non appena è stata liberata, ci siamo recate a Kobane (città a nord della Siria, attuale Kurdi-stan siriano, ndr) come “Staffetta delle donne”
all’interno della campagna di Solidarietà Rojava Calling,
un organismo di attivisti che ha sostenuto la popolazione
curda attraverso aiuti umanitari, sanitari ecc. La staffetta
aveva lo specifico interesse di incontrare le donne che ge-
stivano la Casa delle Donne prima della sua distruzione.
Siamo delle attiviste che si occupano di diritti delle donne
e nello specifico di violenza di genere, così l’idea che ci
portavamo dietro dall’Italia era quella di avere uno scam-
bio, una testimonianza diretta fuori dagli stereotipi della
carta stampata, oltre l’immagine del femminile che im-
braccia il fucile, una immagine che ci sembra ci sia stata
gettata addosso. Avevamo voglia di sentire direttamente
le voci di quelle donne, di conoscere come gestivano la
casa delle donne che era stata tra i primi edifici ad essere
abbattuto dall’Isis. Volevamo comprendere il loro agire, le
pratiche da loro messe in atto, e i loro effetti, le evoluzioni
a cui erano andate incontro, le contrarietà che avevano
trovato. Portavamo nel nostro cuore il desiderio di sapere
insieme una gran voglia di dire che non erano sole, che
oltre il Rojava c’era un mondo fatto di donne, e non solo,
pronte a sostenerle. La nostra forza era sapere che stava-
mo parlavamo non solo per noi, ma per molte di noi.
Nei nostri zaini un’idea, un’utopia, una tensione che vo-
levamo prendesse forma con loro. Volevamo restituire
concretamente una Casa alle donne di Kobane, edificio
simbolo per la sua singolarità nel percorso di emancipa-
zione. Crediamo infatti che Kobane sia divenuta nel XXI
secolo un simbolo nel suo specifico irripetibile e unico, di
una resistenza possibile in un contesto geografico ostile
alle donne e non solo.
Ri/costruire la Casa delle Donne perché, come
sempre, anche nelle altre parti del mondo, una Casa delle
Donne è un Luogo singolare, perché mette insieme la forza
delle donne che lovivono, ma soprattutto perché è lo spazio
deputato alla valorizzazione della politica delle donne.
Non desideravamo che il progetto fosse
calato dall’alto, così con le Yekitia Star, l’organizza-
zione femminile che gestiva la Casa delle Donne prima
della guerra, ci siamo confrontate: chiacchiere intense,
appassionate che solo noi donne quando stiamo insieme
riusciamo a fare. In quei momenti abbiamo capito che
quell’ esperienza non poteva essere solo nostra, di Carla
Patrizia e Angela.
L’idea originaria della Casa si plasma e trasforma lì, a Ko-
bane, con le gambe incrociate in circolo sui tappeti recu-
perati dalle macerie della guerra, una stufa a gasolio per
riscaldarci. Attimi intensi, momenti che avremmo voluto
fermare, recuperare. Dal confronto è nata la voglia di ripro-
Un progetto per costrUire Un lUogo di incontro in Una città simbolo
della resistenza soprattUtto delle donne.
CARLA CENTIONI parla dello spirito che ha fatto nascere l’idea e dell’incontro
con la tavola valdese, prima sostenitrice
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