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Numero 10 del 2016

Quelle che il potere. Donne ai vertici


Foto: Quelle che il potere. Donne ai vertici
PAGINA 34

Testi pagina 34

32 Ottobre 2016
PO
LO
N
IA
le numerose manifestazioni di strada e la protesta vi-
rale di migliaia di donne polacche sui social network
contro le radicali posizioni anti-abortiste, hanno co-
stretto il governo a fare marcia indietro. Sia la premier
Beata Szyd?o, sia il presidente del PiS Jaros?aw Kaczy?ski,
consapevoli del possibile calo di popolarità, si sono mo-
strati disponibili a riconsiderare la proposta di legge da di-
scutere in parlamento: “È ovvio che ogni nuova soluzione
dovrà considerare la protezione del diritto alla vita e della
salute e dignità delle donne”, ha detto Kaczy?ski. “Il gover-
no - come ha spiegato Micha? Szu?drzy?ski in un editoriale
pubblicato su “Rzeczpospolita” - ha capito che il caso po-
teva diventare politicamente pericoloso e sta cercando un
modo per tirarsi fuori dalla situazione”. Per questo motivo,
l’amministrazione Szyd?o ha deciso di appoggiare la legge
d’iniziativa popolare promossa dalle organizzazioni cattoli-
che conservatrici, che apporta ulteriori restrizioni alla legge
attuale sull’aborto, facendo, tuttavia, salvo il caso in cui è
possibile abortire legalmente, quando la gravidanza mette
a serio rischio la vita, la salute o la dignità della madre.
Pressioni contro la deriva polacca anti-abortista sono
arrivate anche dall’esterno. In particolare, sono arrivate
dal Consiglio d’Europa, per bocca del Commissario pre-
posto ai diritti umani, Nils Muižnieks, che in un report pre-
sentato alla stampa nel giugno 2016 ha evidenziato come
la Polonia in tema di
educazione sessuale,
aborto e contracce-
zione libera non pos-
sa dirsi un Paese ci-
vile. Questo è quanto
pensa anche la Corte
Europea dei Diritti
Umani, che lo ha riba-
dito in tre sentenze di
condanna alla Polonia.
Il governo di Varsavia
ha risposto al Commissario per i diritti umani del Consiglio
d’Europa accusandolo di “oltrepassare il suo mandato, di
essere pieno di pregiudizi e discriminatorio e di interferire
negli affari interni di uno Stato sovrano”. Ha colto, inoltre,
l’occasione per riaffermare a chiare lettere che “la legislazio-
ne polacca in questo senso ha le sue fonti nella Costituzione
ed è condizionata dalla cultura largamente condivisa della
società polacca per il rispetto della vita”. Pressioni di prote-
sta sono giunte anche da movimenti femministi europei
come quello olandese di Woman on Waves, rappresen-
tato da un gruppo di attiviste che il 3 aprile 2016 (gior-
no in cui in Polonia si sono svolte numerose iniziative
contro la crociata anti-abortista delle autorità politiche e
ecclesiastiche) hanno lanciato pillole del giorno dopo al
confine tra Polonia e Germania con un drone.
A luglio 2016, il CBOS presentava altri dati, da cui emer-
geva che i sostenitori del PiS erano per il 64% a favore del
divieto totale dell’aborto. Sempre nello stesso mese, gli atti-
visti di “pro-life”, in maglietta gialla con impressa sopra una
sagoma rossa raffigurante un bambino non ancora nato e
la scritta Ratuj mnie! (“Save me!”), hanno consegnato al
parlamento 35 scatole, contenenti quasi 500mila firme a
sostegno di un disegno di legge d’iniziativa popolare che
chiede - in linea con la Conferenza episcopale polacca - il
divieto totale d’aborto. La battaglia è ancora tutta aperta! b
ULTIMO AGGIORNAMENTO
Il 23 settembre 2016, con 230 voti a favore e 173 contrari,
l’assemblea parlamentare polacca ha ammesso la pro-
posta d’iniziativa popolare degli attivisti “pro-life”, che
chiede il divieto totale dell’aborto e propone il carcere sia
per la donna che lo richiede sia per il dottore che pratica
l’operazione. Il partito “diritto e giustizia”, che ha la mag-
gioranza assoluta e si dichiara d’ispirazione cattolica, ha
dato libertà di coscienza ai suoi parlamentari. La proposta
ora dovrà passare al vaglio delle commissioni parlamen-
tari. La chiesa polacca, che ha sostenuto questa proposta
d’iniziativa popolare, ha tuttavia sollevato delle perplessi-
tà riguardo alla richiesta del carcere per le donne.
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