Numero 7 del 2011
Andamento lento
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ra sono metodi d’organizzare lo sviluppo. Non a caso an—
che in agricoltura la produzione biologica si è imposta, come
negazione delle forzature proposte ai terreni, ai prodotti,
come ritorno ai tempi naturali, superando o limitando quel—
l’uso della chimica nato
anche per “mettere fret-
ta alla terraâ€. Solo col
, tempo una ghianda di-
viene quercia; come ogni
frutto ha la sua stagione,
nello stesso modo ogni
vita, da quella vegetale a
‘n quella animale a quella
umana, può nella fretta
trovare una cattiva consigliera. C’e un
detto fra i tanti che sottolinea come in ter—
mini di lentezza sia importante e auspi-
cabile che avvenga un incrocio tra il
tempo della natura e l’azione umana ben
calibrata che può dare una bussola in tan-
ti dei nostri comportamenti. Infatti è “col
tempo e con la paglia che si maturano le
nespoleâ€, ma ancor più simbolicamente è col tempo e col
calore che il lievito fa crescere l’impasto d’acqua e fari-
na che ci darà il pane. Quel pane che per tornare a Noi
Donne è un arte antica Che ci appartiene e che, come sot-
tolineano le donne che lo fanno, regala insieme alla fati-
ca, un senso forte di contaminazione con la vita che len-
tamente cresce nel gesti dell’impasto, nel controllo per una
buona lievitazione, fino alla cottura. I
MASSIME E MINIME
CHI VA PIANO...
e I I
Mlnlme di Paola Ortensi
Sei una lumaca! La lentezza della lumaca è citata
quale sinonimo di inconcludenza e non di un modo
di vivere che preveda pensare, valutare, calibrare pri-
ma di fare. Quasi un offesa. Eppure sono tante le si-
tuazioni dove la citazione alla lentezza evoca com-
portamenti diciamo positivi. Senza scomodare più
di una citazione pensiamo a “slow food", associa-
zione che della lentezza , attivata nella scelta, co-
noscenza, promozione e manipolazione del cibo di
qualità , fin dall'origine ha fatto un marchio famoso
affermato in tutto il mondo; al più nostrano consi-
glio che ogni medico saggio fa da sempre ai suoi pa-
zienti invitandoli a mangiar lentamente per il loro
benessere. Che dire poi di un lento, inteso come bal-
lo della mattonella che ha deliziato e delizia gene-
razioni d'innamorati o aspiranti tali, permettendo una
tenera vicinanza; o ancora il lento pede con cui i la-
tini suggerivano di passeggiare dopo il pasto, anche
perché si sa “chi va piano va sano e va lontanoâ€, ma-
gari visto che i tempi si evolvono lo fa accompagnato
da una musica lenta andante con moto, trasporta-
ta dall'auricolare.
Insomma come capita spesso per tante altre paro-
le o concetti la lentezza, a seconda dall'ottica da cui
la si considera, indica ora un buona attitudine ora
un atteggiamento negativo, ricordandoci che tutto
è relativo e da valutare di situazione in situazione.
Verrebbe da dire che la lentezza talvolta è pigrizia,
talvolta è saggezza o magari solo un modo di vive-
re le cose dandosi il tempo di affrontarle a propria
misura e credendo che il tempo sia galantuomo. Ri-
cordando sempre quale bussola di comportamen-
to che “ il tempo matura i frutti acerbi e guasta i ma-
turi". La lentezza si contrappone alla velocità ,
come talvolta la pigrizia alla fretta. Un proverbio dice
che “fretta e bene non stanno bene insiemeâ€, un al-
tro però consiglia: “vai adagio che ho frettaâ€, e an-
cora, “la gatta frettolosa ha fatto i figli ciechiâ€; per-
ché “la fretta è una cattiva consiglieraâ€, ma è anche
vero che “ciò che puoi fare oggi non rimandarlo a
domaniâ€. Nel rincorrersi senza tempo della lepre e
del coniglio o della gara senza fine tra Achille e la
tartaruga, essere una lumaca, o magari rassomigliare
a una tartaruga, oggi dove tutto corre e scorre con
una velocità assurda e sfibrante senza sosta, può di-
venire anche un complimento se pensiamo che,
come ci suggerisce Milan Kundera nel suo roman-
zo, “la lentezza evoca la memoria mentre la velocitÃ
evoca l’oblioâ€.
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SIICIÙJ
noidonne | luglio—agosto | 2011 9