Numero 10 del 2014
Occhio alle (De)Generazioni
Testi pagina 17
15Ottobre 2014
ché quando leggiamo mettiamo in luce le nostre possibi-
lità, diventiamo grandi e migliori. (David McCullough Jr,
insegnante, in Ragazzi, non siete speciali). Si sono am-
moniti i genitori a vigilare sui pre adolescenti, ricordando
loro - passaggio spesso trascurato - che la precocità
fi sica non corrisponde a quella mentale, che aspetto
adulto e comportamento bambino convivono. Che non
bisogna confondere la loro capacità tecnologica con la
capacità di gestire, emotivamente, i contenuti del web
e dei social, la cui crudeltà - per quanto riguarda, ad
esempio, i commenti - rischia di compromettere la loro
auto stima, la loro sicurezza, gettandoli nello sconforto.
Su questo fronte deve esserci la
massima attenzione, il massimo
monitoraggio, la voglia di cerca-
re di essere all’altezza dei fi gli, di
comprendere gli strumenti attra-
verso cui loro comunicano fi n dal-
la culla. I genitori devono tornare
ad essere presenti, senza lascia-
re i ragazzi soli, anche quando
sembra che ci rifi utino. “Perché
dietro a uno sfrontato disinteresse
per tutto, hanno bisogno di essere accuditi
e accompagnati. È necessario attrezzarsi e
rinvigorire la disponibilità all’ascolto”. (Sofi a
Bignamini, psicoterapeuta, in L’esplosione
dei mutanti). E in epoca di grande violenza
e di efferati delitti, bisogna uscire dal luogo
comune che il benessere sia la serenità. Che
un bravo bambino è un bambino che non urla,
che non chiede, che non si arrabbia, che è
sempre educato con mamma e papà e co-
etanei. No. I bambini devono litigare perché
così, dovendo poi fare pace per continuare a giocare,
sperimentano la relazione, i propri limiti, la rinuncia, la
resistenza, l’amicizia. “Non confondete un ragazzino liti-
gioso con un bullo. Non impartite sempre punizioni, per-
ché il confl itto non è violenza, anzi. La violenza è spesso
racchiusa nell’incapacità di gestirlo, il confl itto. Semmai,
diffi date di chi è troppo tranquillo, di chi vi promette una
vita senza scossoni, la contrarietà è una cosa normale”.
(Daniele Novara, pedagogista, in Litigare fa bene). Allo
stesso modo, se i diciottenni se ne stanno solo ‘stravac-
cati’ sul divano - come esemplifi ca Michele Serra ne Gli
sdraiati e ha ribadito in Tutte le famiglie infelici si assomi-
gliano - preoccupatevi, ma non troppo. “Non sta scritto
da nessuna parte che il nostro mondo è migliore del loro.
Sono cambiati i paradigmi, ma chi stabilisce quali sono
quelli giusti? Ci sono regole vecchie e regole nuove, la
diffi coltà sta nella trasmissione”. A NOIDONNE questa
impostazione, senza condanne e scusanti per vecchie
e nuove generazioni, ha soddisfatto. Perché alla fi ne si
è tradotta in un invito alla responsabilità, di tutti. Perche
solo così si può cominciare a ragionare sul futuro.
#Giovani #LiberiDiAmare
Una gara di idee: voce alle donne
Sessualità consapevole degli adolescenti. Un tema enor-
me e importantissimo, che coinvolge oltre ai ragazzi stes-
si, anche famiglie, scuola e Istituzioni ma che vede pochi e
inadeguati interventi nonostante la precocità dei rapporti
sessuali. Sono troppi ancora i tabù, gli stereotipi, i mora-
lismi. Occorre dunque trovare le modalità più effi caci per
accrescere la consapevolezza dei ragazzi circa l’uso della
contraccezione per evitare gravidanze e trasmissione di
malattie. Secondo i dati dell’OMS, in Italia, tra il 2009 e
il 2010, il 22% delle quindicenni e il 26% dei quindicenni
aveva già avuto un rapporto sessuale. Giovani che hanno
bisogno di bussole per muoversi agilmente nel terreno del
piacere sessuale, che senza strumenti può diventare un
mondo da incubo. Con questa idea, AIED Roma e Coco-
on Projects hanno lanciato il concorso “Giovani. Liberi
di amare”, una sfi da a giovani ed esperti provenienti da
vari settori, tra i 18 e i 35 anni, chiamati a ideare interventi
per aumentare la consapevolezza degli adolescenti. Si può
partecipare inviando attraverso il sito il proprio progetto,
scegliendo una delle quattro categorie: cultura e società,
prevenzione e salute, formazione, supporto e assisten-
za fi no al 9 novembre. I primi cinque team (solo il primo
team riceverà un premio in denaro) parteciperanno ad un
pitch contest durante il convegno che si terrà a Roma il 28
novembre 2014 presso Grand Hotel de la Minerve (Piazza
della Minerva 69),
alla presenza di esperti, giornalisti, psicologi,
operatori di consultorio.
www.liberidiamare.it