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Numero 7 del 2011

Andamento lento


Foto: Andamento lento
PAGINA 13

Testi pagina 13

tendo quella regionale, è particolare.
La definirei un’isola felice. Non sia—
mo stati contaminati da alcuna illa-
zione anti 194 né da ipotesi di istitu-
zione di comitati non laici all’interno
delle nostre strutture. Non hanno tro-
vato spazio, in buona sostanza, gli at—
tacchi alla libertà di scelta. Siamo sto—
ricamente orientati a una Visione lai-
ca e libera della sanità pubblica e del—
la sfera inerente le scelte delle donne,
scardinare — qualora mai se ne ravvi-

sasse la volontà di qualcuno — questo
ordine di idee sarà molto dura.

Eppure difficoltà in ordine alla
prestazione dei servizi si rawi-
sano anche nella vostra regione...
Attacchi alle strutture pubbliche si
sono manifestati in maniera ‘diversa’
con il taglio dei fondi, con la riduzione
delle possibilità di emanciparsi da par—
te delle nostre strutture consultoria-
li: pensiamo ad esempio al fatto che

CONSULTORI SONO SOTTO ATTACCO

non si rinnovano le tecnologie a no-
stra disposizione e a quali difficoltà
questo può portare, pensate all’eco-
grafia, molto semplicemente. Ci sono
molti modi di attaccare un sistema, al-
cuni sono veri attacchi frontali Che qui
da noi in Toscana, ancora non cono—
sciamo. Tuttavia il salasso delle risorse
cui ci sottopongono può avere gli stes-
si effetti, solo diluiti nel tempo. I

CERCHIAMO INSIEME UNA STRADA COMUNE PER DIFENDERLI E MIGLIORARLI

I consultori sono al centro di pericolose attenzioni
in più di una regione. A partire dalla proposta di
legge di riforma nella regione Lazio [prima firmataria
Olimpiaiarzia] passando alla proposta del sussi-
dio alle donne che rinunciano ad abortire del co-
mune di Correggio e continuando con la scelta del
Piemonte di inserire movimenti per la vita nei con-
sultori pubblici. per non parlare dei progetti del-
la Lombardia in tal senso. assistiamo ad un sus-
seguirsi di iniziative diverse ma che hanno un pa-
lese comune obiettivo: limitare la libertà di scel-
ta delle donne, anche attraverso le interferenze
di associazioni confessionali.

La situazione dei consultori si presenta problematica
in generale sia perché le varie realtà regionali sono
disomogenee rispetto al servizio sia perché in tem-
pi di ristrettezze finanziarie ‘eforte la tendenza a
tagliare servizi come i consultori perchè considerati
più fragili e/o meno essenziali rispetto ad altri sul
versante dell'assistenza socio-sanitaria.

Nel Lazio stiamo contrastando l'iter della propo-
sta di legge che - se fosse approvata - stravol-
gerebbe la natura dei consultori, che devono ri-
manere laici e aperti a tutte le donne senza limiti
e barriere e devono continuare a sostenere la pre-
venzione e la salute delle donne.

Ma sappiamo che la maggioranza in Regione gui-
data dalla Presidente Renata Polverini ha i numeri
per farla passare se e quando vorrà. Riteniamo che
se una legge di impronta confessionale come il
testo proposto dovesse passare nel Lazio sareb-

Lettera aperta
atutte/i coloro che vogliono consultori

GRATUITI, LAICI, APERTI

bea rischio l'impianto della norma nazionale ol-
tre a quelle regionali.

Ci sembra superfluo osservare che a quel punto
la minaccia alla piena applicazione della legge 194.
già messa a dura prova per l'aumento costante
dei medici obiettori, si farebbe molto più concreta.
Sul corpo delle donne, sulla loro autonomia e li-
bertà si sta giocando una brutta partita e l'unico
modo per impedire a questo processo di continuare
è mostrare che c"e una rete di donne determina-
te a vigilare sul pieno funzionamento dei consultori
per garantire la salute di donne e bambini e non
farseli scippare o stravolgere.

Pensiamo che sia giunto il momento di mettere
in comune esperienze e informazioni, documen—
ti e testimonianze per immaginare e awiare
strategie comuni e iniziative adeguate al livello del—
lo scontro che si profila.

Per queste ragioni proponiamo un primo incontro
nazionale da tenersi a Roma, Casa inter-
nazionale delle Donne [Via della Lungaral
in autunno allo scopo di renderci tutte più for-
ti. più consapevoli e meno fragili.

L'incontro sarà aperto ai contributi di tutte/i [uten-
ti, operatrici e operatori, associazioni di donne e
di categoria, amministratrici e amministratori lo-
cali, sindacati] coloro che vogliono attivarsi per
evitare che le donne italiane siano private di un
servizio di base essenziale per la salute delle don-
ne italiane e migranti e quindi per il benessere del-
le comunità.

In preparazione dell'incontro nazionale stiamo rac-
cogliendo in un dossier documenti e testimonianze,
che chiediamo di inviare a: redazioneldnoidonneorg
- segreterialdcasainternazionaledelledonneorg

[per informazioni cell: 339 5364627 / Tiziana
tel 06 684Ui720 /Casa Internazionale
delle Donne]

Attendiamo riscontri,
contributi di idee e adesioni

ASSEMBLEA PERMANENTE
DELLE DONNE
CONTRO LA PROPOSTA DI LEGGE TARZIA*

*L'Assemblea permanente delle donne contro
la legge Tarzia ha promosso, in meno di un anno,
oltre 100 fra azioni. documenti e incontri; il 14
aprile 2011 con il grande corteo peri CONSUL-
TORI PUBBLICI E GRATUITI, ha portato in Re-
gione Lazio le prime 80.000 firme raccolte con-
tro la proposta di legge che smantellerebbe i con-
sultori familiari. Firme che la presidente Pol-
verini, a oggi, si è rifiutata di ricevere, negando
un incontro ufficiale all’Assemblea come più vol-
te richiesto. La raccolta firme continua. L'As-
semblea è costituita da numerose realtà asso-
ciative, sindacali, degli ordini professionali, col—
lettivi, singole donne. Significativo è che nel La-
zio CGIL, CISL e UIL, oltre a moltissime altre isti-
tuzioni competenti e del settore, abbiano preso
posizione contro la proposta di legge Tarzia. Per
leggere i materiali raccolti in questi mesi:
www.n0idonne.org / www.vitadid0nna.it /
www.zer0violenza.it / http://C0nsultaconsul-
toriroma.blogspot.com/ - http://riprendiamoci—
c0nsultori.n0blogs.0rg/

noidonne I luglio—agosto I 2011 o
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