Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 10 del 2014

Occhio alle (De)Generazioni


Foto: Occhio alle (De)Generazioni
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Ottobre 2014
L’approvazione del decreto legge n. 93 del 2013, presentato dai media come “decreto sul fem-
minicidio”, convertito in legge 15 ottobre
2013 n. 119, ha apportato rilevanti modifi -
che a tutto il sistema codicistico inerente i
delitti cosi detti “di violenza di genere”.
La nuova previsione legislativa, oltre ad
aggravare le cornici edittali di talune ipote-
si delittuose appartenenti al genere sovra
citato e ad inserire aggravanti specifi che
ai reati di stalking e maltrattamenti in fa-
miglia, fornisce nuovi strumenti di tutela
processuale a favore della persona offe-
sa. Quest’ultima non solo, a differenza di
quanto accade in relazione a tutti gli altri
delitti, viene inserita tra i destinatari di nu-
merosi avvisi generalmente riservati esclu-
sivamente all’imputato quali, a titolo esem-
plifi cativo, l’avviso di conclusione delle
indagini preliminari nonché tutti gli atti ine-
renti l’applicazione e la modifi ca delle mi-
sure cautelari, bensì gode di agevolazioni
ai fi ni dell’accesso al gratuito patrocinio in
deroga alla disciplina ordinaria. Quest’ulti-
mo infatti non viene più riservato a fasce
reddituali basse, ma a tutte le donne che
hanno bisogno di un supporto legale.
Per essere ammessi al patrocinio a carico
dello Stato è infatti, di regola, necessario
che la richiedente non abbia un reddito
annuo superiore ai 10.766.33 euro.
Purtroppo, alcuni avvocati sono soliti chie-
dere una cifra simbolica per l’apertura di
una pratica, spesso motivandola con i ri-
tardi dell’Istituzione che li rimborsa dopo
un paio d’anni.
Si tratta di una procedura non corretta. Il
professionista che aderisce al gratuito pa-
trocinio ha fatto una scelta morale, non può
usarlo come specchietto per le allodole fa-
cendosi anticipare denari.
Parliamoci chiaro, quando una donna de-
cide di separarsi, si trova ad affrontare una
serie infi nita di problemi, tra cui l’avvocato.
Quanti sono gli avvocati che non hanno il
coraggio di rifi utare una causa di separa-
zione anche se non se ne sono mai occu-
pati o se ne sono occupati raramente? È
impensabile trattare una separazione, so-
prattutto se “diffi coltosa”, come una causa
qualsiasi, dove basta essere preparati,
anche molto, sulla materia per
ottenere un buon risultato per
il cliente.
In materia familiare non
funziona così, o me-
glio, non dovrebbe
funzionare così, per-
ché l’avvocato non può
vestirsi di quella
parzialità che lo
porta a difendere
il proprio cliente nella classica maniera di
una parte contro l’altra. In una separazio-
ne è necessario creare un contenimento
di quegli atteggiamenti negativi e, talvolta
distruttivi che, quasi sempre, ricadono sui
fi gli, cercando, per quanto possibile, la ri-
soluzione del confl itto.
A tal fi ne, molto spesso, occorre la colla-
borazione di altri professionisti: psicologi,
mediatori familiari, colleghi ma si compren-
de la capacità degli avvocati di lavorare in
equipe. -Senza generalizzare ma, chiedere
una collaborazione viene assimilata come
un’ammissione di incompetenza anziché
un attestato di grande professionalità! Il
solo approccio tecnico giuridico può esse-
re anziché un aiuto, un grande danno per
la donna, soprattutto se ad attuarlo è non
solo il suo avvocato, ma soprattutto quello
del marito; tale danno fi nisce, poi, per coin-
volgere anche i fi gli. Quanto ai problemi di
relazione va sottolineato come, grazie alla
legge sullo stalking molte donne, a seguito
della propria denuncia penale,
abbiano visto arrestare il pro-
prio persecutore [purtroppo
questo non è avvenuto
in casi clamorosi che
sono approdati al fem-
minicidio …].
Esistono, però, dei mal-
Roberta Gelli*
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
LE DISPARITÀ
NELLE LIBERTÀ
FRA UOMINI E DONNE,
CHE SI PRESENTANO
ANCHE QUANDO CI SI SEPARA,
INCIDONO SULL’EFFETTIVA
POSSIBILITÀ DI
SPERIMENTARE UN
PROGETTO DI VITA
L’AVVOCATO DEVE
GESTIRE UNA CAUSA
PER SEPARAZIONE
IN MODO DIVERSO
DAL SOLITO, DEVE CONTENERE
GLI ATTEGGIAMENTI
NEGATIVI
E TUTELARE I FIGLI
DIVERSAMENTE
STALKER
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®