Numero 1 del 2018
Ti regalo una parola
Testi pagina 1
TI REGALO UNA PAROLA
Anche quest’anno sta per concludersi il nostro laboratorio settimanale a Rebibbia femminile. ‘A mano libera’ lo abbiamo chiamato quattro anni fa, quando iniziammo questo percorso, e non abbiamo mai sentito la necessità di cambiare perché siamo rimaste fedeli all’idea di offrire un’opportunità di libera espressione a donne costrette in spazi limitati per periodi anche lunghi. Espressione dei sentimenti, delle idee e dei vissuti che hanno trovato la strada e il modo di essere comunicati. Le parole, il loro uso attento e corretto è stato l’asse su cui si è tenuto il confronto. Ed è sulle parole che il lavoro di quest’anno ci ha chiamato a concentrarci.
Abbiamo anche inventato un gioco che ha accompagnato e stimolato i nostri dialoghi, tutti i martedì. Il gioco delle parole consiste in due fasi: prima si pescano parole scritte su foglietti piegati e sparsi a caso sul tavolo (amore, solidarietà, donna, libertà, umanità, donna, coraggio ….), poi ciascuna regala una sua parola ad una o due partecipanti al gioco, motivando la regione della scelta (per dire, ci siamo regalate: lungimiranza, forza, saggezza, simpatia). Con questo piccolo-grande bagaglio di parole ognuna ha scritto delle frasi raccontando i suoi pensieri. Così abbiamo scoperto la magia delle parole, i tanti significati che si possono attribuire, i vari modi con ci si possono usare. È stato divertente, come è divertente ciò che stimola la fantasia. È stato emozionante, come quando si può lanciare lo sguardo oltre le barriere in cui ci si è barricate. È stato utile aprire porte e finestre che si pensavano serrate per sempre. È stato un modo per incontrarci e per rinnovare un patto non scritto di sorellanza e di amicizia libera da preconcetti. Da questo gioco sono scaturiti gli scritti che seguono in questo numero speciale di NOIDONNE, dedicato al nostro laboratorio. Anche questo, nel suo piccolo, è uno spazio di libertà che Anna Maria, Laura, Sabrina, Paola e Danuta si sono conquistate.
Tiziana Bartolini e Paola Ortensi
A MANO LIBERA. DONNE TRA PRIGIONI E LIBERTÀ
Le parole stampate nel piccolo-grande libro pubblicato lo scorso mese di maggio stanno viaggiando
Della detenzione femminile si parla poco: l’intento del libro è farla conoscere nelle sue specificità e molteplici sfaccettature attraverso gli scritti realizzati negli incontri settimanali tenuti nella Casa circondariale femminile di Rebibbia da novembre 2016 a maggio 2017 con il laboratorio di NOIDONNE e dell’associazione NOIDONNE TrePuntoZero. È un dialogo a distanza tra donne (detenute e no) sulle prigioni che limitano o condizionano corpi e desideri. Sono pagine vive che comunicano una progettualità densa di speranza e la riconquista di sé. Il libro lo abbiamo presentato a Roma (nella Casa internazionale delle donne, presso l’Hub culturale Moby Dick, nell’infopoint Emergency, nella Biblioteca Cornelia), a Teramo (grazie ad iniziative organizzate dal Centro di cultura delle donne Hannah Arendt con l’Università di Teramo: nel liceo G. Milli, nella Casa circondariale, nel corso ‘Soggetto Donna’ tenuto presso il Campus universitario Colleparco), a Nettuno e a Massa Lombarda. In alcune occasioni sono state presenti anche alcune delle autrici, detenute che hanno potuto dialogare direttamente con un pubblico sempre attento e sinceramente interessato a capire cosa significhi la privazione della libertà e la condizione di detenuta. Le parole, strumento fondamentale degli scambi, hanno veicolato sentimenti e dolore, dignità e voglia di riscatto. Siamo orgogliose di avere offerto alle comunità che abbiamo incontrato, grazie all’impegno di tante persone, delle opportunità di conoscenza e vicinanza. Male non può fare. Bene, crediamo, lo farà. Informazioni sul libro in www.noidonne.org