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Numero 1 del 2019

Parole e pensieri


Foto: Parole e pensieri
PAGINA 1
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Testi pagina 1

PAROLE E PENSIERI DA CONDIVIDERE DENTRO E FUORI LE MURA
Tiziana Bartolini e Paola Ortensi

Con questo foglio salutiamo chi ha partecipato alla quinta edizione del laboratorio 'A mano libera' e ringraziamo per la fiducia che ci dimostra condividendo riflessioni sul valore delle regole (che scandiscono inesorabilmente la vita in carcere) e sull'affettività negata o assai limitata. Per questo numero speciale di NOIDONNE abbiamo scelto solo alcuni tra i tanti testi scritti. Seguirà la pubblicazione della raccolta completa, che sarà davvero sorprendente tra ricordi, ricette e.... perfino fiabe. Come è nostra abitudine lasciamo aperte le porte e siamo disponibili ad accogliere altri contributi che potranno aggiungersi anche come commento o ulteriore riflessione intorno ai temi affrontati. Mandateli alla mail: redazione@noidonne.org.


LA GARA DI SANTIAGO E DEL SUO AMICO ATOS
Adriana, Pamela e Cristina, 4 febbraio 2019

C’era un bambino di nome Santiago. Lui abitava in una fattoria con i suoi genitori e due fratellini più piccoli, Cristian e Thomas. Era un bambino molto felice, passava le giornate a giocare nella fattoria con i suoi fratellini e con i suoi animali. Aveva un amico speciale tra i suoi animali, era un cavallo di nome Atos.
Era una famiglia felice fino a quando un giorno il suo papà ebbe un incidente che lo portò a stare su una sedia a rotelle. Quindi tutto il lavoro che lui svolgeva era ricaduto sulla mamma, che ovviamente non riusciva a fare molto e le serviva un aiuto in fattoria. Ma con le spese delle medicine necessarie al papà non poteva permettersi questo aiuto.
Con il passar del tempo la fattoria ebbe molti problemi economici e quindi non potevano più permettersi tanti animali. I genitori decisero di metterla in vendita. Santiago a questa notizia iniziò a piangere tutti i giorni perché sapeva che avrebbe dovuto lasciare per sempre il suo amico Atos.
Quando tutto sembrava ormai essere perduto, in paese annunciarono una gara di cavalli con un premio che consisteva in un assegno di molti soldi; con questi soldi si sarebbe potuto ritirare su la fattoria e curare il papà. Santiago subito corse dai suoi genitori per informarli, ma loro non volevano che il proprio figlio gareggiasse perché era piccolo. A questa notizia Santiago fu molto triste, ma all’insaputa dei genitori gareggiò e vinse.
Ritornò a casa con questa vittoria, tutto si risistemò e lui diventò il bambino più piccolo che vinse la gara con il suo amico Atos.


SALUTI E RINGRAZIAMENTI
NATALIA, aprile 2019

Uscendo da Rebibbia dopo quasi 2 anni vorrei lasciare alcuni ringraziamenti molto sentiti e che esprimo in base alle esperienze che ho fatto, alle cose che ho imparato e alle persone che ho incontrato.
Inizio dalla Direzione, punto di riferimento dell’organizzazione interna. La disponibilità a far entrare persone dall’esterno con i progetti e con la scuola mi ha permesso di fare attività utili al mio percorso di crescita. Ho ricevuto da tutti stimoli importanti che mi hanno anche consentito di scoprire talenti e capacità che non sapevo di possedere.
Mi hanno molto aiutato le/gli agenti di polizia penitenziaria, uomini e donne in divisa che nei reparti fanno un lavoro molto duro, ma che ho apprezzato per la loro umanità e per il modo con cui ottengono il rispetto delle regole.
Mi hanno aiutata a capire l’importanza di rispettare le regole e la loro divisa: è stato molto importante per m. Hanno capito il lavoro che ho fatto su di me e l’impegno che mi ha portato ad essere un’altra persona.
In particolare un ringraziamento lo rivolgo alle agenti della sala avvocati e dei valori e deposito. Ascoltando le loro sagge parole sono riuscita a perdonarmi e a riconquistare la mia dignità.
Un apprezzamento lo rivolgo all’agente di sezione per il modo rigoroso ma non dispotico di gestire il reparto.
Mi ha aiutato molto anche andare a scuola: con insegnanti bravi e sensibili ho preso la licenza media.
Il laboratorio di NOIDONNE è stato un dono prezioso: ho potuto esprimere liberamente i miei pensieri e i miei sentimenti. È molto importante sapere che le mie parole diventano pubbliche e che saranno lette dentro e fuori dal carcere.
Grazie a tutti questi incontri oggi ho conquistato rispetto per me stessa. Sono fiera di quello che ho imparato e so che posso affrontare il mondo con la sicurezza di non tornare in carcere.
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