Numero 2 del 2018
Parlare di violenza
Testi pagina 1
PARLARE DI VIOLENZA PER COMBATTERLA E PRENDERE IN MANO LE REDINI DELLA PROPRIA VITA
La quinta edizione del laboratorio ‘A mano libera’ a Rebibbia femminile è iniziata parlando di violenza contro le donne
Parlare di violenza conosciuta, vissuta, subita, sofferta con dolore e talvolta finalmente sfuggita, battuta prima di arrivare a perdere la vita. Non è compiacimento di ritornare alla propria sofferenza ma dolorosa condivisione, con la volontà di aiutare altre donne sorelle di vita a comprendere prima di subire l’irreparabile. Si tratta di un invito a prendere in mano la propria esistenza divulgando, denunciando cattiverie, angherie, ricatti. Tutti i colori e gli anfratti delle violenze. Preparandosi con intelligenza e dolorosa pazienza a sottrarsi, organizzarsi, lavorando con dignità per la propria autonomia, sfuggendo al ricatto di un amore cattivo, falso e malato, che è copertura del piacere del possesso di un uomo che tutto ritiene legittimo e un suo diritto fino a cancella la vita di una donna, della “propria” donna.
La ribellione tardiva, disperata, mette in pericolo, voi, noi e quei figli per i quali si è spesso subito in silenzio, sacrificandosi, convinte di salvarli.
Questo il senso delle brevi storie che seguono. Storie che a parole pesanti come pietre affidano un messaggio ad altre donne invitandole ad uscire dall’incubo della loro vita, credendo e suggerendo che, cercando e aprendosi, sia possibile trovare aiuto utile e concreto.