Numero 10 del 1946
Oltre l'assistenza/Alla ricerca di latte per i bambini più poveri/Tanti bambini accolti in Emilia
Testi pagina 1
N. Il
t' ?BNNAI? IMI
roeuo' D‘INFORMAZIONI
DELL’UNIONE DONNE ITALIANE
ROMA - VIA GIUSTINIANI N. 5
Prezzo L. 6
OLTRE L'ASSISTENZA
Gioi-osa attività c’è stata. in
questi giOrni nei nostri cil‘-
coli. Si sono viste donne sorri—
denti confezionate pacchi per
ore ed ore ?no a notte tarda.
Tenere camicine, calzmrm'ni.
torroni passavano tra le mani
affettuose di madri e di giovani
e i pacchi si sono ammuCchiati
ove dieci, ove cento, anche mil—
le e più. Ma un pensiero è seni-
pro stato presente e la giOia di
fare, 'dIi dare ha avuto uno sfon—
do triste: i pacchi, anche St‘
mille, non bastano. Alla distrL
buzione molte manine tese si
sono richiuso vuote, molti oc-
chi di mamme e dìi bimbi che
avevano sperato sono rimasti
delusi, qua e là qualche scatto
di impazienza, qualche atto di
s?ducia. Eppure. non ci siamo
risparmiate, .
Non ci basîe ebbe la vita .a
confezionare pacchi se volessi—
mo così lenire la miseria che ai
è abbattutatsu di noi. La nostra
sensibilità al dolore degli altri,
la nostra volontà di fare del be—
ne devono trovare il modo di
realizzarsi profondamente, de-
finitivamente, Se fermiamo il
pensiero su questa. considera-
zione noi sentiamo che quella
stessa volontà di bene diventa —.
volontà p0litìca, cioè desiderio
di influire sulle leggi, sull’aia»,
ministrazione perchè siano .ve-
ramente aderenti, adeguate alle
necessità del popolo.
Così dalla gioia, ma anche
dal dolore che il lavoro d-i que-
ati giorni ci ha causano nasce in
no,’ più forte il bisogno di pro-
pararci a quelle elezioni poli—
liche e amministrative che. do—
vranno assicurare al paese una
maggiore giustizia sociali).
Preparare dei pacchi è bollo
ed è buono, ma votare delle
leggi giuste è più bello ed e
più buono, peiohì- ò come as—
vw'w \/\«\/ w .v./'v\/\/\/—/\/—-\,/\/‘
CllNl/IÌCAZIIINE l° C?NSl?Ll?
NAZIBNALE IlEl.I.'lllll
alle ore 9 si riunirà il l“
Consiglio Nazionale presso
la Sede Centrale dell’UDl
in Iria Giustiniani 5 - ROMA
AAN
Nel oiornl lit-I4 gennaio;
I NVWNVVV
AA/‘v/
sicurare a tutti un pacco che
non si esaurisce. mai.
Quella stessa lena che le don-
ne dell’UDI hanno dimoStratO
nella preparazione di un Nata;
Ic il meno tris‘e possibile, di—
mostreranno nella plenarazioi e
politica delle futuro elezioni.
Di fronte all’impossibilità di
assolvere all’immane compito
di fare lieto a tutti il l. Natale
0p0 cinque anni d’an-
goscie e di. stragi,
sono queste le pri'
me feste di pace che tor—
nano sul mondo. Pur-
tr0pp0 rincara in, molte
mise regnano freddo. fa-
me, squallore, in, tante
altre si veglia. in trepida
attesa, in. altre si guarda
tristemente ai pOSti muni,
ai posti (li quelli che non
torneranno, Mentre in-
viamo a tutte le n stre
lettrici, e specialmente a
quelle che ancora soffro-
mo, un augurio di sereni'
tà c (lì salute, alle nostre
attive amiche e aderenti,
rivolgiamo l’augurio che
sappiamo loro più gradi—
to: e cioè che un -grande
successo arrida al loro in-
stancabile lavoro perché
il 1946 sia l’anno della
ricostruzione denwcratica
del nostro paese,
«
tll pace, c nato più torte, direi
più chiaro, il compito politico
delle donne in questo momento
della storia d’Italia. E’ aunrc"-
tata l’ansia di arrivare alla Co_
stituente compatte, impegnalc
Conte nella lotta armata per la
liberazione perchè questa solo
allora sarà veramente compiuta.
Il compito che ci attende è
più dif?cile ma saremo cosmo-
ti, ci prepareremo ed ancora
una volta non ci risparmierem-o.
GEMMA Russo.
Grazie amici d’?merica
.AIlla sette del Comitato Nazionale dell’Ulll si aprono l pacchi giunti
kdall'îlmerica. Gli indmnonti. i ilvori generosamente inviati saranno
distribuiti" nei paesi mogmiormento colpiti dalla guerra
IL LATTE E LO ZUCCHERO AI BIMBI!
ABBASSIÌ LA PANNA E l PASTIIICINI!
A vete visto amiche care, che
profusione di dolci nelle
vetrine delle pasticcerie? C'è
proprio dii tutto, come una v01-
ta; torroni, bignè, cioccolatae
cannoli, stgliatine, meringhe,
pastine da thè, dlollci alla sici—
liana, creme, cascate, torte...
una vera delizia per i golosi: e,
profusa a piene mani, panna
ovunque!
Che ne dite, amiche, voi che
ogni giorno vi lambiccate il cer-
vello per racimolare alla v0—
stra all‘amatissima famiglia u—
na misera colazione ed una (‘6—
na ancora più parsimoniosa?
Che ne dite di tanto zucchcìo
e di tanto latte. a disposizione
dell’industria doloiaria e dei
pasticceri, mentrc per i vostri
bimbi non si sa tr: var neanche
il misero quantitativo assegna—
to dalla tessera?
Che ne (lite dello sciupio di
chi può permette si il lusso di
profondere centinaia di lire per
acquistare costosi pasticcini.
mentre i1 vostro striminzi-to bi-
lancio familiare non vi consente
neppure le spese necessarie ed
indispensabili ?
L0 lo s0 bene cosa (l‘itell Dite
che è una vergogna ed un’in—
giustizia che tutto questo acca—
da, mentre il più duro inverno
si jacca'nisce ani poveri e sui
bimbi in particolato! Da tutta
Italia giungono grida allarmanti
di mamme, proteste di medici
che confermano lo stato di gra,
ve denu‘triziione ‘dell’inl'anzaia
che è perciò facile preda della
tubercolosi e d’altri mOI'bi ìnsi.
diosi. Sono in pericolo i nuovi
virgultidel nostro pc'polo: dob—
biamo assolutamente difenderli!
Se in Italia ci sono latte e
zucchero in abbondanza, siano
distribuiti a tutti: se invece ce
n’è scarsa disponibilità, quo-
rll prodotti devono essere asso-
lutamonte riservati, ai bÎmbi ed
ai vecchi, vietando, nel modo
più rigoroso, la preparazione
di dolciumi e di panna.
uesto noi chiediamo ferma-
mente alle COmpetenti Auto.
rita perché prendano i provve—
climenti più sollecitti. Questo
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