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Numero 11 del 1945

Un anno di vita dell'UDI


Foto: Un anno di vita dell'UDI
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NOI

ONNE



N.3

15 SETTEMBRE 197 5

FOGLIO D' INFORMAZIONI

DELL'UNIONE DONNE ITALIANE
ROMA — VlA ctuantANI N. 5



Prezzo L.





UN ANNO DI VITA DELL’U.D.I.

mo/ft') [avaro fai/0 - 1220/10 /000r0 da fare .’

E’ trascorso ormai un anno
da quando, il 15 settembre
1944, l"U.D.Il lanciò il suo pri.
mo appello alle donne italia-
ne. Un anno ricco d-i avveni—
menti, (lì lotte, di vittot‘te, un
anno che possiamo senz’ altro
deיִnire decisivo nella vita de.
mocratica delle donne in Ita-
lia. In quest'anno infatti le
donne d’ Italia hanno conqui—
stato il diritto del voto, in
quesl’ anno le donne del nord
con la loro splendida parteci-
pazione all’insurrezione contro

il nemico hanno dimostrato in _

modo lampante la loro coacien.
za nazionale. la loro maturità
poli ca; il loro coraggio e la
loro energia nel prodigarsi per
il loro paese. ln quest’anno
per la prima volta le donne
d’Italia hanno saputo dimO-
strare le loro capacità ammini.
strative e di govemo in tutti i
posti di responsabilità, che per
la prima volta nella storia del
nostro paese, eise hanno rico-
perto: donne sindaco, donne
nelle Giunte Comunali donne
commissario, Fatto nuovo in
Italia, fatto che ci» conforta tra
tante rovine che mgorciano il
nostro paese e ci incoraggia
verso l’avvenire, Il secondo
anno di vita tlell’U.D.I. si a-
pre alla vigilia del primo C0n<
gresso Nazionale della nostra
associazione, cioè alla vigilia
della prima grande manifowta—
zione di democratizzazione in-
terna della nostra organizza-
zione. In questo convegno le
delegate di tutte le provincîe.
le rappresentanti delle ormai
molte centinaia (li migliaia di
organizzate daranno all‘associa—
zione il suo deיִnitivo pra—
gramma. definiranno il suo eta-
tuto ed eleggeranno le sue diri.
genti. Noi vogliamo che que-
sto Congresso sia non soltanto
un punto di arrivo. ma un
punto di partenza.

Non soltanto l'U.D l. deve
sempre pit‘t sviluppa . giun-





gere a portare la sua voce in
ogni comune, ln ogni t'tone,
in ogni azienda del nostro pac.
se, ma l’U.D.I. (leve saper al-
frontare i grandi compiti che
oggi le stanno di fronte. ltt
questo momento il nostto pae.
se attraversa una crisi molto
grave. Il nostro paese è distrut.
lo e la ricostruzione incontra
intralci e difl‘icoltà di Ogni go-
nere. Andiamo incontro a un
inverno (the sarà per il nostro
popolo già cosi provato, un in.
verno molto duro_ Inolti‘e il
nostro paese sta passando il
delicato periodo di preparazio.
ne alla Costituente che (leve
dar vita alle nuove forme de.
mocratiche dello stato italiano,

Occorre uno sforzo dri solida.
Pietà nazionale, la collabora.
zìone di tutti gli italiani di o-
gni categoria e classe per rico-
struire o per uscire da questa
crisi. Noi vogliamo che le don.
ne dell’UDI sappiano dare l’e-
sempio di questo spirito di





collaborazione e di questa v0-
lontz‘i di ricostruzione morale
e materiale del nostro paese.
Durante questo primo anno
di vita molti sono i campi di
attività ai qttali i nostri circoli
si sono dedicati: riapertura di‘
sCuole ed asili, lotta contro il
mercato nero, istituzìtme di la.
boratori e cooperative, ecc. Al.
l‘opera di assistenza ati soldati
e civili, al soccorso dei biso-
gnosi. alla cura dei bambini le
nostre organizzate si sono de-
dicate con quello spirito di

fraterna solidarietà che aboli-

sce יִnalmente il vecchio spiri-
to (li carità latta cadere dal—
l’alto.

Ma questo non basta. Biso-
gna che n'oi donne contribuia-
mo alla dileSat delle nostre fa—
miglie partecipando i alle ele-
zioni per la Costituente che 50.
la potrà risolvere tutti quei
problemi che oggi ci stanno di
fronte,

MARISA Cthmtt





VOGLIAMO LE SCUOLE
PER I NOSTRI BIMBI

Dopo le snorvnnli ed all'ost- gior
nate estive, la prima pioggia di scl-
lembre ha portato nell‘aria un alito
fresco: il primo sentore dell'autun-
no. Ciò ci fa pensare con maggior
urgenza a lutti i problemi che do-
vrcnlo ailronlare durante questa sta-
gionc e ù Ira i primi r al proble-
ma della riapertura delle .cunlc.
Da nolizio nrcurfllnmcnltt asmntc
Ci risulta che molte scuole —— troppe
i non saranno in grado tli funzio-
nare: molti ediיִci sono ancora m'—
cupttti da truppe allenta ed italiane,
da istituti di suora da. sfollati 1‘ dtt
cnli vari, altri sono danneggiati o
ancora non si è fatto nulla per Xi‘
pararli. Mentre comprendiamo la
necessità di dare alloggio ai soldati
ed alle famiglie di
guerra hmfatto rimanere senza lctA
m, pensiamo però che il problema
della riapertura delle Fcuolc è mol-
to urgente e molto grave c bisogna

coloro che la v

l‘i: lvcrlo al più presto conciliando
lo varie nttt‘יִsità. Molti palazzi e





ville tli gente compromessa gravo-
mcnte col ia‘ m e Clle ancora non
sono stati ut zali. potranno esse.-

rc impEt-gnti pt‘r questo. Per la ri-
parazione degli ediיִci scolastici dan-
neggiati pcn>iîlnl0 sia possibile tro-
Varo j mezzi ncccssztri se veramente
vogliamo stroncare l’assenteismo, il
sabotaggio t; lzl sperulazionc di ocr—
le persone che non vogliono oggi
impiegare i loro mezzi per l‘opera
di ritmtruzimto morale e materiale
del n0>lro l’a . sperando di poter
domani meglio .pet-ulnre,

Pericoli, disgrazia miserie, priva-
zioni hanno colpito duramente i no—
stri bimbi durante questi anni (li
guerra. E' gitwto e necessario rhe
ciò non conuinui ancora l nostri
hinthi hanno bisogno di non penlt‘re
altri anni di st-uola, han bisogno di
acquistare quelle conoscenze the Ii



mettano domani in grado di guada-
gnarsi il pane e di affrontare la vi--
ln‘ hun bisogno di esser lolli dalla
strada tlow molli di ossi sono abban-
donati in balia della corruzione e
di ogni sorta di pericoli. E' iII cssi
che noi vctliumo la più sicura pro-
messa per il domani. Non t' può
pensar" seriamente alla rinflsuln del
nostro parso senza preocruparsi di
dil‘entlcrc c curare i nostri bimbi.

Et] a questo si aggiunge il pro-
blema della d' m'rupnzinnc di molte
ìns guanti di n Ii e tli scuole cle-
men .tri che, per la srnrsità dei lo-
cali Et‘oltblici, rimarranno senza la-
mm e, nmlm .ti e. c_ fonte di guadagno. E' quesla una
rategorin che. oltre alla particolare
forma di costrizione esercitata su di
Issa dal fascismo. ha anche subito
sempre un trattamento economico
inferiore a numi tutte le altre ca-





logorio. Oct‘upnndot‘i degli st-olnri
dobbiamo quinti; neceuuriamente
orcuparci anche degli t manu.



Dobbiamo dar loro la possibilità di
lavorare e di trarre dal loro lavoro
in pensabile alla vita,
ipentlj attuali non a>sicurir
no loro (‘Bl’lflnlellle,

Questi problemi {inquadrano nel
problema zt‘nerale tlnlla ricostru‘
zionc tnonle t: materiale del nostro
Paese. C I come ha fallo il Comir
[alo l’roi lt‘iulc rl't Roma, attraver-
so a tutti i nastri Comitati provin-
t-iali ed u tutti i l'lיִàll'i cìrt-uli del-
l'U.D.l, tlnvn'mo quindi promuove--
re l'intercsnamrnlo delle Autorità
competenti e collaborare con esse
per il rapido e deciso risolvimenlo
di questa impellente necessità.

INES PISONI







Non abbandoniamo“!
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