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Numero 12 del 2016

CIAO! Inserto speciale 'La nostra bella storia'


Foto: CIAO! Inserto speciale 'La nostra bella storia'
PAGINA 48

Testi pagina 48

46 Dicembre 2016 2015—2016
P
er riassumere gli ultimi due anni di NOIDONNE, prendo
a prestito il titolo dell’editoriale di Giancarla Codrignani
di ottobre 2016: “I terremoti e i sistemi. La crisi del ca-
pitalismo, la dittatura della fi nanza e la globalizzazione
irreversibile, un mondo nuovo che la sinistra non sa governa-
re. E neppure i progressi delle donne”. Già a gennaio 2015 la
stessa Codrignani si interrogava su come uscire dalla crisi e
dai fallimenti in un sistema dominato dalla corruzione, anche
se “nelle carte non sono comparsi nomi di donna. Non perché
siamo migliori, ma perché non gestiamo alcun potere”. La pro-
spettiva di genere e l’impatto delle donne in politica ci ha fatto
interrogare sul vero potere delle parlamentari e sulla loro effi ca-
cia legislativa. L’altra faccia della medaglia (i confl itti, le guerre,
le ingiustizie) è, come scrive Tiziana Bartolini, il “paradosso del
50 e 50”, riferito alle uccisioni di Valeria Solesin e Giulio Regeni,
alla ricerca di “quel ‘noi universale’ che è stato smarrito”. Le ne-
gligenze e i crimini dei “poteri forti” e del patriarcato non sono
riusciti a spegnere le nostre istanze per la parità e per i diritti.
Gli “intrecci” hanno raccontato nuovi percorsi e nuove uto-
pie, ma anche movimenti, modi di pensare e di agire che hanno
fatto la storia (quella di ieri e quella di oggi), nonostante tutto.
Ciò che esiste e resiste, anche oltre di noi, è un nuovo movi-
mento delle alleanze, che vuole condividere le conoscenze nel
presente, fra le generazioni e i diversi femminismi del passato.
Una nuova resistenza dal basso che, in Italia, può e deve esse-
re prima di tutto culturale. Una nuova resistenza che ha avuto
spazio in questo giornale e che ci parla di pacifi smo, laicità,
libertà, tutela dell’infanzia, parità, legalità, cura e dono, diritti
civili, toponomastica femminile e felicità possibili, alternative al
mercato, alle guerre, al patriarcato, alla violenza, alla tratta, alla
mafi a e ai femminicidi.
Corpi ed extracorpi. Una ricognizione su “corpi” ed “extracor-
pi”, intesi come elementi politici fuori e dentro di noi, ha por-
tato sulle pagine di NOIDONNE rifl essioni e testimonianze sul
controllo biopolitico del corpo e su diversi temi: adolescenza,
vecchiaia, paure e nichilismo, empowerment giovanile, libertà
di scelta, salute riproduttiva, maternità, eutanasia, testamento
biologico, accanimento terapeutico. Il contributo di NOIDON-
NE si è concretizzato nel progetto ‘Donna&Salute, un ponte
tra buone pratiche’, sinergie e informazione sulla medicina di
genere, partito con il Festival a San Giuliano Terme e prosegui-
to per due anni con oltre 20 appuntamenti in tutta Italia e più di
50 soggetti e Istituzioni coinvolte.
FRA POSSIBILE
E IMPOSSIBILE
di Elena Ribet*
LA SOCIETÀ, L’ATTUALITÀ, LA CULTURA
RACCONTATA SEMPRE DAL PUNTO DI VISTA
DELLE DONNE
Le rubriche “Parliamo di Bioetica” (dal 2008 in collaborazio-
ne con l’Istituto Italiano di Bioetica) e “Salute bene comune”
hanno affrontato rispettivamente i temi della salute, aspettativa
di vita, rianimazione neonatale, diritti dei caregiver familiari, bel-
lezza, identità, biobanche, reati ambientali, umanità in ambito
medico-ospedaliero, animalismo, vegetarismo e, in riferimento ai
percorsi nascita, hanno analizzato gli sprechi in ambito sanitario,
la qualità e trasparenza dei servizi, il ruolo dei consultori, l’aborto,
l’ostetricia, il parto, il puerperio, la maternità e l’allattamento.
Lavoro. Come è concepito e descritto il lavoro da NOIDONNE?
Moltissimi gli spunti, dal coaching alle proposte di analisi di
Well_B_Lab: “idee nuove e politiche al femminile: un lusso?”.
Una domanda, una visione, una speranza, tre elementi che
aprono a mille altre prospettive con altrettante parole chiave:
consumi, welfare, etica, innovazione, tradizione, futuro.
Una partnership sempre presente è quella con Donne in cam-
8 Aprile-Maggio 2015
Una data indubbiamente impor-tante quella del 9 marzo - im-mediatamente successiva alla
festa della donna - che ha visto l’Eu-
roparlamento chiamato a esprimersi
sulla mozione Tarabella, riguardante
nche la libertà di contraccezione
e di aborto. A leggerne i punti prin-
cipali - il riconoscimento del pieno
controllo da parte delle donne dei
loro diritti sessuali e riproduttivi, in
particolare attraverso un accesso
agevole alla contraccezio-
ne e all’aborto; il soste-
gno delle misure e delle
azioni volte a miglio-
rare il loro accesso
ai servizi di salute
sessuale e ripro-
duttiva; una migliore
informazione sui loro di-
ritti e sui servizi dispo-
nibili; l’attuazione di
misure e di azioni
rivolte a sensibiliz-
zare gli uomini sulle
loro responsabilità in
materia sessuale e ri-
produttiva - non si può
non salutare con favore
una normativa che sembra
configurare finalmente una ‘cittadi-
nanza di genere’.
Guardando al dibattito sui diritti ripro-
duttivi - a partire dalla legge 194 del
1978 sull’interruzione volontaria della
gravidanza fino alla legge 40 del 2004
sulla p ocreazio e medicalmente as-
sistita - emergono in effetti una serie
di interrogativi sia sul potere delle
donne che sulla possibilità di una cit-
tadinanza di genere. Un primo quesi-
to, relativo al potere, mette al centro
la possibilità da parte delle
donne di decidere libe-
ramente in relazione ai
propri progetti di vita
e alla proprie scelte
riproduttive. Un se-
condo quesito, re-
lativo alla cittadinan-
za, si interroga sul fatto se
tale concetto tenga oggi
conto delle Pari Op-
portunità di genere
relativamente alla
salute psico-fisica
delle donne e ai loro
diritti riproduttivi. Ne di-
scendono talune (amare)
riflessioni su quanto le ide-
ologie e le credenze abbiano
condizionato la costruzione delle leg-
gi - si pensi, in articolare, alla legge
40 e al pesante impianto dottrinario
su cui è stata modellata - e quanto,
invece, tale costruzione sia ispirata ai
concreti bisogni delle persone cui le
leggi d vrebbero essere rivolte.
A Strasburgo si è affermata la linea
più laica e liberale: il Parlamento Eu-
ropeo ha infatti approvato ad ampia
maggioranza una risoluzione che in-
vita l’Unione a migliorare le politiche
per raggiungere un’effettiva parità
di genere mettendo in evidenza le
principali sfide per il futuro, a parti-
re dalla lotta contro le violenze sulle
donne. I deputati esortano gli sta-
ti membri ad applicare pienamente
la direttiva relativa all’attuazione del
principio della parità di trattamento
Luisella Battaglia
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
APPROVAZIONE
MOZIONE TARABELLA
L’EUROPA VERSO
UNA CITTADINANZA
DI GENERE
LA COMPETENZA
IN MATERIA
SANITARIA E DI DIRITTI
SESSUALI
E RIPRODUTTIVI
RESTA DEGLI STATI MEMBRI,
MA L’INVITO
È A RECUPERARE
IL RITARDO
LEGISLATIVO
DIRITTI SESSUALI
E RIPRODUTTIVI
DELLE DONNE,
LIBERTÀ DI ABORTO
E CONTRACCEZIONE:
APPROVAZIONE
DELLA MOZIONE
TARABELLA DELL’EURO-
PARLAMENTO
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