Numero 8 del 2009
Ozio pigrizia tempo libero
Testi pagina 9
talmente gravi che l'alto magistero cat-
tolico non può non esprimersi. Aspetta
tre giorni, poi raccomanda al premier
uno stile di vita più "sobrio". Da chi
aveva chiamato assassino il padre di
Eluana era un'indicazione precisa di co-
me andava affrontato il caso: il privato
non è politico, come avevano detto le
femministe, dunque parlare di Noemi
era fare del pettegolezzo (e questa era la
linea di difesa già adottata dall'avvoca-
to Ghedini & C.). Nel decalogo sta
scritto "non dire falsa testimonianza",
ma se i servizi di sicurezza avevano
provveduto alla bonifica del ristorante,
come non arrivare alla conclusione che
Berlusconi aveva previsto di recarsi a
Casoria? Un'altra balla dunque, una
delle tante che gli italiani continuano a
perdonargli, anche se "Non si tratta di
giudicare comportamenti privati, ma di
valutare gli atti di chi in pubblico dice
una cosa per conquistare i consensi e in
privato ispira i propri comportamenti a
ben altro stile di vita" (G. Giulietti). Ed
infatti questo scandalo disturba anche
il Vaticano e non solo perché mette in
crisi un altro "uomo della Provvidenza",
ma perché amplifica la schizofrenia di
cui soffre la Chiesa cattolica: da un la-
to c'è una Chiesa che opera nel sociale e
si sforza di rispondere alle domande di
chi cerca una vita spirituale ricca ed in-
tensa, dall'altro c'è una Chiesa che tuo-
na contro la libertà dei costumi sessua-
li e "la cultura della morte". Che giudi-
cherebbe rispettoso della morale cristia-
na solo un paese dove sono proibiti gli
anticoncezionali e l'aborto, dove è am-
messa solo la famiglia eterosessuale, do-
ve viene negato agli inguaribili sofferen-
ti di morire in pace, anche se… anche se
in quello stesso paese la gente adora il
dio danaro, non osserva la legalità e la
smania dei piaceri materiali spegne il
gusto per una vita sobria, costruita su-
gli affetti e sul rispetto. Nessun argine
insomma è venuto seriamente da oltre-
tevere all'avanzare di quel modo di sen-
tire chiamato "berlusconismo", anzi il
conservatorismo religioso si è saldato
naturalmente con quello politico che, in
cambio, ha cancellato i diritti civili, la
separazione fra lo Stato e la Chiesa,
l'autodeterminazione delle donne, l'au-
tonomia della scienza. Non solo: la de-
stra e la Chiesa insieme si sono impa-
dronite della piazza, luogo
simbolico della sinistra (vedi
il Family Day). Ma come è
potuto accadere? Papa
Wojtyla, in sintonia con Rui-
ni e Ratzinger, fu costante
durante il suo lungo pontifi-
cato nel contenere lo spirito
del Concilio Vaticano 2°,
"insistendo su visioni e nor-
me antistoriche o non bibli-
camente fondate, o talvolta
anticristiane" (da un appello
di religiosi e laici). La globa-
lizzazione riscriveva i luoghi
e le forme dell'egemonia
mondiale, ma il successo
mediatico di Wojtyla copri-
va la crisi in cui era caduta
anche la Chiesa cattolica e
solo successivamente (era il
momento storico della trans-
izione, il paesaggio era con-
fuso ed incerto) il pessimi-
smo e la sfiducia hanno colpi-
to il pontificato di Benedetto XVI. Che
ha risposto ritornando al passato: il
passato è noto e quasi sempre viene ri-
cordato come migliore (ricordate la
messa in latino?) perché offre certezza e
tranquillizza l'animo di chi guarda con
timore agli orizzonti aperti, ai territori
avventurosi da cui viene la minaccia
identitaria. E la scomparsa della DC ha
fornito l'alibi ad una militanza irruente
e bellicosa, priva della riservatezza e
delle cautele tradizionali: con personag-
gi come la Binetti, ad esempio, ci si è
preoccupati di indebolire il governo Pro-
di, meno affidabile di quello Berlusconi
perché non la presenza, ma l'assenza di
valori religiosi assicura la disponibilità
del governo a sostenere le richieste "non
negoziabili" del Vaticano. Una vera ri-
voluzione culturale che riconosce ai po-
litici il diritto di mostrarsi pubblica-
mente bigotti e fondamentalisti; e non
solo: questo comportamento è stato ap-
prezzato come "nuovo", fornito dei trat-
ti sorprendenti del coraggio e della fre-
schezza. Un salto enorme che solo pochi
anni fa sarebbe sembrato impossibile e
che Suko, figlio di immigrati cinesi, anni
9, descrive così: "In Italia ci sono due re:
un re è Berlusconi, l'altro re è il Papa.
Berlusconi comanda l'Italia, il Papa co-
manda gli italiani".
noidonne luglio/agosto 2009 9
"In Italia ci sono due re: un re è Berlusconi, l'altro re è il
Papa. Berlusconi comanda l'Italia, il Papa comanda gli ita-
liani". Suko, figlio di immigrati cinesi, anni 9
Re nudo
Della storia di un piccolo uomo
che si credeva un re;
che per apparire alto si sedeva sulle spalle
delle donne;
che interpretando le pance dei suoi "sudditi",
fra corna e cucù,
slargava i suoi denti
e i pochi capelli tinti-ritinti-rifatti
in smorfie grottesche,
in frasi
da baccanale di basso impero;
che grazie alle sue immense ricchezze
si comprava le "anime".
Della storia per ora triste
che finirà quando
si accorgeranno che è nudo.
Edda Billi
Scuola di alta formazione filosofica femminile
Si svolge a Narni dal 27 luglio al 1° agosto (Istituto Sant'Anna) la setti-
mana residenziale "RICERCHE_FONTI_DIRITTI per una pratica di Cittadi-
nanza e Identità femminile" organizzata dall'Istituto Italiano per gli studi fi-
losofici e dall'Ass. Culturale Eleonora Pimentel Lopez de Leon di Napoli.
Docenti universitarie ed esperte conducono lezioni su aspetti psicologici
della comunicazione, intelligenza emozionale, cittadinanza e identità fem-
minile, diritti donne e salute nell'Unione Europea, maternità, sapere delle
donne tra studio e lavoro.
Per contatti: ester.basile@libero.it - Cell. 3407286605 (Coordinatrice)