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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
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Testi pagina 9

di madre in figlia
Sono riuscita ad essere in pari con gli esami all'università.
Sono andata a vivere per conto mio, ed è una bella libertà.
Forse perché sto studiando diritto del lavoro, e le morti sul
lavoro sono fatti che mi colpiscono moltissimo. Mi sembra
inconcepibile che possano ancora esserci, in un Paese che ha
prodotto tanta legislazione in merito.
Mi auguro che possa essere un anno felice. Dal punto di
vista più generale vorrei che prevalesse il buonsenso, la soli-
darietà fra le persone, una migliore qualità della vita per
donne e uomini di questo Paese.
Non so se ho ancora voglia di aspettare! Donne e giovani
sono soggetti che non hanno molti spazi in Italia. Non so se
il mio futuro continuerà qui: mi piacerebbe che un altro
Paese fosse per me solo una prospettiva temporanea, per fare
un po' di esperienza, ma se qui l'unica chance per noi è il pre-
cariato non credo che ci saranno molte alternative.
L'ambiente e le questioni energetiche. Senza accurate scel-
te ambientali rischia di non esserci più un futuro. E per fare
questo si dovrà necessariamente ripensare agli investimenti
nella ricerca. Come dice mia nonna: "non si fanno nozze con
i fichi secchi".
Mi risulta difficile fare previsioni. Mi auguro però che pre-
valga il buon senso. Lo so, l'ho già detto, mi sembra però
importante ribadirlo. E da inguaribile ottimista quale sono,
non posso credere che donne e uomini di questo Paese pos-
sano rimanere impassibili di fronte a cotanto sfascio.
Anno vecchio, anno nuovo?
Legato ad aspetti personali e familiari. Al di fuori della
sfera personale, forse l'idea di cambiamento rappresentato
da Obama?
Un susseguirsi di avvenimenti: dalla cronaca alla politica.
In ogni caso fatti in cui l'etica, le capacità e la giustizia sono
aspetti del tutto disattesi. Più che un ricordo direi che in
generale ho una percezione non del tutto positiva del 2008.
Spero nella felicità dei miei cari, innanzitutto. Spero che
questo Paese sia in grado di affrontare le difficoltà e risolle-
varsi. Per quanto mi riguarda, cercherò di fare del mio
meglio sia sul primo che sul secondo fronte.
Spostamenti di poco sopra o di poco sotto nelle graduato-
rie dei gender gap mondiali continueranno a collocarci
indietro. Forse solo l'Europa potrà obbligarci a promuovere
una parità che improvvisamente appare sempre più lontana.
Quanto ancora? Non ne ho la più pallida idea. Comunque
sempre troppo in ritardo.
Le questioni ambientali e la crisi economica. Sono emer-
genze da lungo tempo annunciate e che giorno dopo giorno
si manifestano nella loro drammaticità. Perché non copiare
ciò che altri Paesi stanno facendo: uscire dalla crisi inve-
stendo nel settore ambientali.
Nei momenti di crisi si tende a veder nero. Più che nero e
rosa, credo si debba avere lucidità, intelligenza, partecipa-
zione e capacità di azione per contribuire a superare diffi-
coltà presenti. Non è con la depressione che si può cambiare
un corso economico.
Invece il ricordo più negativo è...
Nel valutare l'anno appena concluso il ricordo più positivo è...
Annuo nuovo, vita nuova. I miei propositi, le mie speranze sono...
Vedo nero, vedo rosa, vedo....
Neppure il 2009 sarà l'anno delle donne. Quanto dovremo aspettare ancora?
Quale sarà la questione decisiva che nel prossimo futuro DEVE essere risolta?
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
noidonne gennaio 2009 9
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