Numero 8 del 1944
Natale a Regina Coeli
Testi pagina 9
ì
, P
L
\latale Cli guerra, in cui 311‘
erazione (lella nostra lialia
ZdSC/
tra i nostri comlmt'lcnli
ne clalla certezza oli un av:
10,,
un- ‘r di-
carne di
la [esso-
cauiolta u
lì di una.
metteran
zzarclla c
Ila il un.
sihilmcnte
(Per uli-
e fagioli].
li e alles-
con cura)
pan grai-
pizzico di
i, qualche
dimenlwaA
3 polpeni.
arete lrig.
9 mellere-
PO’ di r;
o già sul-
a a coper-
insalaial,
Jielole 11,3.
le tonde e
I delle p3.
ir il (t tim-
re iagl'atc
lucchetti.
11an a fcl.
i0, qualche
insalata m
lente indi.
piano mul-
lispensabuc
i, Si prenr
forma uva
le di natar
harhahicln.
Vi, cetrioli-
lllare con.
insieme, costruire
DOLCE A SCELIA
PANE DI FICHI A
(ma. ”in-km”,
gr. 500 l'urina Muli)
gru 500 ?chi eel'l'lli 50.01
la buoi-la trilala dl un limone
la bucma ir' ara di un arancin
—gr, di . vin» di birm
un plZ d. cale.
Per sei perso"?
Sì prenda uni/.7» dillo d l'urina hl
“i u mi>ta e l'on un pizzico di
mmi d‘ lievito lll birra. — l'i
|î|lÎIRU [iagnnllzl di pum- o in n:
lie‘ lzxn'. Ne] ." XLImIpo —ì
iine sollili nin,.n chilo di
ma lmt't‘la di a
l'IItìllE e si mi
le
t gi.u- ..
iirlli —eu
n-ie. r una lirici .i ti‘
mi poi tutti iii—lune.
Quando la p‘ lu Luihitu al lÌlUÉCvlll
J'lmpnnn di l‘ 0 5m d‘aranr'n i; lì-
tllhnv ('(m In purm i. r urli: in iol’lu.) dr-
Quando >lll‘il lit-vimini la porti al lar-
im, E‘ un dulw fallo w zucchero o, rhc
pllrl‘, non ha nulla da i vidiarc al pan pev
dolce pi't‘p'll'JYO
r.
Mettere il
vilo nella far’na
a'nl sale e impu-
liv—
stare con ai-quu
tiepido l’ar Ii.-
tiiaro lrc qlîdl
al‘nrzr. Aggiui
r0 l|llil pacia
i.-ln tl'll'll'
Ii (I pi" . i un
liiur» un'altra lllPY'-llul
—i può mcllcrv nel'
«l‘uliu 4- la 1m. Hime
glim’i'.
il limone, m ll'-
l'oì in forno .
plhlu un inni-Indo
nullirulntf‘ (l‘ mi
“UH , Dl (I.-\STM;\F..
lig, 'I ('îh'lliglw 3mm
gin 150 zucchero [20.0.‘
‘l'J‘. 75 burro 60400
l hiru-hieriim rhmn 20.00
|,. 23mm}
I‘m ”un [It‘n‘mle
‘lunlcrp a (Fl‘llll hu I: zuri-lier.
mrpumrvi lv gnu exsaie e pa ,
i-uide o il l'quorc, Sbattere bene e molta
lo a lungo ?no a fnrnv una trema ùlnly
geni-a. Dispnrlu in un lriallo u fornia_ di
('aslaguu, Si mang'u freddo ed Z: migliore
il giorno .uu'csliuu. Volendo? coprlrc dl
uiorizolutu.
Per i più piccini
le sorellina più gran.
di potranno prepa-
rare gli angioletti,
di facilissima esecuziom the staranno be»
ne intorno al presepe n anche potranno
wrtim ——— se ne l'arele una dozzina9 di
diH' valori diversil come pupazzeli-hirilli
per un minuscolo giuoco di birilli da la'
volino (la pallina potrete farln con un
po" di mollica di pane. dipinla di un hel
rplurg vivace].
, .
5%gx
x
llicalcule il modello che vi diamo, iu-
gramliteli .1 volontà I' riprodIu-ntelo su nar—
tnm-inn bianco, rosa o celeste, seguendo i
tagli indicati e dandogli la forma ronica
con una elegante arriccia‘lura a carlm'cin.
Prima di formarlo, però. disegnato i-on
una matita, meglio con uno n più umile
coìm-ate il viseuu iluìelo angelico, mi rac-
comando!) e ravvivale le ali con qualche
sfumatura iuiornn, Se l’angioleuo ‘e vele-
.m. invollaie, sul vìsn, un dischetln di
rurzr bianca che ilisegnereto mmn xi è
lello.
minano zaulogiw - cui. pezze di colo-
m‘ o altro tessuto rrsisivnip, di qualsia‘i
rnlom 0 disegno, mm un hol mucchio di
urzu-ceui, segatura. mu'h‘ lrilnlc u ll'lwiu-
li, un po’ di ?lo.
vii lana rossa v
qualche gugliala
nera, e un po’ (Ii
pazienza e acru
l'altezza, o g ni
mamma può pre-
parare per i suoi
hambini la più
bizzarra serie di
.alll'lllll! più 0
.m n n 0 selvaggi
Idi qnu'lli i-lze li
'i'omp oggi i.
' avola.
?liali-are il llihlrl) mmlrllinor ingl'ulldl
, i mantenendo ben» lv proporzioni e ta—
P iu- i pezzi (due u due. uno contro l‘al»
Irli— mila stoffa. Preparare le orecchie ivi
pan-n- sbizzarrir.» nella forma o ottenere
'ro—ì i più svariull animali} (nderando ria-
Sr‘lllllx orecchio di un pez'mlio di nastro n
zclzt rasata o giallina, ruveudn in cucitura
i; nwcst‘iando, Preparate la coda, che sarà
un budello di stoffay rovesciato dopo rur
cito e riempito con l'aiuto dt‘lla puma di
' u n a asticella,
Con lo stesso si.
stema preparan-
le gambe. riem-
piendole hen he-
ne. pert‘hè non
si pieghinoi
Quando avrete
davanti luni
q u e s l i pezzi
promì. cucire in-
BALOCCl—ll
PER l FRATELLlNI
>ieme (dal rovcsviuì
le due Parti del cor-
ivo» in rui avrete in-
serilo le orecchio
(dal diriuo, si intende) e ?ssando con un
punto all’interno. rincalzando un po‘ In
slof‘a. Imbonim ben bene il corpo, dun-
dogli l'arma con le mani. perché un“ , l
troppo paneiuto e poi chiudete l’apertu-
ra che avevatc'lasciato sulla pancia per
riempirloi Inserite allora le gambe nei ri-
spanivì tagli, e cui-.itelr bene con un su.
prappnntn: tenetele un po’ allargale verso
il basso, perchè lu bestiola stia ben dritta.
lnscrile anche la ("oda come le gambe. Il
balocco è l'atto ma non sarà bello se non
ue enrert‘le i particolari. Gli occhi, le nu-
rici, la bocca, vanno segnati con garbo in
lana rossa e nera: un gnaldrappa all’unci-
neltu 0 due piecole hisacee sulle gobbe
del i‘anrclln. un ciuffo di lana tra le orec-
rhin. due briglie di fettuccia rosea lo fa»
bizzarro, conolinoure lo cucilure ron un
ranno splendido. Potete, Se amate le c
sovrappunlc a tinta onnirasiame molto Viva.
I balocchi inno pronti. Per darli ai bamv
bini mettete un groîsn ramo verde in una
damigiana ricoperta con una stoffa vivace
appoggiate il mino in un angolo della stan-
za una lampadina elettrica avvolta in carta
rosa, i balocchi legali sul ramo! delle noci
\'(Iri0pllll(‘ e ire o quattro mandarini.
L‘albero di Natale ò pronto,
“mi