Numero 6 del 1944
Le donne hanno diritto al voto
Testi pagina 9
‘nqazze [lun'dzhakìsìan '3‘
stia Centrale) . ' ‘
{e si trovano anche nel Soviet, Su‘
premo. Spesso sono elerte (mundi-
ne ed operaie, le qual; per l'a loro
capa. Ã nel l Ira h una me L'a'
o tali onori. Non mancato fanne
connussurie dei popola, (Ilplmla'
tic/Le.
Per Iwz dorme italiane le cose.so-
no andate ben d.versa.,neme. Nei
sapevamo che la guerra — un'ul.
giusta guerra — era voluta da quel
regime che ci teneva re.’—ega e in una
posizwne (fin/crimini e ci esclu—
deva pr-uùcamente da ogni att'vitù,
da quel regime che ci viel'wu ogni
p'lr,ecipm:10ne alla vÃŒta politica, so-
ciale, ecz-nomica della Nanna e ci;
considerava non tanta come esrel'l
pensanti quanto come macchine
indispensabfh per la riproduzîmre.
Noi donne non abbiamo semigo
la guerra e non v1 abbi/amolp'eso
p17te,_ed abbiamo invece lottato
per la viuorz'a-de'le Nazvonù Um-
ze, cioè per quella wituria che
avrebbe permesso la formazione di
un governo democratico, ll qua—
le, abolftg ogni presunzione, ogni
limite, ogn‘fl restrizione, ci darà la
possibilità di esplic re in tuttc 7—
oampj [e nostre naturali capacità ,
per il bene del’lu società inleraa
‘lioscua Lòngo
A. I. Sceiinina. la prima donna-capi- ,
'lann di lungo corso
K. Scarbakuva, cnlcnsìa'n fmnîa’lìn di ul'aiicmh agricnla culìallival e depu-
rala al Sovìel Supremo al vnìdnla della sua h‘azîx‘ice