Numero 11 del 2007
Stop femminicidio
Testi pagina 8
La nascita del PD è una novità. Qua-li gli effetti, soprattutto nel centro-
sinistra e per le donne, che questa
svolta porterà? Abbiamo raccolto le
testimonianze di alcune esponenti
della politica.
Daniela Valentini,
Assessora
all'Agricoltura
della Regione Lazio
"Il PD è una gran-
de opportunità per ri-
dare slancio e vigore
alla politica italiana
e restituire fiducia ai
cittadini. Lo abbiamo visto in occasione
delle primarie: i cittadini credono in
questo nuovo progetto perché hanno ca-
pito il percorso che ha portato alla sua
costruzione e gli obiettivi da raggiunge-
re. La scelta di fondare il PD su di un
processo democratico è stata felice per-
ché la gente è tornata ad essere prota-
gonista nella scena politica. Sono con-
vinta che con il PD inizierà veramente
una nuova stagione per la politica ita-
liana e per tutto il centro-sinistra, più
unito e compatto.
Che ruolo hanno svolto le donne nel-
la fase costituente del PD?
Le donne danno un contributo fon-
damentale in tutto quello che fanno. La
loro forza, passione e professionalità so-
no ormai riconosciute in tutti i campi e
sono convinta che, anche in politica, il
ruolo delle donne si debba sempre più
affermare. In ciò il PD si è voluto distin-
guere: l'Assemblea Costituente del parti-
to sarà infatti formata al 50% da don-
ne. Non era mai accaduto nella storia
di nessun partito ed è un altro forte se-
gnale di democrazia e partecipazione
che il PD ha voluto dare.
Per questo, le donne che hanno par-
tecipato alla creazione del PD hanno di-
mostrato un grande coraggio e tanta
voglia di fare e di proporre una politica
più presente sul territorio. Noi donne ci
siamo molto impegnate per raggiungere
lo stesso obiettivo e abbiamo fatto tutto
ciò che era necessario per il successo del
PD. Va ribadito che la solidarietà che ci
unisce in tante occasioni diventa la no-
stra forza.
Cosa pensa della politica dei leader
e non dei progetti?
Il leader è un punto di riferimento. Il
problema sorge quando dietro al leader
non c'è un progetto politico che regge.
Ecco quindi che la politica si svuota del-
le sue responsabilità e dei suoi compiti
creando quella distanza che separa lo
Stato dalla gente. Inoltre la politica vi-
ve in un'epoca mediatica, dove le tante
apparizioni nei salotti televisivi sposta-
no l'attenzione degli elettori dal proget-
to politico al politico di turno. I partiti
hanno bisogno di partecipazione e di
una leadership forte e condivisa, ma
non basta un uomo di punta per gover-
nare. Sono infatti convinta che una buo-
na politica abbia soprattutto bisogno di
una squadra unita, capace di dare vita-
lità e snellezza al percorso intrapreso.
La partecipazione delle donne, in
questo contesto, è agevolata ?
La partecipazione delle donne non è
agevolata, è voluta. Questo è un concet-
to che voglio sottolineare. Noi siamo
protagoniste e parte integrante di que-
sto partito. Le donne hanno sempre in-
contrato tante difficoltà, in tutti i setto-
ri, in politica e nei ruoli dirigenziali in
particolare modo. Col PD queste barrie-
re contro le donne vengono a cadere e
danno avvio ad una nuova fase, impor-
tantissima per noi donne.
Perché la politica è lontana dal co-
mune sentire ?
La politica non riesce più a dare ri-
sposte concrete ai problemi quotidiani.
C'è una tale sfiducia nella politica che
diventa fondamentale recuperare il rap-
porto istituzioni-società civile. Per farlo
era necessario mettere in campo un nuo-
vo soggetto politico e per questo mi au-
guro che il PD diventi veramente la ca-
sa di tutti, un partito cha sappia garan-
tire ampia rappresentanza agli elettori.
La sensibilità e la concretezza delle don-
ne aiuteranno nel raggiungimento di
questo obiettivo. Certo c'è bisogno di la-
vorare molto, di stabilire forti sinergie e
soprattutto di ascoltare per poi agire in
modo mirato e razionale. Alla doman-
da "cosa rischiano le donne?" rispondo
'molto'. Rischiano il fatto di mettersi in
gioco. Quando le donne scendono in
campo è difficile che lo facciano incon-
sapevolmente e se accettano gli even-
tuali rischi…significa che il raggiungi-
mento dell'obiettivo finale è più impor-
tante dei possibili ostacoli durante il
percorso.
Manuela Palermi,
presidente in
Senato del Gruppo
Verdi-PdCI
"Con la nascita
del PD avviene una
cosa grave ed inedita
in tutto il panorama
politico europeo, cioè viene a mancare
una forza, grande, di sinistra, socialde-
mocratica. I Ds sono andati ben oltre la
Bolognina per approdare ad una forma-
zione politica moderata, certamente de-
mocratica, ma di centro, che non ap-
novembre 2007 noidonne8
Il Partito Democratico
visto da fuori e visto da dentro
a cura di Tiziana Bartolini
Clara Sereni, scrittrice con esperienze anche di amministratrice
locale, è stata protagonista della nascita del PD in Umbria. "E' sta ta
un'esperienza molto interessante e ho visto l'implosione delle vec-
chie organizzazione e anche delle strutture dei partiti. Il punto è co-
me si ci si muove da adesso in poi. Il momento è molto delicato per-
ché Veltroni, e gli altri, hanno parlato parecchio di problemi molto
importanti (dalla sicurezza alle riforme istituzionali alle tasse), ma
poco e niente di come organizzare il partito. E rispetto a questo è in-
dispensabile che arrivino molto presto dei segnali nella direzione del
rinnovamento, evitando che tornino i vecchi apparati perché nella
domanda di rinnovamento che il popolo delle primarie ha posto in
maniera ultimativa c'è un rinnovamento prima di tutto delle facce. Se
non si dà una riposta in tal senso rischiamo un contraccolpo di delusione fortissimo. Non
sono l'unica a dire che questa è l'ultima occasione, per me magnifica, e bisogna stare at-
tenti a non sprecarla. Certo le magie non si possono fare, però dei segnali vanno dati e so-
no indispensabili. Una delle ragioni per cui nulla sarà come prima è il 50% delle donne, su
cui Veltroni si è impegnato anche per gli organismi dirigenti. E' un'innovazione importan-
te perché per ogni donna che c'è non c'è un uomo. e quindi vale doppio! Penso che ci sia
ancora bisogno di una specificità delle donne e non sono d'accordo con chi dice 'facciamo
una politica di tutti', io penso che dobbiamo fare la politica di tutti più un pezzo".