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Numero 1 del 2008

Siamo in movimento


Foto: Siamo in movimento
PAGINA 8

Testi pagina 8

Oltre 14 milioni di donne nel nostropaese hanno subito violenza fisica o
psicologica e, come tutti gli ultimi dati
confermano, per la quasi totalità dei ca-
si arriva dal partner. La casa, la fami-
glia, si riconfermano come il luogo cen-
trale del riaffermarsi drammatico del
nesso fra violenza e affetti; un nesso
ambiguo che porta spesso ancora alla
rimozione, al mancato riconoscimento
della violenza da parte di tante, troppe
donne; nel 90% dei casi, non a caso
quando la denuncia non è supportata
dall'azione psicologica, oltre che legale,
dei centri antiviolenza, non si arriva fi-
no in fondo e la denuncia, quando si ha
la forza di procedere, viene ritirata.
E' di questo che parlava la grande
manifestazione del 24 novembre, all'in-
domani del terribile omicidio di Gio-
vanna Reggiani. Un nuovo protagoni-
smo politico di donne che, consapevoli
della complessità del nodo violenza-af-
fetti familiari, erano lì per dire, senza
nessun vittimismo, che la violenza degli
uomini contro le donne non è un proble-
ma di ordine pubblico, non riguarda la
sicurezza per le strade bensì quel luogo
intricato che è la famiglia. Le donne che
hanno aperto la manifestazione con lo
striscione "la violenza degli uomini con-
tro le donne comincia in famiglia e non
ha confini" hanno chiesto molto di più
di una dichiarazione di estraneità agli
uomini, molto di più che solidarietà e ri-
sposte emergenziali alle istituzioni, per-
ché molto hanno chiesto, nei loro per-
corsi e nelle loro pratiche politiche, nel-
le riflessioni di tutti questi anni, a loro
stesse: hanno chiesto lucidità di analisi,
la consapevolezza che nessuno e nessu-
na possa tirarsi fuori agevolmente da
modelli comportamentali che costrui-
scono il rapporto fra i sessi, compren-
dendo gerarchie di valori che si sotto-
scrivono ancora troppo 'naturalmente'.
Il problema della violenza è maschi-
le e come tale va nominato, hanno di-
chiarato le 150.000 donne provenienti
da tutta Italia: collettivi femministi,
centri antiviolenza, associazioni di don-
ne native e migranti, adolescenti ed an-
ziane, un corteo aperto dalle danze di
giovani rom che erano lì per spezzare il
tabù dello scontro fra culture ed etnie e
dire, insieme a tutte le altre, che la vio-
lenza maschile è una sola e non ha con-
fini, come dichiarava, appunto, lo stri-
scione di apertura.
Nessuna impolitica,
dunque, e nessuna fem-
minilizzazione del 'gril-
lismo', come è stato
piuttosto banalmente
tradotto da alcune gior-
naliste; così come nes-
suna vittimizzazione in
nome della quale si sa-
rebbe dato vita ad un
generico ritrovarsi di
tutte le donne, accomu-
gennaio 2008 noidonne8
Roberta Corbo
La violenza è maschile e senza confini
24 novembre 2007
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