Numero 12 del 2009
Femminsmo: parliamone
Testi pagina 8
dicembre 2009 noidonne8
Ai primi di agosto Benedetto XVI halanciato da Castelgandolfo un atto
di accusa preciso: nel mondo contempo-
raneo ci sono "ideologie e filosofie, ma
sempre più anche modi di pensare e di
agire che esaltano la libertà quale unico
principio dell'uomo in alternativa a
Dio, e in tal modo trasformano l'uomo
in Dio". Ovvero: l'idea di "libertà indivi-
duale ed arbitrarietà" por-
ta l'uomo a decidere in au-
tonomia del bene e del ma-
le e dunque al relativismo.
Ancora una volta Ratzin-
ger ribadisce lo stereotipo
popolare secondo cui il re-
lativismo coincide con la
notte in cui tutte le vacche
sono nere, laddove relativi-
smo significa invece con-
fronto rispettoso e aperto
della mia con la tua verità:
verità con la minuscola
perchè il confronto avviene
su di un piano paritario;
verità al plurale perchè re-
lativismo vuol dire che a
nessuno viene riconosciuto
a priori il monopolio della
Verità. Ma la conclusione
di Ratzinger sbalordisce: il
binomio individualismo/
relativismo spiegherebbe il
riaffacciarsi nell'età con-
temporanea del nichlismo
(nihil, niente, viene vissuto
come principio basilare su
cui fondare un'etica uni-
versale, valida per ogni uo-
mo) e la diffusione di un ti-
po di cultura simile a quel-
lo degli anni che hanno portato al nazi-
smo (sic!): "I lager nazisti… possono es-
sere considerati il simbolo estremo del
male…che si apre quando l'uomo di-
mentica Dio e a Lui si sostituisce…Essi
sono…la punta culminante di una real-
tà più ampia e diffusa , spesso dai con-
fini sfuggenti". Dunque i modi di pensa-
re e di agire che esaltano la libera auto-
determinazione e non riconoscono a
Dio il ruolo di unico principio e fonda-
mento dell'etica, generano nichilismo e
tragedie assimilabili all'ideologia nazi-
sta: ieri i lager, oggi la profonda crisi del
mondo contemporaneo (tradotto: il ni-
chilismo si esprime storicamente nella
secolarizzazione di società ove non so-
no più rispettati i "valori non negoziabi-
li"). In primo luogo: è paradossale che
la denuncia degli orrori cui ha condotto
"l'umanesimo ateo" venga da parte di
una Chiesa che, in nome dell' "umanesi-
mo cristiano" ha scritto pagine piene di
sangue nei secoli in cui fanatismo e
ignoranza accecavano le menti e la co-
scienza. Ancora: la Chiesa cattolica
proclama di avere il monopolio della
conoscenza del Bene (da cui certo non
esclusa e che, anzi, ha contribuito a for-
giare) ma su questa strada non sola per-
chè le religioni nel mondo sono decine
ed anzi ci sono molte differenze fra di
loro, persino fra le tre abramitiche (vedi
il caso del matrimonio: gli ebrei ammet-
tono il divorzio, i cattolici lo vietano, i
musulmani prevedono anche 4 mogli).
Infine: non è intellettualmente corretto
né moralmente magnanimo mettere nel-
lo sgabuzzino della storia e derubricare
a merce di poco pregio l'eredità che ci è
stata lasciata da tutte le menti illumi-
nate lungo i secoli, nelle diverse culture:
non solo i filosofi ma anche i poeti, i ro-
manzieri, gli artisti, tutti i pensatori e i
creativi che si sono interrogati sul gran-
de mistero della vita, cercando di dare
un senso al nostro breve e faticoso cam-
mino. Ma Ratzinger mette Roma e il suo
magistero al centro del mondo: il mon-
do riuscirà a liberarsi dal vizio e dalla
corruzione solo quando la
voce divina si alzerà più
alta della voce che l'uomo,
i progenitori che avevano
mangiato il frutto dell'al-
bero della conoscenza, li
ha ammoniti dicendo che
sarebbero stati giudicati in
base a come avrebbero
usato della loro nuova
condizione? di scegliere fra
il bene e il male? Se ne de-
duce che la libertà è stata
il presupposto essenziale,
originario della loro nuova
vita, e la libertà c'è solo in
una condizione di autono-
mia (da autos/nomos: da
me stesso/norma, regola)
ovvero sono io che mi do
da me stesso la norma da
seguire, decidendo cosa è
bene e cosa è male). E dal-
l'esterno possono arrivare
consigli, sollecitazioni, ma
mai limitazioni all'agire in
autonomia. Come invece
accade da quando in Ita-
lia la lobby curiale, facen-
do sì che per legge siamo
tutti rispettosi della voce
di Dio (quella proclamata
da Roma), ci priva di quella libertà che
sta a fondamento della vita democrati-
ca (e questo è l'aspetto più grave in un
paese dalla democrazia traballante co-
me il nostro). Benedetto XVI ci vuole
salvare ma, facendo Dio legislatore del-
la nostra vita, lancia una vera e propria
offensiva contro quell'aspirazione alla
libertà che, ignorata per secoli anche in
Occidente, ha trovato voce solo col mo-
vimento rivoluzionario dell'Illumini-
Relativismo. Un bene
Libertà
Stefania Friggeri
la Verità non esiste.
Ci sono tante verità di cui
nessuno ha il monopolio
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Immagine Sara Rambaldi