Numero 8 del 2009
Ozio pigrizia tempo libero
Testi pagina 8
Com'è potuto accadere che si sia ra-dicato nel paese, diventando ele-
mento fondamentale del panorama po-
litico, quel fenomeno che avrebbe dovu-
to suscitare un'istintiva avversione
("un'ondata di barbarie eccentrica e di
volgarità primitiva….plebeamente de-
mocratica", Asor Rosa)? Se ieri è stato
commesso un tragico errore - l'autoasso-
luzione di fronte al fascismo - oggi dob-
biamo interrogarci per cercare di capire
come mai il paese si è affidato alla gui-
da di un politico la cui affermazione
"può essere considerata il trionfo dei di-
fetti dell'Italia e degli italiani: la scarsa
coscienza civile, la mancanza di tradi-
zione democratica, la prevalenza degli
interessi particolari sui collettivi"(Marc
Lazar). Un'ipotesi la offre lo storico San-
tomassimo sul Manifesto del 7 giugno:
Berlusconi rappresenta l'autobiografia
del popolo italiano che in gran parte
"ha potuto rispecchiarsi pienamente e
senza residui in un leader politico, si è
sentito non solo tollerato ma nobilitato
e glorificato nella beatificazione di tutti
gli istinti che confusamente avvertiva in
precedenza come appartenenti a una
sfera di opaca assenza di civismo". Ber-
lusconi dunque ha approfondito i guasti
e le distorsioni già radicate nel paese,
vedi l'ossequio convenzionale e confor-
mista alla religione cattolica, vissuta
come la religione "dei preti", nell'igno-
ranza e nell'indifferenza verso le rispo-
ste che molti trovano nel Vangelo alle
domande di una vita ricca di esperienze
spirituali. Nel caso di Noemi, ad esem-
pio, anche se nel book la ragazza si pre-
senta mezza nuda e in pose poco ange-
liche, Berlusconi ne esalta la purezza, il
viso d'angelo, così come prevede la mo-
rale cattolica tradizionale. L'ipocrisia di
questo maschio italiano è la stessa usa-
ta tempo fa da chi voleva carpire la ver-
ginità delle ragazze: ieri promettevano
il matrimonio, oggi la carriera, o in tv o
in politica, non fa differenza. C'era già
stato lo scandalo delle veline che stu-
diavano da ministro, ma questa volta
la ragazza è minorenne e la denuncia di
Veronica viene dopo atti di governo xe-
nofobi che avevano indignato il mondo
cattolico. Per tacere del caso Mills in cui
ci sarebbe un corrotto ma non un cor-
ruttore. Berlusconi insomma è nei guai,
luglio/agosto 2009 noidonne8
Democrazia “privata”
Laicità
Stefania Friggeri
nili: l'apertura anglicana del sacerdozio può nascondere un'involontaria sfida
"antipapista" (tanto si sa che, prima o poi, anche Roma dovrà cedere), ma è sco-
pertamente sessista la rivalsa vaticana che, superando i limiti del postulato mi-
sogino celibatario, ha accolto i preti anglicani dissidenti e ammogliati. L'orto-
dossia e le chiese orientali non illudono neppure i preti desiderosi di avere una
compagna perché li escludono dall'episcopato. È intollerabile, almeno per noi
moderni, che le chiese cristiane abbiano ridotto le finalità del matrimonio alla
procreazione e a quel remedium concupiscentiae che diciamo in latino per atte-
nuarne la vergogna.
Le donne rifuggono dal potere - almeno per ora - proprio perché lo conosco-
no bene per esserne state, in più modi, le vittime privilegiate. I maschi, che l'-
hanno inventato, lo tramandano, nel convincimento che sia "naturale" che i for-
ti siano superiori ai deboli in senso fisico e metafisico, e che fortissimi tra tutti
siano gli "uomini del sacro", che hanno il potere di confermare le imprese uma-
ne con il sigillo presunto della volontà divina.
Anche in questo nostro tempo problematico (si potrà, per esempio, reagire
con i divieti e le scomuniche, così come con l'ignoranza e l'irresponsabilità alle
prospettive della scienza e delle biotecnologie?) i poteri laici e religiosi, non-
ostante tutte le statistiche confermino che ovunque, anche nel Sud del mondo, le
donne hanno capacità e competenze inedite da utilizzare a beneficio di tutti, si
richiudono pericolosamente in reciproche (e interne) competizioni. Come diceva
papa Giovanni XXIII per i conflitti, è demenziale, alienum a ratione. Ma neppu-
re i Papi si analizzano per contestarsi i poteri.
Gesù Cristo aveva insegnato ben altro. Ma la sua chiesa, che non gli è mai
stata troppo fedele, oggi rischia molto: potrà ottenere, forse, una dilazione alla
caduta del proprio potere, ma può anche indurre, se non si converte (e le teolo-
ghe femministe non negano l'aiuto) a perdere la credibilità del messaggio.
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