Numero 1 del 2009
Verso un nuovo mondo?
Testi pagina 8
È indubbiamente la crisi il fenomenoche preoccupa chi ha risposto al son-
daggio: l'81% delle risposte si sono ad-
densate sulla percezione che il nuovo
anno "sarà economicamente peggiore".
In linea con le previsioni degli economi-
sti (peraltro ancora non concordi sulla
durata prevista di questa crisi: un anno
dicono alcuni, ma altri - forse i più - ,
propendono per i 24 mesi. E come sem-
pre succede, la storia ce lo insegna, ci si
rifugia nel privato. Tra gli avvenimenti
felici del 2008, a fronte di alcune timide
risposte in merito all'elezione di Obama
("un afro-americano alla presidenza de-
gli Stati Uniti d'America rappresenta un
cambiamento epocale" ),
prevalgono le gioie casa-
linghe: la nascita di una
nipotina, l'aver finito di
pagare il mutuo, le olim-
piadi, il "poter contare
nuovamente su me stessa
e sul mio lavoro", nuove
amicizie, piccole e grandi
avvenimenti del quotidia-
no. Diverse risposte - le
più pessimiste - affermano che questo
anno appena passato non sia stato fo-
riero di momenti di contentezza. E l'au-
gurio che si vorrebbe rivolgere al Paese e
alla propria famiglia si articola tra di-
verse opzioni: tra chi auspica l'avvento
di un "neorinascimento", e vorrebbe "po-
ter sperare in una politica capace di su-
perare le grandi differenze tra ricchi e
poveri", auspicando "una nuova cultura
della solidarietà", " la garanzia dei di-
ritti per tutti e tutte", chi invita ad ave-
re - nonostante tutto - la "forza di non
abbattersi di fronte alle difficoltà che la
vita quotidianamente ci offre", "ad ave-
re il coraggio e la speranza di continua-
re nel cammino difficile" "ad avere la
forza e la volontà di pensare ed a gire
controcorrente riscoprendo le risorse, i
valori e la solidarietà che sono dentro di
noi", trovando un "positivo oltre". E
"tanta serenità". Il problema più grave
che ci trascineremo nel 2009 è, nelle
molte risposte, individuato nella crisi
economica, nella perdita del lavoro, ne-
gli urgenti problemi ambientali, nella
precarietà per le giovani generazioni,
nell'incapacità politica di risolvere i
problemi. Cosa regalare dunque a lettri-
ci e lettori per questo nuovo anno? La
segnalazione di un librettino di Philippe
Delerm, uscito una decina di anni fa,
dal titolo "La prima sorsata di birra e al-
tri piccoli piaceri della vita". Brevi rac-
conti che narrano di sensazioni squisite
e fuggevoli, capaci di farci star bene e
rinforzarci un po' prima di uscire ad af-
frontare il mondo.
Con tutte le nostre forze.
gennaio 2009 noidonne8
Sondaggio di dicembre
Evviva l’anno nuovo
Rosa M. Amorevole
Il Parlamento Europeo approva
la risoluzione sulla parità retributiva
Il Parlamento Europeo ha votato lo scorso novembre una risoluzione recante
raccomandazioni alla Commissione sull'applicazione del principio della parità
retributiva tra donne e uomini. I punti del documento possono essere così rias-
sunti:
1) richiesta alla Commissione di presentare, entro il 31/12/2009, una proposta
legislativa sulla revisone della normativa esistente relativa all'attuazione del prin-
cipio di parità retributiva tra donne e uomini;
2) si conferma che le raccomandazioni rispettano il principio di sussidiarietà ed
i diritti fondamentali dei cittadini;
3) ritiene che la proposta non avrà implicazioni finanziarie;
4) ribadisce la necessità di una migliore e più tempestiva attuazione delle dis-
posizioni della normativa esistente relativa all'attuazione del principio di parità
retributiva tra donne e uomini, prevedendo la diffusione di informazioni e di
guide sugli strumenti pratici su come superare il divario anche rispetto ai con-
tratti collettivi nazionali o di settore;
5) sottolinea l'importanza del negoziato e della contrattazione collettiva nella
lotta alla discriminazione nei confronti delle donne, segnatamente in materia di
accesso al lavoro, di retribuzione, di condizioni di lavoro, di progressione della
carriera e di formazione professionale
6) invita le Istituzioni europee a organizzare una Giornata europea della parità
retributiva - giornata durante la quale le donne europee riceveranno (in media) la
retribuzione percepita (in media) dagli uomini nel corso di un anno - al fine di
contribuire a sensibilizzare alle disparità retributive esistenti e a stimolare tutte
le parti interessate ad assumere le iniziative atte a eliminare tali disparità;
7) invita le parti sociali a elaborare di comune accordo strumenti oggettivi di valu-
tazione del lavoro al fine di ridurre il divario di retribuzione tra donne e uomini;
8) incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione e le allegate
raccomandazioni particolareggiate in allegato alla Commissione, al Consiglio
nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
In allegato alla risoluzione vengono indicate le raccomandazioni particolareg-
giate sul contenuto della proposta richiesta, in merito a: definizioni, analisi della
situazione e trasparenza dei risultati, valutazione del lavoro e classificazioni delle
professioni, organismi di parità, dialogo sociale, prevenzione della discriminazio-
ne, integrazione della dimensione di genere, sanzioni, razionalizzazione della
normativa e della politica dell'Unione Europea.