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Numero 10 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 2


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 2
PAGINA 8

Testi pagina 8

< La teologia variabile

Dalla disputa sull'animazione del feto alle controversie sul purgatorio, l’immaginario cristiano

e i ripensamenti della Chiesa



uando la gerarchia cattolica si pronuncia

sui temi di bioetica lo fa in nome della “m0-

rale naturale”, valida al di la del mutare dei

tempi e dei contesti storici. Poco male se

questi discorsi rimanessero interni, dedi-
cati all’edi 1cazione dei fedeli, e invece si risolvono in pre-
se di posizione volte a determinare le scelte legislative di
uno stato sovrano che dovrebbe riservare gli atti di so-
vranità al popolo (che non coincide con quello dei fede—
li) e ai suoi rappresentanti. Me se rivolgiamo uno sguar-
do appena attento ai duemila anni di storia ecclesiastica
e alle idee espresse dai suoi grandi intellettuali (Padri del-
la Chiesa, Pontefici, teologi...) quella presunta assoluta
uniformità non viene confermata. Basti prendere in esa-
me il concetto di “animazione”, da intendersi come in—
gresso dell’anima nel feto. Nei primi secoli sul controverso
tema l’opinione prevalente (che il merito fosse del seme
maschile) è condivisa da Alberto Magno ma rifiutata da
Tommaso d’Aquino. La disputa fra animazione simulta-
nea (al momento del concepimento) e animazione suc-
cessiva (dopo 40 giorni per i maschi, dopo 80 per le fem—
mine) va avanti fino al XVII secolo quando l’animazio-
ne simultanea si impone perché trova credito l’afferma-
zione del medico T. Fienus il quale sosteneva che l’ani-
mazione avveniva nel terzo giorno. La distinzione fra foe-
tus animatus e inanimatus cade nel 1869, ma la Chiesa ri-
mane rigida sul divieto di aborto perché l’idea agostiniana
della dannazione di un bambino non battezzato esige che
la madre, anche se rischia la vita, non deve preferire la vita
terrena alla vita spirituale del figlio. E oggi in un clima di
restaurazione in cui la Chiesa può profittare della fram-
mentazione e della stanchezza delle forze progressiste, si
marcia addirittura verso lo stravolgimento giuridico del
diritto facendo dell’embrione appena concepito un cit-
tadino a tutto tondo. Si incontrano analoghe oscillazio—
ni e variabilità di convinzioni se si seguono le peripezie
di temi teologici di grande rilevanza, come quello del Pur-
gatorio. La storia del concetto, mirabilmente ricostruita
dal grande storico]. Le Goff (La nascita del Purgatorio)
viene da un lungo passato di riflessioni intorno all’aldi-

noidonne | ottobre | 2012

di Stefania Friggeri

là; e di interrogativi: il fuoco e corporale o spirituale? la
purgazione avviene tra la morte e la resurrezione o
dopo il Giudizio finale? dove si trova il purgatorio? Fino
al XII secolo le risposte precise sono poche: l’idea di pur-
gatorio rimane nel vago e ristagna per secoli, accompa-
gnata dalle dispute teologiche e dagli anatemi contro chi
rifiuta lo schema ternario, fedele allo schema binario del-
l’eredità greco-giudaica (aldilà sotterraneo o celeste). L’im-
maginario cristiano si ispira ai motivi arcaici diffusi nel—
le religioni antiche: tenebre, torture e fuoco; vedi l’Apo-



calisse di San Paolo (III secolo), dove però si distingue
un inferno inferiore e uno superiore in cui “vidi le ani-
me di coloro che attendevano la misericordia di Dio”, mi-
sericordia così grande che Dio, commosso dalle preghiere
dei dannati, concede loro di avere requie nel week end:
non è ancora il purgatorio ma l’idea del sabbatico infer-
nale (che si concilia con la sacralità della domenica) lo pre-
figura. Nella preistoria del purgatorio va ricordata anche
la “Passione di Perpetua” che avvia il tema delle preghiere
a favore dei defunti. In terra d’Egitto, crogiuolo del pen—
siero religioso del mondo antico, nascono i padri del pur-
gatorio: Clemente Alessandrino ed Origene. Il primo di-
stingue un fuoco che divora da un fuoco che salva, Ori-
gene fa la distinzione fra peccati mortali e peccati lievi,
emendabili. Decisiva nella gestazione del purgatorio an-
che la figura di Sant’Agostino che insiste sul tema della
penitenza ed afferma che le sofferenze patite sulla terra
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