Numero 3 del 2012
D come differenti
Testi pagina 8
COSTITUZIONE
n Italia sono ancora in vigore i Patti Late-
ranensi, triste eredità del ventennio e la lai-
cità dello Stato non gode di miglior salu-
te rispetto agli anni del fascismo. Se Mus-
solini — spinto dall’ambizione di creare uno
stato autocratico su cui mettere la sua impronta ì .
- da un lato blandiva il Vaticano per averne l’ap-
poggio politico e dall’altro combatteva in modo
sotterraneo col magistero per la formazione e il
controllo dell’opinione pubblica (vedi il Min-
culpop e l’inquadramento della gioventù), oggi
contro il fondamentalismo mascherato e strisciante __
- cui mettono argine solo le sentenze del Tar e del-
la Corte Costituzionale su iniziativa dei cittadini r;
- le più alte istituzioni statuali latitano nella do- l ,
verosa salvaguardia dei valori della Costituzione - g ;
dall’interferenza clericale. Valori altrettanto “non
negoziabili†quanto quelli proclamati dal Papa, A:
a partire dalla laicità , fondamento della demo-
crazia. Perché solo quando lo Stato pone tutte le
confessioni presenti sul territorio su di un piano
di parità e non ne privilegia nessuna, né discrimina
i non credenti, solo allora la società conosce quel
pluralismo che si fa garante della libertà di tutti
nella giustizia. Ma oggi all’arrendevolezza dello Stato cor-
risponde la rigida ostinazione del mondo cattolico dove sono
ormai egemoni le forze che si battono per la “sana†(P) lai-
cità patrocinata da Ratzinger. Che prevede la cancellazio-
ne della legge 194. Una legge nata, sotto la spinta del mo—
vimento femminile, dall’alto compromesso, irrealizzabile oggi,
tra le forze laiche cattoliche e non cattoliche (essere catto-
lici non impedisce di essere laici). La legge 194 viene attaccata
con la stessa strategia adottata dalla destra contro la Co-
stituzione: non viene aggredita direttamente ma svuotata dal-
l’interno, ridotta ad un guscio vuoto così che formalmen—
te è ancora in vigore ma in realtà è diventata un pezzo di
carta, simbolico ma innocuo. A questo provvedono le “li-
nee guida†regionali; ha cominciato la Lombardia di For-
migoni, poi è arrivata la proposta Tarzia del Lazio, infine
quella di Cota in Piemonte. E anche nelle linee guida del-
l’Emilia—Romagna non mancano le ambiguità , come dimostra
il caso di Correggio (provincia di Reggio Emilia) dove il Mo-
noidonne | marzo I 2012
< Valori non negoziabili
Le donne sono le prime vittime di uno stato che non afferma la piena laicitÃ
di Stefania Friggeri
vimento per la Vita è entrato nei con-
sultori. Il ruolo del Consultorio, infat-
ti, da sanitario è diventato sociale, ov-
vero la sua ï¬nalità non è più la tutela del
benessere psicofisico della donna, ma
la salvezza della famiglia dai capricci e
dall’immoralità delle femmine libertine.
Ma questo è solo il primo passo verso
la privatizzazione: meno soldi, meno
personale, meno consultori vuol dire de-
strutturare il pubblico e aprire la stra—
da a consultori gestiti da agenzie private
confessionali. Che fare? Per salvare i
consultori e la 194 la mobilitazione del-
le donne non è sufficiente, abbiamo bi-
sogno dell’appoggio delle forze politi-
che, a partire da quelle presenti in Par—
lamento. Ma il PD è tentato dall’alleanza
con l’UDC, il partito che difende i “va-
lori non negoziabili†(nel gran baccano
sui media suscitato dal caso di Correg-
gio tra le voci più sgradevoli c’erano
quelle di alcuni politici del PD che si au—
guravano l’estensione di quel modello
a tutta la provincia). E allora dentro il PD, anche su que-
sto tema ondivago ed incerto, deve nascere un serio dibat-
tito per ravvivare l’anima laica presente nel partito. Inoltre,
poiché sono le donne le prime vittime di uno stato che non
riconosce il valore della laicità , sarebbe auspicabile che le
donne cattoliche si mobilitassero per contrastare dall’interno
la misoginia della Chiesa cattolica. È vero che una donna
ha avuto l’incomparabile onore di accogliere nel grembo il
figlio di Dio, ma Maria (dogma dell’Immacolata Concezione,
1854) fu concepita dalla madre senza peccato originale, ov-
vero Maria nacque pura del peccato compiuto dai proge—
nitori nel Paradiso terrestre: dopo aver mangiato il frutto
proibito “si vergognarono e coprirono iloro organi sessuali
con foglie di fico†(Agostino). Maria dunque nacque sen-
za la macchia del peccato trasmesso ai figli di generazione
in generazione: il piacere sessuale. Un peccato che Maria
non trasmise a Gesù perché vergine, anzi sempre—vergine.
Così infatti ancora oggi Maria viene onorata, accreditando