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Numero 1 del 2015

Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia


Foto: Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia
PAGINA 8

Testi pagina 8

6 Gennaio 2015
PaPa Roncalli non ha avuto foRtuna
da moRto: beatificato nel 2000 insieme
a Pio iX e santificato nel 2014 insieme
a PaPa Wojtyla. Giovanni XXiii, infatti,
non ha molto in comune con Pio iX, il
Pontefice che ha PRoclamato nel sillabo
l’infallibilità PaPale, ha tolto alla famiGlia
il Piccolo edGaRdo moRtaRa, ebReo
battezzato da una domestica (“i diRitti del
PadRe celeste venGono PRima di quelli del
PadRe teRReno”), ha mandato a moRte chi
combatteva il “PaPa Re”.
Se leggiamo Pio IX nel contesto storico- culturale del suo
tempo ne comprendiamo le motivazioni reazionarie ed
oscurantiste, ma da qui a farlo santo ce ne corre. Né papa
Roncalli ha molto in comune con papa Wojtyla, a partire
dalla centralità del Vaticano che il Concilio aveva comin-
ciato a ridimensionare a favore delle chiese locali la cui
autonomia Wojtyla ha invece
duramente repressa, insieme
a tutte le forme di dissenso
nei confronti della teologia
romana. E questo spiega la
censura o le dimissioni impo-
ste negli anni a numerosi te-
ologi da parte della Congre-
gazione della Dottrina della
fede retta da Ratzinger. I più
noti: padre Zanotelli (direttore
di Nigrizia, da cui alla fine si
dimise), don Franzoni e Hans
Kung (sostenitori del diritto al
divorzio e all’aborto), Leonard
Boff, padre Arrupe e padre
Cardenal (sostenitori della Teologia della Liberazione) e
tutti quei religiosi che portavano avanti una pastorale so-
ciale di dialogo con le forze progressiste o marxiste; ha
emarginato anche i religiosi che promuovevano la ricerca
teologica dal basso e uno spirito “democratico” nella vita
della Chiesa, che vuol dire discutere in modo libero ed
aperto temi come l’omosessualità, la contraccezione, l’a-
borto. Sull’omosessualità, “inclinazione ... oggettivamente
disordinata”, Wojtyla non solo ha condannato “la malizia
intrinseca degli atti sessuali” (da cui discende che è “as-
solutamente sconsigliabile” l’ordinazione sacerdotale dei
gay), ma nel 2000 ha fatto pressioni per impedire il World
Gay Pride a Roma. Sulla contraccezione non ha mostrato
alcun ripensamento e nel Rwanda devastato dall’Aids ha
raccomandato la castità e la fedeltà coniugale per com-
battere l’infezione (d’accordo, ma erano necessarie altre
misure, tipo il peccaminoso preservativo). Sull’aborto,
“espressione della cultura della morte che pervade il mon-
do moderno”, Wojtyla si è espresso con parole ingiuriose
mai udite prima, paragonando l’aborto nientemeno che
alla Shoah. E se il papa polacco ha riconosciuto virtù e
meriti alle donne, ha sempre
riaffermato il divieto del sa-
cerdozio femminile. “È vero
che Gesù scelse dodici apo-
stoli maschi. Ma perché que-
sto dato storico indiscutibile
dovrebbe diventare il segno
di un fatto naturale immutabi-
le? …..Così si immobilizza la
storia, come spesso ha fatto
e continua a fare la Chiesa
gerarchica…..il papa prende
un pregiudizio storico e lo as-
sume come prova di fatto che
la natura va in una certa dire-
zione, rafforzando il pregiudi-
zio da cui era partito” (Vattimo). Durante il suo pontificato
non sono mai stati denunciati al potere secolare i religiosi
colpevoli di pedofilia, delitto ricondotto semplicemente al
Piovono santi
Le tante canonizzazioni rischiano di “svaLutare L’idea che i santi
siano prima di tutto modeLLi per indicare aLLa gente comune
come vivere una vita santa”
di Stefania Friggeri
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