Numero 8 del 1944
Natale a Regina Coeli
Testi pagina 7
NOiÎDONNE
7
Parla la Delegata dell'U.D.l.
prl ciemi
"A 3 ’nti!
io delle sue coetanee. Qii:
?nora insoluti. quanti dll'lti
Ragazze che. pur averi «.«txli cn»
Le imparare il mesiie . . «z ap-
prendiste i per due. tl'c anni. con paga
tanto inferiore ai lavoro che p Lana:
ragazze che lavorano iii allibic . i mal—
sani, fanno grandi prat che c non goda.
no di nessun suplemento vive ' . ragaz—
ze s?nÌCe addirittura dali’a dita dei
padroni di piccole az.ciide che riesco-
):0 a sfuggire al controllo sindacale.
Cou moica saggezza. Rosina indica le ri-
vendicazioni delle ragazze, che saranno
l'atte presenti alla C.G.I.L,
u 100 quintali di patate andati a male i»
E non un chilo di patate pcr noi, che
non sappiamo che mangiare! Ecco i'l'o
che dice tremendo un‘operaia della Fab—
brica Manzoliiii.\dl"cul il pro; '.e.alio
'c anche i‘elice‘pOsscssore di vasce tenu-
te. dove appunto le pagare mare scono
per... mancanza. di mezzi di gr orto.
Giovanna ha una CiCJtriCe Sui viso.
ancora fresca: uno SL'iiiZZn d'alluminio
fuso. Quando parla. cosi sempilcc. so-
bria. seria. sentiamo in ivi l'energia ac«
cumulata in chi lavora e so.irc. qllel-
l'energia che aiuterà l'Italia a uscire
dalle rovine del fascismo. operosa e lin—
novata.
Non c'è il « nido i. alla Manzulini; le
operaie non hanno supplementi al mm—
tarl; le paghe sono h- e.
Ma le operaie della i anzollnl sono
tenaci. sapranno migliolai'e la loro si—
tuazlone.
di nido ci sarebbe: ma è uno stan-
zone umido, accanto alla camera mor-
tuaria... i».
e le infermiere dell'Ospedale S. Giovan-
ni non possono mandarci i loro bambi—
ni. s‘intende. .
La delegata. Anastasia Cardoni ricor—
da ancne che negli ospedali d Roma
non c‘è la mensa liuorcnè al «VE‘orla—V
nini»: che una piaga d.'lic più ava“
e l'indefmito permanere di molte lavo-
ratrici nelle condizioni di «diui‘niste»
o « avventizie »..
La carriera delle impiegate
E le impiegate? Parlano Scavuzzo. del
Banco di Roma. e Cobau. dgilu imDKJ:
ste dirette. L'ambiente impegaiizd) c
dii?deme verso le donne. la vita sinda—
cale vi si sviluppa tra molte dif?colta .
le commissioni interne sono spesso trop—
po << coillpienswe » deile eSAgenze dgi da—
tori ul lavoro, poco dl quelle degli im-
piegati.
Le lngiustizie da riparare urgentemenv
te sono ?lone: e riguardano sp-ciaimen»
le gli al'DiLl‘ll, nella assegnaZlone dei
ruoli, i1 nessun conto dei t.t011 di stud.o
per gli stipendi e i gradi delle impiegace
le escluSlcni 0a certi gradi di carriera...
c'è poi come per tutti: nei. il problema
dei carovna clie non è ancora un l'atto
l'eguiaie in incltl luogil. al lavoro e la
misura della sua corresponSlone.
Lordine del loro
Le improvvisate oratrici sono state
brevi: rilevi anche i colleghi Cuzzaniu e
Bruscnl clie hanno VÙLLLO chiudere il
nostro convegno con un saluto della
0.0.1.}; e (iena Camera dei Lavoro di
Roma. Si da ora lettura deli ordine del
giorno conclusivo: in esso vengono in-
(1.63:: tutte ic rivellu muni emerse dal
coibcgno c durante la sua preparazione:
esso sala la base del nostro iuturo lu—
volu. ne presend AU approvano aii'unani-
mita, AIA'Àchizi'ui al prossimi convegni
al cateeoiie e, irauamn a1 lavoro!
Diuum i punti 2:.»L'Ilzil1’i dell‘ordine del
giorno:
I, Inti campo sindacale:
ai il” necessario intensi?care al mas-
simo l'adesione delle muààc Ie...miniii
alla. Vita slnuacaie.
b) Le masse lemminili d.bbono esseA
sere l'alimewmaw I" s.n, aLe Cammia'
5.0.“ lil..|il\: u negli aitr. organrmi ui-
11.an ne. Sin?aJlui I.| Illh ti") prupur-
Lunare al“! .ui'u impoJanzu el'LJNa.
ci E’ urgente orgalnzzJe nei sinda-
cati tutte le ravdi‘ati-lci ui chCun: a: en-
ue (mjght'nliî, pasticcera, iavanuene,
ee ...) cric per Il momento sonu tomi—
Iiielite iiidiicse.
il. Nei settuie economico.
a) le donne r Chiedono una chiara
compliazmnc aciic [lustri] ghc‘ la ilaui-
duzmne 1'49th degli a rctrnu la rego—
lare corresponsione neiiinuennits caro.
iato. e che la q..lli.Iic.4 di capo-ram glia
venga ChlUsa a nidi I casi in cui la ia-
Illigilut u elementi familiari sano a ca-
rico deliri iuioratl'iec (.nar L; inv.iiidi.
prigioniero, tatuato iiubii con parenti
u cui u) c 4 ile nubiii u vedove senza ap-
poggio familiare.
b) esse rich'edono inoltre una soluî
'îme rapida dei seguenti p ob cm; d. cui
i due primi sono comuni a.le maestran—
ze maschili.
1) che venga ridotto il periodo di apj
prendistato all’eflettiva necessita dl
apprendimento dei mestiere;
2) che sia. limitato il periodo in cui
la lavoratrice 'e consioeram avuntizm.
giornaliera. aus.liaria o diuturnista;
3) clic sia tute.ata In posizmne nei
ruoli e nei grad. di carrierw nelle .mpie—
gate in corrispondenza eden-va ai tito-
li di studio.
lll. Nel campo assistenziale.
Le lavoratrici r.chiedono:
. a) che i nidi siano istituiti o rime—si
in fulizmne, cne accuigano . bambini n-
no ail'eta ui cinque anni, che 5.80., 0.m-
trollaii dane lavoratrici stesse.
DI che le donne pa.tec.pin al con-
trnilo sulle mense azienda-r e e coope—
rauve;
c) che i supplementi accordati agli
uomini per i lavori pesanti sian; cun—
sentiu ancne alle viver—Indi cnc fanno
gli stessi lavori, e che questi s-ppieluen-
ti Siano estesn a tutte le laVof?lul01 di
eta. inieriore ai 18 anni.
A conclusione le donne riunite a con—
vegno proposeru la p.epar.z.un; di con—
vegni m categoim per resaiiie dei pro-
bleml spec?ci, per m formazione- dl una
pia ViVa. coscienza. sindacale e per la se-
iuzmnc degli elementi che passuuu assol—
vere Il compito di anIVIste smdacah.
L'ordine dei giorno termina e.primen—
do la certezza che «I'iiiwnlez-anione
“CulatVIVALB sindacale delle i.vor.urici,
verra ad allargare ie nasi nell’unit4 s-n-
ducale e cementera maggiori ente l'u-
nione di tutte le forze iavorathr nella
duesa dei comuni interessi».
Per mancanza di spazm, mandiamo al
prossimo numero tulle lo corrispondrnzg sin-
dacali, lra rui una imporianliasinia relaziona
sullo luli?riu di Napoli. Pubriiivhiamo sol»
(anno, per il suo cal'aliere dialiualilà in perion
do nnlailzio, quealn lettera, fra ie’moile che
niiliiuum riwvuio. sullo scollanle problema dei.
le regalle, Sollevulo dal nastro BHH‘OIO del
numero 64
Cure amiche.
le .Ìlurcho. la schiauilù delle regniie
'e sumpru non busluno gli ubblighl rho
sono scritti sulla paù‘zzn (runlmilo) ne scap-
parlo sempre nuovi: quelli del Cmmlielli [al
lampo della mielilum) quelli al Inno/e e quel"
li per la lamigun del padrone.
E Imi ('he non riceviamo neppure la carne
della tessera dobbiamo dure i nostri polli e
le "Dal": “0m e se ii pollame niuure mimo
costruita u comprare alla bona nera per puier
muniensre i Iiasln, Dbbllgll..
l'l salma ("Ilruumllle vosnm
Adaigisa Albanesi
lli‘azinne organizzi-la si può fare per l’un
buliziunc di questo uso nicliovuiei Riuniievi
lu.le. Il! l‘olllddlnt: di uno slc:su paese‘ e in-
ic una delegazione llili pud.oni perché si
soppriniul'obhligo dello regalic, S..- non one-
nele soddisfazione rivolgeicvi alla Lega conia-
v
dina che vi indicherà come comportarvii