Numero 3 del 2008
Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
Testi pagina 60
marzo 2008 noidonne60
Cara Bruna,
"leggere l'albero" ha destato il mio
interesse e ti scrivo per sapere se è
possibile scoprire, attraverso il mio di-
segno, come si viene recepiti dal mon-
do circostante! A presto,
Marco Detto
Caro Marco, l'albero di un musicista,
in questo caso un jazzista e composito-
re del tuo livello, è un'apertura verso il
mondo…
Le foglie sono ben salde ai rami e re-
sistono al vento che le rende più armo-
niche come le note di una tua composi-
zione! Il questo caso il pentagramma
esce dallo schema per diventare più li-
bero nella sua struttura ben salda e
classica.
Le foglie, che nascono prima dei frut-
ti, costituiscono l'ornamento, l'anima-
zione e stanno per il riconoscimento e la
lode: sono i primi segni della fecondità,
dello sviluppo, del germoglio, del rigo-
glio. Rappresentano dei tratti fanciulle-
schi, dei modi giovanili, un gusto per la
manifestazione e la rappresentazione,
ma anche un piacere di elogio e un cre-
dere alla felicità con l'entusiasmo di un
bambino! Rappresentano la capacità di
sognare.
I rami sono aperti in modo centrifu-
go, segno di opposizione e di facile ira-
scibilità, soprattutto quando si
presenta un problema poco grade-
vole. Allo stesso tempo sono se-
gno di grande operosità, d'inizia-
tiva e zelo, di estroversione, di
spirito d'adattamento, di passione
a contatto con la realtà!
Nel segno e nel tronco c'è tutta
la tua ipersensibilità, tipica del-
l'artista: dalla vulnerabilità inte-
riore all'interesse per l'insolito e
come segni indelebili le tracce dei
traumi, quasi inevitabili in una
persona fuori dal comune come
un grande musicista. Scalfitture
provenienti da un passato vera-
mente lontano e che accompagna-
no, senza mai mollare la presa, la
vita dell'artista. Lo spazio preferi-
to è quello degli idealisti, verso
l'alto, ma anche di chi non dimen-
tica il passato e lo ricorda con
nostalgia - per la posizione verso sini-
stra-, una nostalgia che non impedisce
l'impulso verso il futuro, verso la libertà
creativa.
Un momento più traumatico di altri
intorno ai 13 anni e poi la costante di
una ipersensibilità peculiare, dove i
traumi (anni 3,5-23,5-45 circa), si con-
fondono con la fortissima sensibilità di
percezione del mondo, proprio come
"l'orecchio assoluto", affinché il mondo
reagisca con empatia, la stessa che rice-
ve dalla musica di Marco. La risposta è
scontata: il movimento flessuoso dei ra-
mi -quasi come ripetuti abbracci- è già
un dialogo con quel mondo, che non
può non accorgersi dei richiami dell'ar-
tista!
Legambiente: Città italiane irrespirabili
Nei primi giorni del 2008 il livello di polveri sottili nelle città
è salito alle stelle. Solo a gennaio si sono verificati 17 giorni
di sforamento dei limiti a Frosinone, 13 a Napoli, 12 a Mila-
no e 10 a Firenze; seguono Venezia con 8 e Roma e Bologna
con 7. Il bilancio 2007 poi è stato drammatico: 51 su 63 ca-
poluoghi monitorati da Legambiente hanno oltrepassato i li-
miti europei; in testa Torino con 190 giornate, seguita da Ca-
gliari (160), Vicenza e Reggio Emilia (140). Le cause sono da
rinvenirsi nell'eccessivo tasso di motorizzazione del nostro
Paese (62 auto ogni 100 abitanti, più dei potenziali condu-
centi), e nell'industria, che produce circa il 30% delle emis-
sioni di ossidi di zolfo e degli idrocarburi policiclici aromatici
e il 25% delle polveri pm 10.
Biocarburanti? No grazie, inquinano più del petrolio
Per anni sono stati indicati come il sostituto ecologico del
petrolio ma il loro uso era limitato dall'alto costo. Adesso che
il petrolio ha raggiunto i cento dollari al barile e i biocarbu-
ranti sono diventati competitivi c'è un problema: bruciandoli
si produce meno CO2 ma la loro produzione è tutt'altro che
'verde' e risulta, anzi, cinque volte più inquinante" spiegano
Jorn Scharlemann e William Laurance, dello Smithsonian In-
stitute di Panama.
La marcia dei rospi
E' partita la marcia dei rospi verso fiumi, laghi e stagni per de-
porre le uova. In 52 località di nove regioni italiane i volon-
tari del Progetto Rospi si sono impegnati nel salvataggio de-
gli anfibi dalle ruote degli autoveicoli. Come? Aiutandoli ad
attraversare la strada. Dal 1990 ad oggi si stima che siano
stati salvati oltre un milione e mezzo di animali (fra i 110 e i
140.000 ogni anno).
L'Australia rinuncia alle buste di plastica
Niente più ai sacchetti di plastica in Australia, ad annunciar-
lo è il ministro dell'Ambiente, Peter Garrett: "Vogliamo ini-
ziare già da quest'anno; fare la spesa con un sacchetto di
stoffa sarà una novità ma lo dobbiamo soprattutto alla no-
stra fauna marina perché ogni anno decine di migliaia di ce-
tacei, foche e tartarughe muoiono perché scambiano la pla-
stica per cibo".
di Barbara Bruni
Leggere l’albero
Tracce
Bruna Baldassarre
disegna il 'tuo albero',
parla di te