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Numero 8 del 2010

Idee in viaggio


Foto: Idee in viaggio
PAGINA 6

Testi pagina 6

4 noidonne | luglio-agosto | 2010
AT
TU
AL
ITÀ
SI PARLA
DI NOI
STORIA, FEMMINILE PLURALE
IL DIBATTITO SUL FEMMINISMO E L’ATTUALITÀ DELLE E SULLE DONNE.
SEGNALI (ANCHE POSITIVI) DI MONDI IN MOVIMENTO
di Giancarla Codrignani
ui quotidiani in questi ultimi tempi si è tornati a
parlare di donne con spazio maggiore a quello che
noi stesse dedichiamo, almeno “visibilmente”, ai
nostri problemi.
Lasciamo perdere cose pur importanti: le
donne iraniane nel regime della doppia mo-
rale che le occulta ma non può impedire il loro affer-
marsi nel lavoro e negli studi, o le bambine afgane
inquiete anche a scuola per il rischio di sfregi e gas
tossici di talebani fanatici. O anche la speranza che,
dopo l’inizio degli scioperi in Cina, “le prossime fron-
tiere”, come diceva - ma pensa! - il Sole 24ore, sa-
ranno le donne.
Lasciamo da parte anche i pettegolezzi sul “porno
rosa” che (forse per qualche ragazza americana a cui le
chiese evangeliche dedicano corsi contro la dipendenza
dallo shopping and fucking) potrebbe essere letto come
un segno di emancipazione.
Fermiamoci un momento a ricordare anche
quelle meno riconoscibili tra noi che, in quanto
donne, hanno fatto bella figura. Mara Carfagna ha
dimostrato al collega Scajola - che ha giustificato il
possesso illegittimo di una casa sostenendo che qual-
che ignoto a sua insaputa l’aveva pagata - che è poli-
ticamente più forte l’ammissione di colpa e la ri-
chiesta di scuse: alla presenza di Napolitano, nella
Giornata contro l’omofobia celebrata al Quirinale,
ha riconosciuto “di essere stata guidata dal pregiu-
dizio” quando aveva condannato non solo i Gay
Pride ma tutte le organizzazioni omosessuali, e ha
ringraziato “Anna Paola Concia per l’impegno e la
delicatezza che ha speso per farmi conoscere la ric-
chezza del mondo associativo qui presente, con tutte
le sue sfumature…”. Non dimentichiamo neppure
la dignità con cui la conduttrice del TG 1, Maria
Luisa Busi, ha chiesto di essere sollevata dall’inca-
rico per non tradire “il ruolo di garante del rapporto
di fiducia che sussiste con i telespettatori... quando si
privilegia la comunicazione all’informazione, la pro-
paganda alla verifica”.
Volevo invece riferirmi a una serie di articoli sul
femminismo comparsi sul Corriere della Sera di apri-
le, aperti da un intervento di Susanna Tamaro (Il fem-
minismo non ha liberato le donne, titolo forse fuor-
viante). Diceva Tamaro: “siamo passati dall’angelo
del focolare alla mistica della seduzione”. Essendo
S
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