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Numero 2 del 2015

Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia


Foto: Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
PAGINA 6

Testi pagina 6

4 Febbraio 2015
RENZI DIREBBE “ROTTAMARE”.
UN CONTESTO FEMMINILE
PREFERIRÀ “ARCHIVIARE”.
QUESTIONE DI STILE? NON SOLO:
I ROTTAMI SONO PRODOTTI
RESIDUALI NON PIÙ UTILIZZABILI
PERCHÉ PRIVI DI CONTENUTO.
GLI ARCHIVI INVECE SONO BELLI,
PERCHÉ FANNO LA STORIA.
E, siccome la memoria senza supporti
non va lontano, dagli archivi si può anche
ripartire, se è vero che molto del femmi-
nismo è cresciuto con le ricerche delle
storiche.
Luisa Muraro ha “archiviato”, dopo 25
anni, Via Dogana. La sua esigenza - dice
- è “fare vuoto, fare silenzio”. Forse in at-
tesa che le idee nuove maturino il frutto,
aspettativa un po’ peregrina per un femmi-
nismo che non è nato ieri, ma che è rima-
sto elitario se non ha sfondato nemmeno i
poteri della comunicazione diffusa. Di fatto
costituisce problema il disconoscimento
del femminismo delle nostre antiche scuo-
le di pensiero che giustamente Muraro
riconduce agli anni Sessanta del secolo
scorso .
Poiché tutte abbiamo imparato qualcosa
dai 111 numeri della rivista, vale la pena
non solo di prendere atto della chiusu-
ra, ma di fare qualche osservazione di
merito, indipendentemente dalla storia
milanese. Muraro, nel numero di settem-
bre, sosteneva che il femminismo è nato
“in posizione di rottura, senza collocarsi
né a destra né a sinistra, né sopra né
sotto. Altrove”. Tuttavia aggiungeva che,
essendo allora “il paesaggio politico
molto diverso da ora,…. il tramonto del
comunismo ha privato il femminismo
radicale di un tratto non dico unifi cante
ma collegante con il suo più grande in-
torno storico e culturale. Un altrove non
è un’alterità assoluta, ha dei termini di
confronto. Con il tramonto della costella-
zione comunista alcuni di questi termini
sono spariti”. Ma perché mai molte di noi
sono state sedotte da ideologie che non
ci comprendevano, anche se, nei limiti
della contingenza storica, “tenevamo”
(e teniamo) per la sinistra e non per la
destra? Quale realizzazione socialista o
socialdemocratica ha mai realizzato - a
parte l’impegno emancipatorio - la diffe-
renza di genere? Dall’ Urss dove la don-
na poteva bitumare le strade senza ave-
re la parità nel governo e nel partito, agli
Usa dove è stato ripudiato democratica-
mente l’emendamento che introduceva
la parità nella Costituzione?
L’ho detto un’infi nità di volte: le donne
hanno, almeno potenzialmente, una cul-
tura “altra”, che il femminismo ha indicato
come via maestra per rompere le cate-
ne più resistenti, a partire delle relazioni
amorevoli, famiglia e maternità comprese.
Come femministe abbiamo cercato di ana-
lizzare il gender, anche senza preoccu-
parci di realizzarlo cercando collegamenti
e intese con altre “differenze” europee e
internazionali. Quando l’ultimo numero di
Via Dogana indica il Malì per dire che “le
donne sono ovunque”, constata solo che
ne siamo informate, non facciamo con loro
relazione e tanto meno sistema (senza
colpa: l’impresa è ancora troppo costosa,
anche se varrebbe la pena di provarci).
Anche in Italia, come cittadine abbiamo
scelto e praticato partiti e programmi di
sinistra, senza renderci conto che quello
che davamo a noi stesse di libertà ci veni-
va sottratto dal considerare un nostro van-
taggio l’affi damento alle parti progressiste.
L’affi damento è di per sé un imbroglio e il
modello resta Pigmalione anche fra don-
ne: in politica, vale solo per l’indubbio
effetto sugli immaginari vedere donne a
tutti i livelli di potere. La Boschi non può
pensare di far partire le riforme costituzio-
nali dall’art. 37 che attribuisce solo alla la-
voratrice l’”essenziale funzione familiare”.
Infatti non lo farebbe nemmeno Muraro:
non solo le ragazze non ne capirebbero la
necessità (ci sfugge sempre che il pensie-
ro femminista non è “pensiero comune” di
tutte); soprattutto sarebbe, oggi, una mos-
sa perdente.
LA DIFFERENZA TRA
ROTTAMARE E ARCHIVIARE.
L’ULTIMO NUMERO DI
VIA DOGANA. IL RUOLO
(POTENZIALE) DELLE
DONNE PER COSTRUIRE
UN NUOVO SISTEMA
ECONOMICO E DI VALORI
di Giancarla Codrignani
ARCHIVIARE
ESPERIENZE
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