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Numero 1 del 2015

Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia


Foto: Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia
PAGINA 6

Testi pagina 6

4 Gennaio 2015
Facciamoci subito gli augu-
ri per un buon 2015. per ami-
cizia, non per scaramanzia.
anche se….
Dire “duemilaquindici” significa che il
famoso terzo millennio è già ben inol-
trato. Che se ne vedano effetti “consa-
pevoli” non direi. Speriamo, dunque,
che il prossimo sia più gentile e non ci
faccia temere ogni giorno il “sempre
peggio”. Il pensiero dei “politici che
rubano” e del “sono tutti uguali”, a cui
si è aggiunto il più originale “ed io non
vado a votare” sembra far dimenticare
la crisi. Che, invece, c’è, eccome! ed
è responsabile delle nostre rabbie.
Il Papa a Strasburgo a novembre ave-
va detto che i governi si dovrebbero
vergognare di perseguire politiche in-
giuste e tutti i rappresentanti presenti
avevano applaudito, cosa di cui noi
ci siamo molto arrabbiati. Ma anche
questa contraddizione si spiega con
la crisi.
La crisi è, infatti, come la peste: ri-
corrente, ma alcune pestilenze fanno
storia, come dicevano i “promessi
sposi”. Uguali le crisi: il 1929, dopo
disoccupazione, suicidi e file per ri-
tirare in banca soldi che non c’erano
più, si esaurì con la Seconda Guerra
mondiale. Quella attuale, iniziata nel
2008, sta dentro globalizzazione e
nuove tecnologie dietro le quali il mon-
do dei “soldi”, cioè la peste, ha ridot-
to l’economia a finanza, producendo
denaro e titoli artefatti scambiati sul
web a milioni di dollari, euro o yuan
ogni giorno. L’intreccio è complesso:
multinazionali, banche, assicurazioni,
mafie governano il mondo e condi-
zionano i governi. Per questo i gover-
nanti vorrebbero essere d’accordo
con il Papa, ma non sono più loro a
governare.
Tanto meno il governo italiano. Ma da
noi la situazione si è complicata per
ragioni nostre. Se Papa Francesco ha
anche detto che siamo già dentro, per
frammenti, alla terza guerra mondiale,
si imporrà qualche cautela: il “tutti la-
dri” l’Europa lo riferisce a tutti quanti
noi: purtroppo gli scandali riguardano
politici e parlamentari, ma anche diri-
genza statale, funzionari, imprenditori,
trafficanti con laurea, loschi figuri e
mafie ormai presenti anche nel “ter-
zo settore” come nella pizzeria sotto
casa (a Bologna il 5% dei negozianti
paga il pizzo). Ma molte di più sono
le persone cosiddette perbene che
non pagano le tasse. Se quando vo-
tavamo abbiamo lasciato che i con-
trollati facessero i controllori, siamo
come i governanti che vorrebbero fare
meglio ma non possono. E così ce la
prendiamo con gli zingari e i rifugiati
(destinati a crescere in un mondo in
guerra). Certo, anche i francesi sono
in crisi come noi (con meno corruzio-
ne): votando la signora Le Pen o non
andando a votare, rivelano di non sa-
pere come finì la crisi del ‘29.
Eppure le crisi - non scherzo - sono
Le crisi sono grandi opportunità perché
segnano sempre un passaggio, verso iL megLio
o iL peggio. dipende da come si reagisce
di Giancarla Codrignani
anno nuoVo
conti Vecchi
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