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Numero 3 del 2009

Una festa nella crisi: lotta marzo


Foto: Una festa nella crisi: lotta marzo
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Testi pagina 59

noidonne marzo 2009 59
ria Granatello, direttrice artistica del
Premio, per anni coordinatrice della
Giuria e dell'Ufficio Stampa, insieme ad
altre collaboratrici, lettrici e giurate che
contribuiscono alla buona riuscita della
manifestazione. Scoprire nuovi talenti
ed accompagnarli nella realizzazione
dei loro progetti è la mission del Premio
Solinas, oltre che un piacere legato al-
l'amore per la
scrittura e per
il cinema ed
al desiderio di
seguire lo svi-
luppo dei pro-
getti come
fossero crea-
ture in carne
ed ossa. "Sia-
mo molto sod-
disfatte - af-
fermano Solinas e Granatello - che le
sceneggiature vincitrici delle edizioni
Premio Solinas 2007-08, avranno la for-
tuna di diventare film e compiere quel
naturale ma non scontato passaggio
dalla carta alla pellicola per il quale da
anni ci battiamo impegnando tutte le
nostre energie." Tre le sezioni del concor-
so: il premio 'Storie per il Cinema', che si
rivolge ad amanti della scrittura che
possano raccontare belle storie (anche
non strutturate come sceneggiature), il
premio Franco Solinas (sceneggiature)
Scrittori di Cinema, riservato a Sceneg-
giature originali inedite che si rivolge a
sceneggiatori professionisti ed emergenti
ed il Premio Solinas - Documentario per
il Cinema, in collaborazione con Apollo
11, il primo premio in Italia per la scrit-
tura di documentari di creazione desti-
nati alle sale cinematografiche.
Nella scorsa edizione, il Premio per il
miglior Documentario è stato vinto da
Caterina Carone con 'Valentina Postika
in attesa di partire', storia di una ba-
dante rumena e di un vecchio partigia-
no, e da Tina Porcelli, Fabrizio Liberti e
Giuseppe Baresi con 'Di fronte al silen-
zio degli altri', sul tema delle identità,
mentre una menzione speciale nella se-
zione Storie per il cinema è andata a
Carolina Drago e Sara Fratini per 'L'uo-
mo dell'acqua', storia di una forte com-
plicità femminile.
Il Premio Solinas ha partecipato di
recente alle Giornate Europee del Cine-
ma e dell'Audiovisivo di Torino, dedi-
cando un'area del Co-production Forum
ai finalisti ed ai premiati delle diverse
sezioni al fine di cercare produttori per
le loro opere. Oltre 42 film sono stati già
realizzati dalla fine degli anni Ottanta
a partire da sceneggiature premiate o se-
gnalate dal Premio Solinas e molte ra-
gazze, a quanto pare, cominciano a far-
si onore in un campo tradizionalmente
ancora maschile. Per saperne di più e
partecipare ai Concorsi del Premio Soli-
nas 2009, visitate il sito www.premio-
solinas.org
concetti e autori di Emanuela Irace
La spada nella roccia
"Io sto bene in due posti. Allo Stadio e a Teatro".
Albert Camus
Sul campo sono macchine da guerra. Fuori si tengono per mano. Quando giocano
fanno sognare o dannare. "Undici miliardari in mutande" secondo Brera, "polli da
batteria" per la Slepoj. Ammirati come ninfette. Corteggiati come principesse.
Ricercati come titoli finanziari, riempiono stadi e pagine di giornali. Sono
Calciatori, merci pagate a peso d'oro nel suq di un calcio non ancora globalizzato.
Ma soprattutto sono Corpi. Fasce muscolari intelligenti, teste fragili di bambini,
amati senza sospetti da tecnici pigmalioni, tifosi e giornalisti. Sgambettano dentro
e fuori dal campo per il piacere di altri maschi, potenzialmente gay, protetti dall'a-
nonimato nel fair play dell'ammirazione verso il campione. Nudi, si abbracciano
dopo un goal come virilissime "streepteuse" che al posto del reggicalze lanciano al
pubblico la maglietta. Solisti di un unico coro o coristi per il campione di turno
scambiano baci e carezze "machissime", protetti da altri maschi voyeristi ed emo-
tivamente spaventati, che sanno tutto dei preti gay, ma che nel tempio del calcio
mai ammetterebbero fidanzamenti e amori mercenari.
si rinnova negli anni la fortuna del
Premio Solinas, destinato a soggetti
e sceneggiature concepiti per
il grande schermo
spesso prodotto dalla RAI, ed il Mini-
stero legge tutte le nostre sceneggia-
ture finaliste. Anche i soggetti arriva-
no ai network attraverso i nostri
buoni uffici. Noi facciamo da ponte.
Anna Maria arrivano molte storie
o sceneggiature sulle donne al Pre-
mio Solinas?
Negli ultimi anni c'è stato effettiva-
mente il tentativo di centralizzare il
tema della donna ma c'è anche la dif-
ficoltà di realizzare personaggi fem-
minili forti. Sono poche le donne che
negli ultimi due anni hanno vinto il
Premio per le sceneggiature, que-
st'anno è arrivata in finale I piedi nel-
l'acqua, di Giulia Merenda, che ha
scritto in collaborazione con due at-
trici che si occupano anche di scrit-
tura, Barbara Folchitto e Giulia Troia-
no, i loro personaggi sono donne ve-
re, credibili.. Nei Premi per il docu-
mentario e per le Storie, invece, ho
trovato molte storie di donne, c'è
stata una maggiore esplosione forse
perché collegate all'idea di nascita e
crescita, all'incubazione creativa Ri-
tengo che il rapporto fra parola scrit-
ta e realizzazione/compimento sia
piuttosto tipico delle donne, che sta-
biliscono grande intensità nelle rela-
zioni, non solo professionali.
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