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Numero 3 del 2007

Mimosa e non solo


Foto: Mimosa e non solo
PAGINA 57

Testi pagina 57

noidonne marzo 2007 57
Per la medicina omeopatica, secondola quale esiste una precisa teoria del-
l'organismo, che consente di comprende-
re i sintomi individuali nello stato di
malattia e di salute, è indispensabile os-
servare la costituzione dell'essere uma-
no. In omeopatia si parla di costituzio-
ne per distinguerne almeno tre fonda-
mentali: carbonica, fosforica, fluorica.
La costituzione rappresenta la base in-
variabile dell'essere umano, mentre il
temperamento l'elemento variabile, uno
stato dinamico, il quale può evolversi o
alterarsi. Costituzione e temperamento
costituiscono la tipologia del soggetto.
Secondo Leon Vannier, un omeopata
francese, la costituzione è determinata
dall'osservazione dello scheletro, della
sua forma e dall'esame dei rapporti che
uniscono le diverse parti del corpo. La
struttura secondo cui l'individuo si svi-
luppa è "segnata", cioè si può individua-
re già alla nascita, perché appartiene al
corredo ereditario. Studiando le costitu-
zioni, carbonica, fosforica, fluorica si è
giunti alla correlazione tra le stesse e tre
rimedi della materia medica omeopati-
ca, cioè Calcarea Carbonica, Calcarea
Phosphorica, Calcarea Fluorica.
La costituzione carbonica coincide
con un soggetto che ha una statica rigi-
da, diritta. L'arcata della dentatura su-
periore e inferiore combaciano perfetta-
mente, gli incisivi centrali sono quasi
quadrati e i denti bianchissimi. Nella
stazione eretta l'avambraccio è proietta-
to in avanti e la gamba con la coscia
non sono perfettamente allineate (fig.1).
Il carbonico è un tipo resistente, tenace,
ordinato, logico, responsabile.
La costituzione fosforica coincide con
un soggetto che ha una statica espressiva
e variabile. L'arcata superiore e inferiore
coincidono, ma il palato può presentare
una forma ogivale -come una cupola-,
marcata. Gli incisivi centrali sono di for-
ma allungata. Nella stazione eretta l'a-
vambraccio è sempre in linea con il brac-
cio, così come la coscia e la gamba, per-
fettamente allineate (fig.2). Il fosforico è
elegante, di "forma", ma fragile e poco re-
sistente, distinto, perfezionista, esteta sia
nel sentire che nel volere.
La costituzione fluorica coincide con
un soggetto instabile e flessibile. L'arcata
superiore non combacia con l'inferiore e
si caratterizza per una protrusione della
mascella sulla mandibola, che non è
considerata una malformazione, ma una
disposizione normale in un soggetto fluo-
rico. Nella stazione eretta l'avambraccio
e il braccio formano un angolo aperto al-
l'indietro. La coscia e la gamba formano
un angolo ottuso aperto in avanti
(fig.3). Il fluorico è instabile, irregolare,
indeciso, irresoluto, contraddittorio.
Nonostante le azioni mai ponderate, il
soggetto fluorico, dotato di straordinarie
capacità assimilative, stupisce per le sue
manifestazioni brillanti.
Ogni costituzione presenta un pecu-
liare dinamismo psico-fisico, nel senso
che si può prevedere e prevenire la com-
parsa di manifestazioni morbose a cui il
soggetto è predisposto. Occorre però fa-
re attenzione alle semplificazioni, poi-
ché l'essere umano non è facilmente
schematizzabile, nel senso che si può
parlare di costituzioni miste, con una
predominanza costituzionale rispetto
ad un'altra.
... Chiedi al tuo Omeopata
Leggere la salute / 4
quarta parte di una serie di
incontri-benessere per conoscere
l'approccio olistico alla salute
Salvatore Lucio Palamara (chirurgo pediatra,omeopata)
Bruna Baldassarre (psicologa)
Fig.1- Costituzione carbonica
Schemi tratti da: Leo Vannier, Tipologia Omeopatica
Fig.2- Costituzione fosforica Fig.3- Costituzione fluorica
concetti e autori
Quanto costa rifarsi la vita?
Siamo moralisti circondati da scandali. Seguiamo false ban-
diere. Ci appassioniamo alle cose di cattivo gusto e quasi
sempre ci innamoriamo dell'uomo sbagliato. Non seguiamo
ciò che ci fa bene e mentre la vita si srotola accogliamo gli ultimi tabù. Altro che luce
spenta. Abbiamo imparato a tenerla accesa per mostrare come su una passerella, seni
rifatti o labbra risucchianti più potenti di stura lavandini. Piacciono ai nostri uomini,
appassionati di idraulica più che d'anima? No, piacciono a noi, appassionate di esteti-
ca e di potere. Il potere di esibire e di mostrare: gioielli di famiglia, mariti, amicizie, case
con parquet o pance scolpite. La competizione passa sul terreno della forma fisica.
Abbiamo sempre fatto questo e continueremo a farlo. Accudiamo, salviamo il mondo,
ma sempre ci prepariamo come un albero di Natale. Mettiamo in scena la festa, ina-
nellandoci al piacere e nascondendo il viso per timore di essere riconosciute. Ma Eros
scappa quando Psiche, curiosa, lo vede. E il dio dell'amore non ritorna più. Fugge il pos-
sesso. Dove c'è razionalità e menzogna, perfezione di corpi o amplessi da chirurgia
estetica, il dio dell'amore sparisce. Non sa che farsene di calendari artefatti per corpi
patinati. Eros vuole vita, rughe che parlano, ventri che accolgono. Passione. Emozione.
E'il piacere dell'incontro svincolato dalla vista, dal canone della valutazione. Eros ama
Psiche con la "luce spenta". Così è per gli uomini quando l'archetipo compare, grazie
all'amore e a quei difetti dell'anima e del corpo che ci distinguono da un cartone ani-
mato. Yoga e meditazione fanno più del botulino. Uno sguardo luminoso più del sili-
cone. E la camera da letto si accende se ci lasciamo andare. Dare e mostrare un orga-
smo senza pudore è più sexy di una pancia piatta o di un seno rifatto, magari con anco-
ra attaccato il cartellino del prezzo. Emanuela Irace
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